Se lo chiedono Adusbef e Federconsumatori confrontando i mutui europei
‘Senso di responsabilità’, ‘ visione coerente’ e ‘confronto su quello che funziona e quello che non funziona’, era riferito anche in casa propria, in particolare a quell’avido sistema bancario, vigilato da Bankitalia, che continua ad essere impermeabile, sia agli appelli che alle decisioni di politica monetaria assunte dalla Bce, in particolare sul costo del denaro ?
A giudicare dai tassi su mutui e prestiti, monitorati dall’Adusbef elaborando dati Bankitalia e Bce, le banche non ascoltano appelli, né trasmettono allo sportello le decisioni di politica monetaria assunta dalla Bce, su tassi di interessi e costo del denaro, che continua a rappresentare il principale gap italiano che mina la competitività delle imprese e svuota il potere di acquisto delle famiglie.
CREDITO AL CONSUMO E MUTUI. AGGIORNAMENTO del 15-9-2014 DIFFERENZIALE TASSI MEDI BANCARI A FAMIGLIE AREA EURO E ITALIA SU CREDITO AL CONSUMO (da 1 a 5 anni) e MUTUI (oltre 10 anni) (Valori percentuali). Fonte BCE (9-2014) Bankitalia (Moneta e banche) n° 47 del 9-2014.
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Tassi applicati in Italia |
Tassi praticati in Area euro |
Differenziale Italia-Eurolandia espresso in punti base |
Gennaio 2009 |
Credito al consumo |
8,66 |
7,02 |
+ 164 |
Mutui |
5,10 |
5,03 |
+ 7 |
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Gennaio 2010 |
Credito al consumo |
8,39 |
6,43 |
+ 196 |
Mutui |
4,92 |
4,26 |
+ 66 |
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Gennaio 2011 |
Credito al consumo |
6,99 |
6,13 |
+ 86 |
Mutui |
4,22 |
3,86 |
+ 36 |
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Febbraio 2012 |
Credito al consumo |
7,99 |
6,58 |
+ 141 |
Mutui |
5,15 |
3,95 |
+ 120 |
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Aprile 2013 |
Credito al consumo |
7,76 |
5,94 |
+ 182 |
Mutui |
4,46 |
3,34 |
+ 112 |
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Gennaio 2014 |
Credito al consumo |
7,30 |
6,07 |
+ 123 |
Mutui |
4,75 |
3,31 |
+ 144 |
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Luglio 2014 |
Credito al consumo |
7,56 |
5,80 |
+ 176 |
Mutui |
4,42 |
2,99 |
+ 143 |
Bce taglia il costo del denaro, ma le banche italiane, continuano ad aumentare i tassi sul credito al consumo portando a 176 punti base (dato di luglio 2014) il differenziale di tasso tra i prestiti offerti in Italia e in Eurolandia: +53 p.b. rispetto a gennaio 2014, quando era di 123 punti base.
I tassi sui mutui pari in Italia al 4,42% contro una media di 2,99 Ue (stabili con differenziale di 143 punti base, – 1 p.b.rispetto a gennaio 2014, quando era +144 p.b.), comportano oneri impropri di 29.160 euro su ogni famiglia che contrae un mutuo trentennale di 100.000 euro, un pesante fardello specie sui giovani che superano le forche caudine e le innumerevoli garanzie oltre all’ipoteca, pretesi dalle banche.
Mutuo di 100.000 30 anni. Tasso Italia: 4,42%; Rata mese: 502 euro Tot rimborsato: 180.720
Tasso EU: 2,99; Rata mese: 421 euro. Tot. Rimborsato: 151.560 (Differenza Italia su EU: + 29.160 EURO)
Adusbef e Federconsumatori non vogliono polemizzare, ma quando ci si appella al senso di responsabilità, si è più credibili se lo si rivolge anche in casa propria, cominciando a sanzionare banche avide, che addossano i costi delle crisi bancarie da loro stesse provocate su utenti e correntisti, generando ulteriori difficoltà competitive per uscire dalla cattiva congiuntura economica.