L'Ad di Bnl-Bnp Paribas sottolinea anche l'inutilità della bad bank per l'accesso al credito
ROMA. ”La bad bank non risolve i problemi del credit crunch”. Questo il pensiero di Fabio Gallia, Ad di Bnl-Bnp Paribas, il quale aggiunge che, per risolvere il problema delle restrizione dell’accesso al credito, ”non servono necessariamente operazioni di sistema, come l’idea della bad bank. Noi lavoriamo per migliorare l’efficienza dell’azione di recupero dei crediti deteriorati e contiamo su un accresciuto interesse degli investitori specializzati per una migliore valorizzazione”. L’Ad di Bnl-Bnp Paribas ricorda che il piano industriale della banca prevede una ”crescita su base organica” puntando di più sul settore retail ma ”non lo farà con acquisizioni. In altre parole, non compreremo Mps”. Per quanto riguarda il rilancio complessivo del Paese, ”serve una sorta di testo unico della competitività: bisogna intervenire subito sul cuneo fiscale per sostenere i redditi di famigli e imprese”, sottolinea Gallia.