L' Unione degli Studenti contesta il piano scuola
La buona scuola di Renzi, inoltre, va a rafforzare ancora di più la figura del preside-manager, una figura che si occupa più dei rapporti con le aziende che dell’interazione quotidiana con gli studenti e della gestione attenta alle esigenze della classe studentesca. Non intendiamo restare a guardare mentre le nostre scuole vengono privatizzate, inserite insieme agli insegnanti e agli stessi alunni in un sistema valutativo che assume la competizione e le classifiche come unico fine e che va ad abbassarsi alle esigenze di un mercato del lavoro che necessita sempre di più di manodopera a basso prezzo e spogliata di ogni diritto.
Per entrare nello specifico della nostra città, riteniamo inaccettabile la situazione che si sta verificando quest’anno all’ Istituto Professionale G. Caselli dove, per mancanza di aule in relazione al numero degli studenti frequentanti l’Istituto, ogni classe si trova totalmente esclusa dalle attività didattiche un giorno alla settimana. Quanto si sta verificando al Caselli è per noi un grave affronto al diritto allo studio e ci chiediamo come una città che permette un fatto del genere possa essere considerata possibile capitale europea della cultura 2019. In questo senso, evidentemente, abbiamo forse una visione di cultura totalmente diversa.
Il 10 ottobre entreremo in scena anche per questo, aderendo alla mobilitazione lanciata dall’Unione degli Studenti nazionale e portando in piazza i disagi e le difficoltà di una generazione e le nostre proposte verso una scuola radicalmente diversa e a misura di studente.
Unione degli Studenti – Siena