Lo propone (da anni) Luciano Cortonesi

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SIENA. Chi amministra Siena, se veramente volesse ridurre i costi della politica, non si limiterebbe ad operazioni di facciata, come ridurre gli orari delle sedute del Consiglio Comunale o dei componenti delle commissioni, ma agirebbe concretamente sulle indennità che vengono riconosciute agli amministratori. Una spesa che costa ai senesi quasi mezzo milione di euro all’anno.
Da anni porto avanti la proposta di eliminare il gettone di presenza dei consiglieri comunali, poiché credo che chi si candida per amministrare questa città, lo faccia per senso di servizio ed impegno civico e non certo per poche decine di euro di una seduta. In questi anni però ho trovato sempre tanti contrari, sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione. L’ho proposto all’interno delle coalizioni di maggioranza del passato ed anche come capogruppo del PD. Ma mai ho trovato consiglieri favorevoli.
Apprezzo perciò che oggi una forza di maggioranza, ripercorra quello che ho fatto anni fa, augurandomi che qualcosa possa cambiare, anche se l’esperienza ed il contesto politico senese mi induce ad essere molto scettico.
In una stagione in cui la politica pensa di risollevare le sorti dell’Italia con la spending review, spesso sacrificando la qualità dei servizi e del lavoro, forse sarebbe più etico ridursi le indennità. Sono già molte le partecipate del Comune di Siena dove gli amministratori non percepiscono alcun contributo, potrebbe essere così anche per i consiglieri comunali.
L’ultima riduzione delle indennità degli amministratori risale al 2007. Oggi solo sindaco e giunta costano alle casse pubbliche circa 400.000 € all’anno.
Se quindi la maggioranza vuole veramente ridurre i costi dell’apparato politico, invece di sacrificare il dibattito ed il confronto, raccattando due spiccioli, elimini il gettone di presenza e riduca l’indennità di sindaco e giunta di almeno il 20% risparmiando quasi 200.000 euro.
Da anni porto avanti la proposta di eliminare il gettone di presenza dei consiglieri comunali, poiché credo che chi si candida per amministrare questa città, lo faccia per senso di servizio ed impegno civico e non certo per poche decine di euro di una seduta. In questi anni però ho trovato sempre tanti contrari, sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione. L’ho proposto all’interno delle coalizioni di maggioranza del passato ed anche come capogruppo del PD. Ma mai ho trovato consiglieri favorevoli.
Apprezzo perciò che oggi una forza di maggioranza, ripercorra quello che ho fatto anni fa, augurandomi che qualcosa possa cambiare, anche se l’esperienza ed il contesto politico senese mi induce ad essere molto scettico.
In una stagione in cui la politica pensa di risollevare le sorti dell’Italia con la spending review, spesso sacrificando la qualità dei servizi e del lavoro, forse sarebbe più etico ridursi le indennità. Sono già molte le partecipate del Comune di Siena dove gli amministratori non percepiscono alcun contributo, potrebbe essere così anche per i consiglieri comunali.
L’ultima riduzione delle indennità degli amministratori risale al 2007. Oggi solo sindaco e giunta costano alle casse pubbliche circa 400.000 € all’anno.
Se quindi la maggioranza vuole veramente ridurre i costi dell’apparato politico, invece di sacrificare il dibattito ed il confronto, raccattando due spiccioli, elimini il gettone di presenza e riduca l’indennità di sindaco e giunta di almeno il 20% risparmiando quasi 200.000 euro.
Luciano Cortonesi