In una fase di grave crisi come quella che da alcuni mesi sta attraversando il nostro Ateneo, e più in generale il sistema universitario italiano, siamo convinti oggi più che mai che la scelta di candidature unitarie sia un valore aggiunto determinante per affrontare e superare ostacoli relativi a una situazione, non solo economica, difficilissima e garantire un futuro alla nostra Università, a chi ci studia ed a qualsiasi titolo ci lavora.
Questi sono i nostri impegni:
1) rafforzare il ruolo del personale tecnico e amministrativo nelle future strategie dell’Ateneo e nel nuovo modello di governance;
2) la difesa del futuro dell’Università, che deve rimanere pubblica e non può prescindere dalla tutela e dalla dignità del lavoro delle persone;
3) valorizzare le professionalità di tutto il personale tecnico e amministrativo, a partire dalla capacità di progettare, innovare, assumersi responsabilità. Un efficace piano di risanamento deve contenere un reale investimento capace di monitorare e valorizzare le attuali e future e competenze del personale, senza relegarlo a un mero ruolo di servizio e di supporto. Perché risanare vuol dire anche saper investire.
4) democrazia, autonomia e responsabilità: una nuova governance che favorisca la partecipazione di tutte le componenti della comunità universitaria e la previsione di utilizzare strumenti innovativi e trasparenti come il bilancio sociale.