Il patron dell'Antica Osteria da Divo atterrerà in Michigan
di Roberto Cappelli
SIENA- Lo chef Pino di Cicco, molto conosciuto a Siena, è ancora una volta in partenza per un tour negli States per fare promozione alla cucina toscana. Pino punta molto sugli USA e, insieme ad altri operatori senesi, ha fondato i “Friends of Rick Steves”, famosa guida americana, autore di libri e conduttore di una popolare trasmissione televisiva dedicata ai viaggi, un’autorità in USA sulle raccomandazioni per l’Italia.
L’ultima novità è che Pino, patron della “Antica Osteria da Divo” di Siena nella Selva, atterrerà in Michigan, accolto dall’amico Anthony C. Rea, uno dei più noti imprenditori dello Stato, grande costruttore e proprietario immobiliare di Detroit, molto legato all’Italia, a Luciano Pavarotti e al papa Giovanni Paolo II. Pino e Tony si sono conosciuti a Siena, dove Rea viene spesso, fermandosi lungo i suoi frequenti viaggi verso il Vaticano, essendo un fervente cattolico, molto legato al Papa. Dopo aver preparato l’anno scorso il banchetto di nozze per lo sposalizio della figlia di Tony a Bloomfield Hills, quest’anno il 7 marzo Pino di Cicco, grande appassionato di vino e sommelier A.I.S., sarà impegnato a cucinare una cena per 90 fra alti prelati e funzionari vaticani. Dall’8 marzo Pino sarà poi impegnato, sempre in Michigan, come docente in corsi di cucina italiana regionale. E a giugno sarà anche presente all’evento “The Italian Life Expo”, sponsorizzato dallo “Institute for Italian Studies”, che si terrà nel centro storico di Portland, una cittadina di 65mila abitanti davanti all’Oceano, nello stato del Maine, considerata dalla rivista Bon Appetit, “la più buongustaia cittadina d’America”. Quest’evento è stato fortemente voluto dal Governatore italo-americano dello stato del Maine, mister John Elias Baldacci, originario da una famiglia di ristoratori di Lucca, che tiene molto alle sue origini italiane, alla cultura e alla storia del Belpaese, a cui Pino, naturalmente, dedicherà una cena. “The Italian Life Expo” nasce con lo spirito e il concetto dello scambio culturale, per creare nuovi e forti legami tra gli abitanti di Portland e il commercio e la cultura italiana, per promuovere e incoraggiare l’enogastronomia, l’artigianato, i prodotti e il turismo “Made in Italy”.
Roberto Cappelli
