Castelnuovo, Colle, Monteroni, Murlo, San Gimignano e Sovicille hanno aderito
SIENA. Da Idee in comune riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata ai sindaci della provincia di Siena.
“Egregio Signor Sindaco,
da qualche giorno il nuovo consiglio comunale di Siena ha definitivamente respinto, nel corso della discussione di una mozione dell’opposizione di centrosinistra, l’ipotesi di confermare l’adesione al Codice Etico per la Buona Politica adottato dalla precedente amministrazione con la Carta di Avviso Pubblico.
Si tratta com’è noto di una concreta declinazione dei principi costituzionali di trasparenza, legalità e buona amministrazione, cui hanno aderito negli anni più di 400 enti locali per fare rete e unire le forze al fine di prevenire e combattere più efficacemente corruzione, mafie e malaffare con una modalità di governo che Idee in Comune ritiene fondamentale per il futuro stesso del Paese.
La decisione senese è stata assunta con la motivazione che il Codice, che stabilisce regole di comportamento per gli amministratori (divieto di conseguire utilità, vantaggi, favori, mance, contrasto al clientelismo, disciplina dei conflitti di interesse, cumulo di mandati, motivazione delle decisioni discrezionali, rigetto delle pressioni indebite, trasparenza per la partecipazione ad associazioni e organizzazioni, trasparenza sugli interessi finanziari, divieto di
accettare finanziamenti dell’attività politica, impegno a stabilire rapporti di piena collaborazione tra cittadini e amministrazione, promozione della partecipazione popolare, rendicontazione dell’attività svolta, obblighi nel reclutamento e promozione del personale, selezioni pubbliche per assunzioni e nomine, contrasto agli sprechi, rapporti con la stampa, rapporti con l’autorità giudiziaria in caso di indagini, sanzioni per le violazioni, ecc.) sarebbe inutile e superfluo perché tali prescrizioni sarebbero già ampiamente osservate in ossequio ai principi fondamentali della Costituzione.
Poiché la motivazione è palesemente infondata e risibile, se ne deduce che molti amministratori non intendono accettare condizionamenti di sorta sul piano etico e democratico.
Di fronte alle proteste dell’opinione pubblica, è stato obiettato che, in effetti, su 35 Comuni della nostra provincia solo Castelnuovo Berardenga, Colle di Val d’Elsa, Monteroni d’Arbia, Murlo, San Gimignano e Sovicille hanno via via aderito alla Carta, mentre non ne hanno sentito il bisogno tutti gli altri, la stragrande maggioranza dei quali
ha espresso un sindaco di centrosinistra.
E’ difficile negare che si tratta di un’obiezione di una certa efficacia e piacerebbe conoscere anche dai Comuni di Abbadia S. Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole, Castellina in Chianti, Castiglione d’Orcia, Cetona, Chianciano Terme, Chiusdino, Chiusi, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monticiano, Piancastagnaio, Pienza, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicofani, Radicondoli, Rapolano Terme, San Casciano Bagni, San Quirico, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda, se la loro mancata adesione dipende dai medesimi motivi accampati dal Comune di Siena e se non ritengano di dover rivedere il precedente atteggiamento negatorio promuovendo almeno una preventiva, aperta e approfondita discussione con i cittadini”.