SIENA. Dal Coordinamento provinciale Ecologisti Democratici riceviamo e pubblichiamo.
“LETTERA APERTA AL SEGRETARIO CITTADINO E AL SEGRETARIO PROVINCIALE
DEL PARTITO DEMOCRATICO DI SIENA e per conoscenza al Segretario Nazionale
Quando al Lingotto nacque il Partito Democratico, Veltroni disse chiaramente, con l’approvazione di tutti i delegati, che il PD nasceva mettendo assieme tre anime: quella del cattolicesimo sociale, quella della sinistra democratica e quella ambientalista
Purtroppo delle “tre gambe” che dovevano sostenere questo progetto politico, di una, quella verde, ci si dimenticò presto nonostante la creazione di un gruppo di “ambientalisti del fare” che si riunirono attorno alla sigla degli Ecologisti Democratici, fuori della struttura verticistica del partito, ma dentro i suoi valori. Tanto “fuori” da non accettare il gioco correntizio che si sviluppava attorno ai nomi, mentre gli Ecodem rifiutavano logiche personalistiche. Purtroppo il signor Ambiente non aveva un volto “umano “, non aveva giacca e cravatta come quelle dei capi corrente che si sino succeduti in questi anni.
A Siena poi il correntismo assumeva toni ancor più marcati e ancor più personali e a poco valevano le dichiarazioni degli EcoDem di accettare al proprio interno chiunque a prescindere anche dalla stessa appartenenza, con una tessera, al PD.
Questo se da una parte ha significato attrarre inizialmente verso il PD molti ambientalisti autenticamente “verdi”, dall’altra ha significato fare una gran fatica nel portare avanti le nostre tematiche, nel contestare quanto di poco verde veniva fatto nel nome del rispetto di qualche amico in posizioni di potere, e di conseguenza dell’impossibilità di vedere propri componenti negli organismi dirigenti del partito ad ogni livello.
Con la svolta data dal nuovo segretario Zingaretti e ora con l’esperienza del governo giallo rosso il tema dell’ambiente sembra ritornare in auge con proposte e provvedimenti concreti. Ciò fa seguito al grande movimento internazionale che sta coinvolgendo milioni di giovani come da tempo non si vedevano in piazza nei “Friday for future”.
Ebbene, a Siena come si risponde a tutto ciò? L’impressione è che tutto taccia, anche se alcune delle nostre facce continuano ad essere vissute come ecologisti democratici, forse un po’ scomodi, continuiamo a non essere coinvolti in alcuno degli spazi del Partito.
A Siena quando si parla di ambiente ci si consola con il fatto di essere diventata tra le prime in Italia provincia “Carbon free”, obiettivo raggiunto, diciamoci la verità, non solo per alcune buone iniziative delle ultime vere amministrazioni provinciali, ma soprattutto per l’ampia zona boschiva, per la geotermia e ahimè per la crisi economica.
Nel frattempo che si dice sugli “errori” fatti in alcune aree dal Consorzio di Bonifica? Sulle concessioni per nuove ricerche geotermiche? Sull’utilizzo degli impianti di Pian delle Cortine e dell’inceneritore di Poggibonsi nella logica di una vera economia circolare? Sulle incertezze della Regione sul tema della gestione delle risorse idriche?
Chiaramente questi sono argomenti che non sempre toccano direttamente la città di Siena, ma non dimentichiamo che la città è ora governata da una maggioranza molto poco sensibile ai temi ambientali. Basti pensare che Il Documento politico programmatico di sintesi per il nuovo piano operativo della città di Siena, approvato dal Consiglio comunale, a proposito dello sviluppo cittadino afferma che ”il vero tema di riferimento non può solo essere quello del consumo di nuovo suolo (pur privilegiando le operazioni di recupero), ma della verifica del raggiungimento della sostenibilità economica”. E sugli stessi volumi da recuperare, se ne parla con molta “timidezza”, lamentando la presenza di “normativa che non ne facilitano l’attuazione”.
Su questi temi dunque si dovrebbe sviluppare un dibattito che coinvolga il partito in città e nella provincia, ma non ci risulta che gli organi dirigenti del PD se ne stiano facendo carico.
Gli Ecologisti Democratici di Siena chiedono quindi che l’ambientalismo divenga tema caratterizzante l’azione del PD nella nostra città e nel territorio provinciale e trovi una sua concreta rappresentanza nelle istanze democratiche di partecipazione e di decisione del partito stesso e sia quindi urgente un confronto tra Ecologisti democratici e la dirigenza del partito”.