Il sindacato auspica anche il ritorno all'unità delle varie sigle
ROMA. ”Condividiamo la sollecitazione di Almunia a intervenire più incisivamente sul fronte dei costi amministrativi e sulle consulenze, ma non siamo disponibili ad accettare ulteriori tagli sui lavoratori del gruppo Mps”. Lo dichiara, in una nota, il coordinamento Fabi del gruppo Mps. ”I dipendenti hanno già sostenuto con grande senso di responsabilità notevoli sacrifici. Adesso – prosegue la nota – il rilancio del gruppo deve passare attraverso un deciso intervento sui costi amministrativi e sulle consulenze, così come previsto dall’accordo sul piano industriale”. Secondo il sindacato, ”un eventuale parere negativo dell’Unione europea sul piano Mps rischierebbe, infatti, di rallentare il progetto di rafforzamento della banca, già concordato con il sindacato. Auspichiamo, infine, il ritorno all’unità di tutte le Organizzazioni Sindacali aziendali per condividere e rendere effettivo il rilancio del Gruppo, tenendo come presupposto l’accordo sul piano industriale del 19 dicembre 2012”.