FIRENZE. “Il decreto legge salva-banche approvato dal Consiglio dei Ministri domenica scorsa è contro la nostra Costituzione”, commenta il responsabile economia della Lega Nord, Claudio Borghi Aquilini, che si appresta a presentare una mozione su Banca Etruria al Consiglio regionale di martedì prossimo. “La tutela del risparmio è garantita e incoraggiata dalla nostra Carta fondamentale, anche se il governo Renzi è abituato ad usarla secondo proprio comodo. Solo con il salvataggio di Banca Etruria, da un giorno all’altro sessantamila persone sono state private dei propri risparmi, dal momento che azioni e obbligazioni hanno subito un azzeramento di valore; per la grande maggioranza dei casi si tratta di piccoli risparmiatori, di famiglie per le quali anche mille euro possono fare la differenza.”
Claudio Borghi attacca poi frontalmente Renzi e Boschi: “Banca Etruria, il cui vice-presidente è il padre del Ministro delle Riforme, è uno dei più fulgidi esempi del concetto di governo del PD e di sistema di potere trasversale vigente in Toscana, ovvero regalare soldi agli amici per creare consenso, a costo di distruggere interi territori e città (MPS insegna); ma non dimentichiamo che lo scorso gennaio la stessa Banca Etruria è stata oggetto, assieme ad altri Istituti bancari, del decreto sulle banche popolari, preceduto pochi giorni prima da una speculazione che ha avuto ben pochi precedenti.”
“Vogliamo impegnare la Regione a contribuire alle spese che saranno sostenute da quei Cittadini toscani cui sono stati azzerati i risparmi per la futura class action nei confronti del Governo; inoltre, chiederemo alle nostre Regioni di sollevare la questione di legittimità costituzionale del decreto salva-banche davanti alla Corte suprema – conclude Borghi -. Il premier e i suoi, per appoggiare i diktat dei padroni dell’Europa, ne stanno combinando davvero troppo grosse; è ora di fermarli”.