L'artista senese sarà al Museo del costume
SIENA. Un artista senese tra i più interessanti sulla scena contemporanea – Francesco Carone – e una contrada – quella della Tartuca – che per una serata lo ospita negli spazi del proprio Museo: sono gli ingredienti del prossimo appuntamento di “StARTers” il calendario di chiacchierate d’arte del Siena Art Institute che martedì 4 marzo alle 18, per la seconda volta in questa stagione primaverile, esce dalle aule della scuola, in via Tommaso Pendola, per incontrare la città in uno dei luoghi simbolo della sua cultura e delle sue tradizioni, le contrade (Museo del Costume della Contrada della Tartuca, via Tommaso Pendola, 21 – ingresso libero).
Dopo l’esordio con Antonio Catelani nella Giraffa, questa volta sarà la contrada della Tartuca – che al Siena Art Institute è da sempre molto vicina, dato che l’istituto si trova proprio in territorio tartuchino – ad ospitare la chiacchierata d’arte che vedrà protagonista Francesco Carone. Un’opportunità, offerta ai contradaioli e a tutta la città, per conoscere più a fondo, attraverso il suo stesso racconto, il lavoro di un artista che ha da sempre un legame speciale con il territorio senese.
Nato a Siena, formatosi all’Istituto d’arte “Duccio di Boninsegna” di Siena e poi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Carone condividerà con il pubblico di “StARTers” la sua ricerca artistica, raccontando il suo amore per la pittura e analizzando il modo in cui, da scultore, è riuscito ad appropriarsi di questo linguaggio. “Io sono uno scultore – spiega Carone – Ciò nonostante amo la pittura. Cimentandomi in quest’ultima, rischierei solo di essere uno scultore che dipinge un quadro. Non è una questione di qualità del prodotto. Non è una questione di bravura o meno. E’ semplicemente la natura delle cose ed il tipo di sensibilità con la quale ciascun artista, un pittore e uno scultore, guardano e soprattutto vedono il mondo. Come possedere la pittura, allora? Prima con lo sguardo, con la capacità di vedere. Successivamente con l’inganno. Più esattamente con il furto: con una serie cioè di operazioni concettuali e formali che tramite sciarade illusorie e sovversive rendano, apparentemente, me un pittore. Ma senza mai impugnare un pennello”.
Carone approfondirà anche un altro tema molto caro alla sua ricerca, quello della bellezza, dello sguardo e della visione, lasciando aperta la possibilità di esplorare, in dialogo con la platea, anche altri dei molteplici interessi formali e concettuali che si intrecciano nel suo lavoro per offrire una lettura più ampia del suo percorso artistico. Un percorso che lo vede protagonista di alcune tra le esperienze più interessanti nel campo della cultura e dell’arte contemporanea, a Siena e in Toscana: è il caso di Tempozulu, progetto di cui è ideatore e co-curatore insieme a Bernardo Giorgi e Christian Posani e con cui da anni invita artisti e operatori culturali italiani ed internazionali a lasciare un contributo permanente sulle pietre della pavimentazione delle vie di Siena (www.tempozulu.org) o di Made in Filandia, (www.madeinfilandia.org), progetto di micro residenza artistica che ha luogo presso la Filanda di Pieve a Presciano (AR), di cui dal 2012 è tra gli organizzatori.
Tra le sue personali più recenti, Genealogia#3, a cura di Ludovico Pratesi (Galleria Fuoricampo, Siena, 2013), Muta Bellezza (Galleria SpazioA, Pistoia, 2012), Rendezvous des amis, a cura di Marinella Paderni (Palazzo Pubblico, Siena, 2012), Horror vacui, a cura di Lorenzo Giusti e Arabella Natalini (EX3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze, 2010), golem (Galleria SpazioA, Pistoia, 2010). Tra le ultime mostre collettive, Past Forward, a cura di Alessandro Romanini (Centro Arti Visive, Pietrasanta, Lucca, 2013), Oltre il giardino, a cura di Ludovico Pratesi (Centro per l’Arte Contemporanea, Palazzo Fabroni, Pistoia, 2012), Brightlight – Darklight (American Academy in Rome, Roma, 2012), Epipeidon (Galleria CO2, Roma, 2012).
Nel 2009 ha partecipato al primo programma di residenza Tenuta dello Scompiglio, a cura di Danilo Eccher.
Dopo l’incontro con Francesco Carone, le chiacchierate d’arte in contrada torneranno l’8 aprile con Jean-Paul Philippe nella contrada del Drago.
Il prossimo appuntamento con il calendario di “StARTers” sarà invece martedì 11 marzo nella sua sede tradizionale, il Siena Art Institute, e vedrà protagonista la visual artist di origine siriana Diana Al-Hadid, visiting artist del Siena Art Institute per il mese di marzo.
Anche per questa stagione, si conferma l’impegno del Siena Art Institute per garantire la piena accessibilità dei suoi eventi alle persone sorde: per tutte le presentazioni in italiano, infatti, sarà offerto un servizio di interpretariato in Lis (Lingua dei Segni Italiana) in collaborazione con Mason Perkins Deafness Fund.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito.
Per maggiori informazioni, www.sienaart.org; office@sienaart.org; tel. 0577 247739.
