La terza edizione di NAZRA prenderà il via il prossimo 15 ottobre a Venezia, per poi proseguire a Trento, Padova, Torino, Siena, Napoli e Roma
SIENA. Lunedì 21 ottobre 2019, torna a Siena il Nazra Palestine Short Film Festival, che grazie all’impegno e alla collaborazione di numerosissime realtà, giunge quest’anno alla sua terza edizione con sessantotto film in concorso, quindici opere finaliste e tre vincitori.
Promosso dalle organizzazioni Restiamo Umani con Vik (Venezia), École Cinéma (Napoli) e Centro Italiano di Scambi Culturali-VIK (Striscia di Gaza – Palestina), già presentato alla 76ma Mostra del Cinema di Venezia e 72mo Festival del Cinema di Cannes, NAZRA (in arabo “sguardo”) ha l’obiettivo di promuovere le eccellenze artistiche e cinematografiche di giovani autori e autrici, palestinesi ed internazionali, che usano il linguaggio del cortometraggio per trattare temi quali la libertà, la giustizia e i diritti umani nel delicato contesto israelo-palestinese.
La terza edizione di NAZRA prenderà il via il prossimo 15 ottobre a Venezia, per poi proseguire a Trento, Padova, Torino, Siena, Napoli e Roma. Al termine del suo viaggio in Italia, il Festival sarà ospitato anche in Spagna, e tornerà infine in Palestina, in particolare nella Striscia di Gaza.
Tanti i punti di vista che si incrociano nei cortometraggi finalisti, organizzati in tre diverse categorie: Fiction, Documentari e Nazrat al Shebab. I tre registi e registe vincitori, che saranno presenti a Venezia e verranno premiati in quella sede, sono stati selezionati da una giuria internazionale di attori, registi ed esperti composta da Alessandro Tiberi, Daniele Gaglianone, Paola Caridi, Sahera Dirbas , Amer Shomali, Wasim Dahmash, Fatena Al-Ghorra, Monica Maurer, Nabil Salameh e Rakan Mayasi.
Oltre ai tre vincitori, a Venezia saranno attribuite due menzioni speciali (“Gender Look”, per il miglior film che affronta tematiche di genere; e “Vik Utopia”), oltre al premio “Vittorio Arrigoni”, reso possibile grazie alla collaborazione tra NAZRA e la Fondazione Vittorio Arrigoni, presieduta da Egidia Beretta.
Il festival giunge a Siena grazie alla cooperazione tra l’associazione studentesca Link Siena, l’associazione Siena per Gaza, l’Università per Stranieri di Siena e grazie al contributo dell’Università di Siena.
Il programma sarà ricco di iniziative, a partire dalle giornate di proiezione ma non solo: la visione dei corti sarà seguita da momenti di dibattito, riflessione e confronto e ci sarà, inoltre, la possibilità per il pubblico di confrontarsi direttamente con registi e registe di alcuni dei film proiettati. Al di fuori dei tre giorni di apertura le proiezioni si svolgeranno poi nelle sedi più diverse, dal carcere di Santo Spirito ad alcune scuole superiori. Nazra è una realtà aperta, in movimento e costruzione, che cerca l’incontro con il tessuto cittadino in tutta la sua complessità; per questo il festival non si esaurirà necessariamente all’interno di questi appuntamenti, ma ci sarà la possibilità di portare i corti in luoghi e contesti diversi.
Andando più nello specifico ad analizzare le tre giornate del festival, la programmazione sarà la seguente:
Lunedì 21 Ottobre, alle ore 18.00 presso l’aula magna dell’Università per Stranieri di Siena (Piazza Carlo Rosselli 27/28), avrà luogo l’inaugurazione della tappa senese del festival, con un primo ciclo di proiezioni e la partecipazione del regista Iyad Alasttal, nell’ambito della sezione Documentary.
Martedì 22 Ottobre, il secondo gruppo di corti verrà proiettato, a partire dalle ore 18.00, presso l’auditorium del Santa Chiara Lab (via Valdimontone,1), con la partecipazione straordinaria di Elia Ghorbiah, regista Documentary.
Mercoledì 23 Ottobre infine, per la tappa conclusiva del festival, si assisterà all’ultima serie di film presso l’aula magna del complesso Pian De’ Mantellini (Pian dei Mantellini, 44), alle ore 18.00, con la documentarista Flavia Cappellini, regista di Tour de Gaza.
Dopo ciascun ciclo di proiezioni sarà lasciato un ampio spazio di dibattito, volto a incoraggiare il coinvolgimento della popolazione studentesca e cittadina invitata, per condividere i numerosi sguardi sulla e dalla Palestina che verranno scoperti e restituiti attraverso il Festival.
L’elemento che caratterizza Nazra a Siena è il confronto intergenerazionale tra le componenti del Festival, che si inserisce in un percorso strutturato e continuativo di attività ed eventi che hanno l’intento di promuovere la conoscenza della realtà palestinese. Oltre la solidale vicinanza a un popolo oppresso, che vede quotidianamente negato il suo diritto di esistenza, Nazra ci permette di offrire un contributo tangibile e concreto alle rivendicazioni di umana dignità che attraversano la Palestina non solo nelle grida del conflitto, ma anche nei gesti di una pur sempre normale quotidianità.