Una quarantina di opere che rappresentano il senso della sua ricerca artistica
PIANCASTAGNAIO. “Colori di un’Apocalisse. La decomposizione dei manifesti pubblicitari: una provocazione per gli occhi e la mente”. E’ questo il filo conduttore della mostra di Roberto Alborghetti, cittadino onorario di Piancastagnaio, dedicata alle sue provocatorie “LaceR/Azioni”, in programma dal 6 ottobre al 4 novembre, presso la suggestiva Rocca Aldobrandesca. L’esposizione, promossa dal Comune e da Osa Onlus, sarà inaugurata sabato (6 ottobre), alle ore 11, presso la Sala conferenze del Palazzo Comunale. Alborghetti presenterà una quarantina di opere che rappresentano il senso della sua ricerca artistica basata sull’osservazione e sulla riproduzione di quella che è una delle tante “apocalissi” dei nostri tempi: la decomposizione dei manifesti pubblicitari e dei “segni” sui muri e lungo le strade di paesi, città e metropoli. Con “laceR/Azioni”, inoltre, si apre una stagione di appuntamenti nel comune di Piancastagnaio che culminerà con il tradizionale “Crastatone” in programma dal 31 ottobre all’11 novembre.
“LaceR/Azioni”. Roberto Alborghetti entra, con il suo sguardo, in questa grande babele di colori e parole decomposte, lacerate e degradate dal tempo, dall’ambiente e dall’uomo, per coglierne l’energia cromatica, ridando vita e ragione a ciò che è considerato, a tutti gli effetti, un rifiuto o un elemento disturbante. La storica Rocca di Piancastagnaio, con il suo scenario che evoca i passaggi del tempo, si offre come spazio ideale per esaltare il contrastante linguaggio dei colori e delle forme delle composizioni di Roberto Alborghetti. La mostra sarà accompagnata da forum e workshops rivolti soprattutto a studenti, ai quali saranno proposti anche i videoshows costruiti attorno ai videoclips che Roberto Alborghetti ha realizzato con le sue composizioni. In mostra anche tre singolari sciarpe di pura seta che Alborghetti ha realizzato in edizione limitata in collaborazione con il noto textile designer, Bruno Boggia, che ha lavorato con i più celebri stilisti di moda internazionali. “Ci riesce difficile pensare che dietro messaggi sbiaditi e stracciati ci possa essere ancora qualcosa da vedere o scoprire” Spiega l’artista. “Eppure, queste immagini continuano a essere uno specchio della città che comunica, della città che parla. Sono le tracce e i reperti post-comunicanti di un prodotto, di un evento, di uno spettacolo, di una idea in cui è riconoscibile la città strappata, la città ‘scartata’, che si autodistrugge nei messaggi, che si auto-rigenera e si auto-riproduce in elementi visivi nuovi, spesso contrastanti, dissonanti, disarmonici, ma sempre sorprendentemente vitali”.
Roberto Alborghetti. Giornalista professionista, autore di una quarantina tra saggi e biografie, ha lavorato in periodici e quotidiani (è stato inviato de “L’Eco di Bergamo”), ha curato documentari televisivi, dirige riviste specializzate nel settore della didattica, dell’edutainment e della formazione. Coordina workshops e progetti sull’uso dei mezzi di comunicazione e sulla lettura all’immagine. Per l’attività giornalistica ha ricevuto il Premio Acqui Terme, il Premio Beppe Viola, il Premio Anmil Sicurezza sul Lavoro. Ha vinto l’European Award for Environmental Reporting – il cosiddetto “Pulitzer” europeo sulle tematiche ambientali – assegnatogli nel 1992 nel Parlamento Europeo. Alborghetti collabora da sempre, insieme alla rivista “Okay”, alla manifestazione pianese “Penne sconosciute” – in programma anche quest’anno dal 24 al 27 ottobre – con la selezione e la premiazione delle testate e l’organizzazione dei workshop con insegnanti e studenti.
L’esposizione sarà aperta dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 17 alle ore 19.30 il sabato, la domenica, tutti i giorni festivi e durante la manifestazione “Penne e video sconosciuti” in programma dal 23 al 27 ottobre. Gli altri giorni sono su prenotazione chiamando il numero 0577784134. Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo info@prolocopiancastagnaio.it oppure visitare il blog http://robertoalborghetti.wordpress.com/.