Un viaggio in musica attraverso i colori eD i suoni della natura notturna
SIENA. Domenica 14 luglio, ore 21.15, nella Chiesa di S. Agostino, per la serie Today del Chigiana International Festival 2019, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati, con Elisa Pasquini al pianoforte, offre un nuovo programma che, tra salti mortali di ambito vocale e timbrico, e pura suggestione sonora, rende omaggio al fascino di uno degli eventi naturali più misteriosi e affascinanti: l’arrivo dell’oscurità e del buio al termine del giorno. La notte.
Un viaggio in musica, attraverso i colori della notte e i suoni della natura notturna, un cammino segnato anche dalle parole di grandissimi poeti, dal Rinascimento francese di Du Bellay al romanticismo tedesco, e da Gabriele d’Annunzio alla poesia spagnola del Novecento. Il programma musicale spazia dalle partiture rinascimentali fiamminghe, come quelle di Orlando di Lasso e Giovanni de Macque, fino ad alcuni dei capolavori più complessi del Novecento, come Nuits (1967) di Xenakis, tra le pagine più difficili del panorama del repertorio corale di tutti i tempi, che dà forma musicale a fonemi sumeri, assiri, achei.
Le parole di Gabriele d’Annunzio, rivestite di suoni e moderni madrigalismi da Ildebrando Pizzetti, ci porteranno dalla sera al mattino in Cade la sera, con un continuo passaggio tra le sonorità variopinte del mondo contemporaneo, fino alle visioni della notte di Johannes Brahms. Una notte che accoglie nel suo grembo, pacifica, materna, ancestrale: “Bosco notturno, bello fresco, / che saluto mille volte, / dopo il chiassoso mondan’ trambusto – / ah, quant’ è dolce il tuo fruscio!”
. Così inizia il testo di Waldesnacht di Paul Heyse, che Brahms utilizzò per il terzo Lied dell’opera 62, ispirato alla notte silvestre.
Altre notti sono invece quelle cantate da Ramon Jimenez, messe in musica dallo stesso Lorenzo Donati in Noche o da Octavio Paz, messe in musica da Eric Whitacre in Water Night: la prima, un frenetico canto notturno d’amore, un canto colmo di vibrante gelosia gridato verso le onde del mare che si portano via la persona amata, la seconda, tratta da Agua nocturna, una notte di solitudine, ove l’acqua prende vita e ci scruta l’anima.