La spending review fa tremare la Provincia
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Di Lorenzo Croci
SIENA. “La spending review, ossia tagli pesantissimi a tutte le istituzioni, avrà – in tutte le scuole della provincia di Siena – effetti dannosi su tutti gli studenti sia disabili che non. Sono molto preoccupata, perché con questi tagli la Provincia di Siena dovrà tagliare 6 mln di euro – in questo anno – e nel prossimo anno, ossia nel 2013, il costo dei tagli ammonterà a 12 mln di euro. Questo significa che quelle risorse di bilancio che avevamo programmato per il diritto allo studio degli studenti disabili – circa 64.000,00 euro per 112 studenti disabili – verranno eliminate da questo decreto”. Con questa dichiarazione, l’assessore al welfare della provincia di Siena, Simonetta Pellegrini, ha dato il via – questa mattina (26 luglio) presso il palazzo del governo – alla conferenza stampa sugli effetti negativi della spending review, la quale è stata presieduta anche dal presidente della consulta provinciale dell’handicap, Agostino D’Ercole. Dopodiché l’assessore ha spiegato che la provincia di Siena – nei confronti dei ragazzi portatori di handicap, i quali non possono salire su autobus di linea – ha stanziato circa 220.000,00 euro, per far sì che, di questi 112, almeno 32 ragazzi disabili potessero avere gli opportuni strumenti basilari per recarsi presso le scuole, e altri 64.000,00 euro per gli opportuni servizi di educazione domiciliare. Ma dal prossimo anno tutto questo non sarà più possibile, perché questi numerosi contributi, i quali in parte sono venuti dalla Fondazione Mps, dalla Provincia di Siena e dalle associazioni private, di fronte al taglio di 6 mnl di euro – decreto emanato dal Governo Monti – fanno si che la Provincia non sia più in grado di riproporre tali servizi. Già da tempo la Provincia sapeva che la Fondazione non sarebbe stata più in grado di proporre i numerosi contributi (circa 300.000,00 euro) ma speravano di poter risolvere questo problema.
Purtroppo si stanno colpendo dei servizi irrinunciabili per tutti i cittadini e in particolare per i più deboli; inoltre, a partire da settembre, saranno bloccati, per quanto riguarda l’intero sistema scolastico della Provincia di Siena, i servizi di manutenzione, di sicurezza come l’antincendio e fondamentali impianti in aule completamente da risistemare. Concludendo l’assessore ha ribadito: “La provincia è completamente bloccata e, quindi, non potremmo impegnarci in queste basilari necessità se prima non definiamo come riusciremo a pagare questi 6 mln di euro. La verità è che in questo momento, non siamo in grado si assicurare l’apertura – come programmato – delle scuole”.
Questa critica pungente è stata puntualmente incentivata dal presidente della consulta provinciale dell’handicap, il quale, presentando i maggiori effetti negativi corrispondenti alla manovra, ha spiegato che già non assicurare il servizio trasporti – il quale costituisce, per le persone disabili, la base dell’integrazione a livello scolastico – è già abbastanza grave e sconcertante. “Il problema irrisolvibile è che questa spending review si somma ad altre manovre che negli ultimi 3 anni si sono verificate. Siamo andati ben oltre a quello che noi pensavamo, e pensiamo, che sia sbagliato, ovvero un atteggiamento di “macelleria sociale” che non tiene conto dei diritti delle persone e degli effetti negativi su questi”.
Insomma, il momento che sta attraversando Siena è davvero delicato e triste. Sia per la provincia, la quale, molto probabilmente,sarà accorpata alla provincia di Grosseto ma anche per il comune, il quale continua a rimanere in una situazione davvero in bilico e pericolosa a causa del passato commissariamento, ossia a causa di una situazione di anomalia vera e propria. Se a questo, che mi sembra sia abbastanza, aggiungiamo i futuri disagi per i disabili, aggiungiamo qualcosa davvero imbarazzante e vergognoso, perché tutto questo si ripercuoterà sulle spalle dei cittadini, soprattutto dei più indifesi, i quali saranno costretti a fare i conti con la sempre più triste realtà.