Sprar: il protocollo firmato da sindaci senesi e prefetto

Il piano Anci/Ministero sull'accoglienza dei richiedenti asilo

SIENA. Pubblichiamo il PROTOCOLLO D’INTESA TRA PREFETTURA DI SIENA E I COMUNI DELLA PROVINCIA.

PREMESSO CHE:

la provincia di Siena, in linea con gli indirizzi stabiliti nell’ambito della Regione Toscana, si caratterizza per la presenza di un sistema di accoglienza diffusa in gran parte articolato su strutture di temporanea accoglienza (CAS-Centri di Accoglienza Straordinaria) attivate a cura della Prefettura mediante apposite procedura di gara, mentre risultano sostanzialmente marginali le progettualità avviate dall’Amministrazione provinciale e dai Comuni nell’ambito del sistema SPRAR;
il predetto sistema di accoglienza diffusa, pur se indiscutibilmente orientato all’obiettivo di garantire un’equilibrata distribuzione sul territorio provinciale di strutture ricettive di piccole/medie dimensioni (max 40 posti), risente ciò nondimeno degli effetti delle procedure di gara poste in essere dalla Prefettura per l’individuazione, sull’intero territorio provinciale, di strutture ricettive rispondenti ai requisiti richiesti per lo svolgimento del servizio di accoglienza, procedure che inevitabilmente producono nei diversi contesti territoriali, come in effetti hanno prodotto, ridondanze e/o carenze di strutture ricettive in alcuni casi sensibilmente disallineate rispetto ai parametri quantitativi previsti dal Piano ANCI-Ministero dell’Interno (di seguito “Piano”);
il sistema SPRAR rappresenta il canale più idoneo per l’avvio, in continuità con la prima accoglienza offerta dai CAS, di percorsi funzionali alla promozione di progetti di integrazione grazie alla più ampia possibilità di valorizzazione, da parte dei Governi locali, del patrimonio di forze sociali ed economiche presenti nei diversi contesti territoriali;
l’esigenza di armonizzare l’attuale sistema di accoglienza diffusa attualmente in essere sul territorio provinciale con il modello delineato dal Piano ANCI-Ministero dell’Interno rende indispensabile, a fronte del perdurante fabbisogno di nuove strutture recettive, la definizione di un programma di interventi che punti al triplice obiettivo di:

promuovere l’attivazione a cura dei Comuni di progetti SPRAR progressivamente corrispondenti ai parametri del Piano, anche valorizzando a tal fine, ove ne sussistano le condizioni, le attuali strutture CAS;
favorire il graduale riallineamento ai parametri del Piano, al progredire dei progetti di cui alla precedente lettera a., delle presenze attualmente ridondanti rispetto ai parametri medesimi;
consentire alla Prefettura la pianificazione del fabbisogno di strutture CAS necessario per la copertura dei posti assegnati dal Piano alla provincia di Siena in un quadro di compatibilità con gli impegni previsti nel presente Protocollo d’intesa, così da privilegiare l’attivazione di nuove strutture nei soli Comuni che accolgono in misura inferiore ai parametri del Piano o che non accolgono affatto;

VISTO

il nulla osta alla sottoscrizione del presente protocollo d’intesa espresso dal Ministero dell’Interno – Gabinetto del Ministro con nota n.14100/140/16(10) del 29 agosto 2017;

CONCORDANO QUANTO SEGUE:

I Comuni firmatari del presente Protocollo d’intesa, in forma singola o associata, s’impegnano a promuovere quanto prima, e comunque entro il …………….¹, l’attivazione di progetti di accoglienza nell’ambito del sistema SPRAR, eventualmente riqualificando a tal fine, sussistendone i requisiti, i centri CAS già attivi sul territorio. I Comuni promotori di progetti SPRAR, ad avvenuto raggiungimento delle quote previste dal Piano, saranno esclusi dalle procedure di gara indette dalla Prefettura per l’individuazione sul territorio provinciale di centri CAS (clausola di salvaguardia). I richiedenti asilo ospitati nei centri CAS saranno computati ai fini del raggiungimento delle quote previste dal Piano qualora i posti attivati nell’ambito dei progetti SPRAR risultino pari ad almeno il 50% della quota spettante. Nel caso di progetti SPRAR promossi nell’ambito di specifiche Associazioni intercomunali, la clausola di salvaguardia si applica con riferimento alle quote complessivamente spettanti ai Comuni che ne fanno parte.
Nei Comuni che non hanno maturato i requisiti per la clausola di salvaguardia, continueranno ad operare i centri CAS già esistenti e gli altri eventualmente attivati attraverso nuove procedure di gara della Prefettura. Nessun nuovo centro CAS sarà comunque attivato nei Comuni che già ospitano richiedenti asilo per una quota superiore al triplo di quella prevista dal Piano (in atto: Monticiano, Chianciano Terme, Radicondoli, Sarteano e Murlo).
Nelle procedure di gara che saranno indette successivamente alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, la Prefettura s’impegna a prevedere specifiche clausole in virtù delle quali l’attivazione di nuovi centri CAS sarà disposta in via prioritaria nei Comuni che non ospitano richiedenti asilo o che ne ospitano meno del 50% della quota spettante (CAS e SPRAR). All’attivazione di nuovi centri CAS si procederà in ogni caso sentiti i Comuni interessati al fine anche di definire, d’intesa, gli interventi più idonei in vista della successiva trasformazione dei centri medesimi in strutture SPRAR.
I Comuni che ospitano centri CAS s’impegnano ad offrire alla Prefettura ogni supporto utile ai fini della promozione di interventi volti a favorire la realizzazione in favore dei richiedenti asilo di idonei percorsi di apprendimento della lingua italiana, di avviamento a progetti formativi e di integrazione sociale.
Salvo quanto previsto al punto 1, i Comuni s’impegnano altresì ad individuare sul territorio di competenza ed a segnalare tempestivamente alla Prefettura la disponibilità di strutture, pubbliche e/o private, rispondenti ai requisiti richiesti per la loro utilizzazione quali centri CAS.
L’applicazione del presente protocollo formerà in ogni caso oggetto di verifica, ai fini dell’eventuale rinnovo e/o aggiornamento, entro il 31 dicembre 2017, fatte salve le modifiche rese necessarie da eventuali rimodulazioni del Piano ANCI/Ministero dell’Interno.