Hanno ricevuto la comunicazione di conclusione delle indagini
SIENA. Sessantanove contradaioli sono stati raggiunti dall’avviso di conclusione indagini per il reato di rissa e rissa aggravata in concorso. Si tratta di appartenenti alle Contrade di Valdimontone, Nicchio, Torre e Onda per i fronteggiamenti e gli scontri avvenuti in Piazza del Campo al termine del Palio del 17 agosto 2015. Decine di contradaioli sono stati ascoltati nelle scorse settimane dagli inquirenti che hanno visionato i filmati degli scontri.
La Procura di Siena ha aperto d’ufficio il fascicolo a seguito di 4 referti del Pronto Soccorso, riferiti a contradaioli che avevano fatto ricorso alle cure. Sono stati i 21 giorni di prognosi a far scattare automaticamente le indagini d’ufficio. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alle indagini, tre sono le posizioni archiviate. Tra le decine di persone ascoltate anche i 4 capitani di Contrada e 7 persone non riconducibili alle Contrade, tra cui alcuni turisti. La Procura ha anche acquisito tutti gli atti di giustizia paliesca tra cui il verbale redatto dagli ispettori di pista e le memorie difensive presentate al Comune di Siena dalle 4 Contrade.
La Procura di Siena ha inoltre avvisato dell’invio degli avvisi di conclusione indagini anche il Magistrato delle Contrade.
Il commento del sindaco Bruno Valentini
“Il Palio è una festa con una storia secolare e una forte capacità di autoregolamentazione. Come ho detto in più occasioni, quando sappiamo adeguare le regole alle diverse esigenze che il cambiamento dei tempi ci impone non abbiamo niente da temere.
Lo abbiamo dimostrato con la tutela dei cavalli e in tante altre occasioni. E’ evidente che certi comportamenti risultino incomprensibili fuori dal nostro mondo, oggi molto più di ieri, specialmente se veicolati dalla rete con video che assommano più di un milione di visualizzazioni. E’ una realtà nuova, ma con la quale dobbiamo necessariamente imparare a fare i conti.
Detto questo, i fronteggiamenti a mani nude nel Palio vanno inquadrati in tale contesto. Auspico che i magistrati tengano conto della nostra storia pur nel quadro del rispetto delle leggi dello Stato e mi attiverò chiedendo anche la collaborazione al Magistrato delle Contrade per rappresentare al meglio le nostre tradizioni e la nostra volontà di preservare l’integrità del Palio.
La nostra capacità di autoregolamentare la Festa si è sempre saputa misurare con il cambiamento dei tempi, dobbiamo essere capaci di farlo anche questa volta. E’ importante che i contradaioli coinvolti sappiano che non saranno lasciati soli”.