di Augusto Mattioli
SIENA. Francesco Palazzi, capitano del Valdimontone, in una lettera inviata agli organi di informazione fa alcune precisazioni in merito alla vicenda dell’incontro avvenuto nell’abitazione del fantino Giuseppe Zedde. Incontro che stato reso noto in una lettera al sindaco de Mossi da tre consiglieri della Lega (Raito, Dore e Piazzesi) e da Lorenzo Rosso di Fratelli d’Italia. Essi scrivono che sarebbe avvenuto l’11 di agosto e che sarebbe stato presente Palazzi e anche un esponente della lega di Roma, tale Sergio Pannacci, senese della contrada della Civetta. E che se ne sarebbero andati dopo che Palazzi avrebbe chiesto di fare pressioni sul Comune riguardo ai due palii di squalifica del fantino. I quattro politici scrivono anche di essersene andati, ritenendo che politica e palio non devono essere confusi. Fin qui in breve il contenuti della lettera.
Palazzo nella sua risposta scrive che l’incontro il casa del fantino c’è stato il dodici di agosto, sottolineando che per la sua carica di capitano della contrada, riassumiamo, era un fatto normale. Nell’abitazione del fantino ha trovato alcune persone che non conosceva. In quella occasione, scrive Palazzi, in merito al palio di luglio “mi sono limitato a confermare le mie personali valutazioni già espresse pubblicamente in interviste alla televisione e alla stampa cittadina” e tiene a precisare di “non avere chiesto o sollecitato pressioni nei confronti di chicchessia”. Palazzi si dice pronto a confermare la sua versione “in qualunque sede”.
Confrontando la lettera di Palazzi con quella dei quattro politici emergono diversità. La più evidente è che in quella dei politici al loro arrivo Palazzi era già presente, in quella del capitano erano i politici ad essere arrivati prima. Resta da chiarire poi chi e perchè abbia organizzato questa riunione.