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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Dal Consiglio comunale di Siena

SIENA. Riportiamo di seguito i comunicati dell’ufficio stampa del Comune di Siena.

GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ALLA RETE IDRICA CITTADINA

A seguito dell’interrogazione urgente presentata nel febbraio 2015 sull’allagamento dei locali del Santa Maria della Scala, causato dalla rottura di un tubo in ghisa della rete idrica cittadina, Giuseppe Giordano è tornato sul tema della manutenzione e dell’ammodernamento dell’infrastruttura di adduzione dell’acqua potabile.

Il consigliere ha sostenuto che tale episodio evidenzia come Siena sia percorsa da una rete idrica che necessita di interventi sostitutivi delle tubazioni, in particolare di quelle in ghisa risalenti agli anni ‘50. Giordano ha quindi chiesto all’Amministrazione quali controlli sono stati effettuati per individuare i tratti che richiedono una sostituzione, se esiste una programmazione complessiva degli interventi da realizzare e con quale tempistica.

L’assessore ai Lavori pubblici ha riferito all’aula  come la vetustà della rete idrica abbia portato a programmare con Acquedotto del Fiora una serie di interventi nel centro storico, tra i quali quelli già completati che hanno interessato via del Capitano e il tratto Casato-Costarella in Piazza del Campo. Mentre a partire dai  prossimi mesi, per concludersi nel 2018, tra lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria e di urgenza, si procederà al rifacimento completo del tratto S. Martino-Casato, a seguire sarà sostituita l’intera tubatura in via Salicotto, Sallustio Bandini e via Montanini. Entro il 2018, quindi,  la parte più importante della rete del centro storico sarà rinnovata e in sicurezza, e con altri interventi si raggiungerà un investimento complessivo di un milione e 750mila euro. Da tener presente che nel triennio 2013/16 i lavori eseguiti sono ammontati a 2 milioni e 299mila euro, tra questi i più importanti sono stati quelli che hanno interessato la strada di Pieve a Bozzone (618.154 euro) e Fogliano (234.548 euro).

Giuseppe Giordano, nel prendere atto della risposta ricevuta, ha evidenziato come gli interventi nel periodo 2013/16 siano stati dettati da priorità al di fuori di una programmazione; mentre la programmazione 2016/19, prevedendo solo alcuni interventi nel centro storico e nessuno in periferia, fa presumere che buona parte della città non abbia grandi problemi. Il consigliere ha auspicato che d’ora in poi non si verifichino più situazioni drammatiche come quelle presentatesi recentemente nel centro della città.

APPROVATA LA  CORREZIONE DI UN ERRORE NEL DOCUMENTO DELLA VARIANTE SULLA CITTADELLA DELLO SPORT

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato il documento di rettifica della scheda grafica di fattibilità relativa alla variante al Regolamento urbanistico del parco agricolo sportivo “Cittadella dello Sport”. Il sindaco ha spiegato all’aula che, per mero errore materiale, tale scheda non era stata modificata a seguito del recepimento del  parere espresso dall’Ufficio regionale del Genio Civile.

La correzione apportata  non incide, comunque, sui contenuti e sul dimensionamento dello strumento urbanistico.

DAL COLLEGIO DEI REVISORI ALCUN DUBBIO SULLA VERIDICITA’ DEL RENDICONTO FINANZIARIO 2015

La risposta del sindaco all’interrogazione di Pietro SCon l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna, Pietro Staderini ha chiesto spiegazioni, che poi avrebbe trasmesso alla Corte dei Conti di Firenze, su quanto espresso al punto 7 della relazione del Collegio dei Revisori in merito al rendiconto finanziario 2015. In particolare, sul profilo della sua veridicità, sottolineando che nel capitolo “Irregolarità non sanate, rilievi, considerazioni e proposte”, il Collegio chiede particolare attenzione all’attendibilità delle previsioni, alla veridicità del rendiconto e all’utilità delle informazioni per gli utilizzatori del sistema di bilancio.

Il sindaco ha informato che il Collegio non ha voluto sollevare alcun dubbio circa l’attendibilità del rendiconto, per il quale, tra l’altro, ha espresso parere favorevole, ma ha voluto rafforzare il fatto che una maggiore attenzione alla programmazione e quindi alla previsione di bilancio rende il rendiconto più coerente sotto l’aspetto dell’attenta organizzazione programmatica dell’ente. Una raccomandazione, di routine, come ha evidenziato il primo cittadino, perché il Bilancio è trasparente e funzionante, quindi inutile inviare  questa risposta alla Corte dei Conti.

Pietro Staderini ha fatto presente che non ha espresso nessun dubbio sulla trasparenza e veridicità del Bilancio, ma solo dubbi sulle raccomandazioni riportate dal Collegio dei Revisori. Il consigliere ha informato che comunque presenterà la risposta del sindaco alla Corte dei Conti.

APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE

Nella seduta odierna, il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento per la gestione del Registro delle Associazioni di promozione sociale. Come, infatti, ha ricordato l’assessore al Sociale, si tratta di un adempimento che nasce dalla modifica della legge regionale n°42 del 2012 e successive modifiche e integrazioni che si sono susseguite con la recente normativa del 2015 e 2016, le quali hanno puntato l’attenzione sulle disposizioni in materia di riordino delle funzioni provinciali passate ora ai Comuni capoluogo, e tra le quali anche la tenuta del Registro delle Associazioni di promozione sociale.

Il Regolamento approvato oggi dà le linee da seguire sia per ottenere l’iscrizione al Registro sia per procedere alla cancellazione delle associazioni; indica i requisiti identificativi di questi soggetti e, cosa di rilievo, precisa i criteri necessari per mantenere attiva la registrazione.

RESPINTA LA MOZIONE DI CAMPANINI PER DEFINIRE IL LIMITE AL RIBASSO NEGLI APPALTI

Con la mozione presentata oggi, ma non approvata, da Ernesto Campanini il consigliere aveva fatto riferimento alla pratica di affidare all’esterno i servizi pubblici con ribassi eccessivi sulla base di gara senza verifiche sulla qualità dei servizi stessi e sul rispetto dei diritti dei lavoratori, spesso esposti a condizioni di precarietà in termini di continuità lavorativa, mantenimento della tipologia contrattuale e stipendio.

Il consigliere aveva, anche, ricordato quanto avvenuto negli ultimi anni al Comune di Siena con affidamenti esterni di importanti servizi pubblici accettando offerte fino al 40% di ribasso, una pratica senza verifiche sul rispetto dei diritti dei lavoratori e sulla qualità del servizi molto diffusa, e che non rappresenta una vera economia per gli Enti, come dimostrato da indagini approfondite. Per questi motivi aveva chiesto di determinare, per il Comune di Siena, criteri nella formulazione dei bandi di gara per gli appalti esterni, prevedendo specifiche forme di garanzia per i lavoratori e cessando di affidare i servizi a soggetti che praticano ribassi eccessivi, oggettivamente incompatibili per la qualità del servizio pubblico, seguendo quanto già disposto dal Protocollo d’intesa in materia di appalti, lavori, forniture e servizi dal Comune di Bologna e le parti sociali adottato il 6.7.2015. Campanini ha inoltre fatto presente che il Protocollo presentato dall’amministrazione comunale non è stato ancora reso noto nei contenuti né firmato dai sindacati.

Dai banchi della maggioranza Pasqualino Cappelli ha evidenziato che l’Amministrazione ha già iniziato un approfondito percorso, che sta arrivando a termine, con l’elaborazione di un protocollo improntato ai principi di legalità, chiarezza e correttezza delle procedure, la previsione di un sistema sanzionatorio efficace, la tutela del lavoro e dell’occupazione, la scelta del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a garanzia della trasparenza di ogni fase delle procedure di gara.

STATI GENERALI DELLA CULTURA: GLI SVILUPPI PROGETTUALI DEI TAVOLI TEMATICI

Qual è lo stato di avanzamento dei lavori dei nove tavoli tematici sorti dagli Stati Generali della Cultura del 26 marzo 2015? Il quesito ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Andrea Corsi e sottoscritta anche da Massimo Bianchini e Marco Falorni.

Corsi, che ha ricordato come dopo la giornata di incontro e di lavoro al Santa Maria della Scala, i nove tavoli avrebbero dovuto continuare a riunirsi autonomamente per una riflessione condivisa e propositiva sul presente e sul futuro culturale della città, ha chiesto quali risultati siano stati conseguiti dagli stessi.

L’assessore alla Cultura ha risposto che i tavoli hanno prodotto documenti di sintesi con spunti innovativi e significativi, utilizzati poi quale base programmatica per il Documento Unico di Programmazione 2016/18 approvato dal Consiglio nello scorso mese di febbraio. In tale processo di elaborazione è stata, infatti, individuata come strategica la formula degli “Stati generali della Cultura” (SGC) con il coinvolgimento dei cittadini, a partire da coloro che operano e dialogano per condividere problemi, potenzialità e linee di indirizzo con l’intento di promuovere il senso di un cammino comune.

Come ha specificato l’assessore, le progettualità proposte sono state inserite nel programma di “Siena Capitale italiana della Cultura 2015”: in particolare la proposta del tavolo Audiovisivi denominata “Mira – Il cinema a Siena”, formula di successo replicata anche nel 2016; oppure, quella del tavolo Teatro, “Siena Featuring X”: un workshop incentrato su formazione e partecipazione e finalizzato alla realizzazione di una performance collettiva. O, ancora, il progetto del tavolo Musica per una conferenza multimediale e concerti di musica classica, contemporanea ed elettronica; l’iniziativa “Verso” del tavolo Arte e Architettura Contemporanea, con lo scopo principale di mettere in relazione una comunità composta da soggetti uniti nel segno dell’arte contemporanea, e quello del tavolo Danza, “Lo spazio nudo”. Si è costituito, nel frattempo, anche un tavolo interamente dedicato alla Fotografia.

L’assessore ha evidenziato come ciascuno dei tavoli interessati abbia individuato, al suo interno, un soggetto capofila nei confronti del quale è stato erogato il contributo stanziato per la realizzazione del progetto, e ha informato che i tavoli tematici di lavoro degli SGC si sono costantemente riuniti per il prosieguo della progettazione, ponendosi come interlocutori collettivi per le esigenze degli operatori culturali cittadini in un dialogo costante con l’assessorato.

Attualmente i tavoli sono impegnati per la realizzazione della prima edizione del Festival “Siena Città aperta” inerente il rapporto fra arte e diversità: l’assessore ha concluso sostenendo che, su questo tema, sono pervenute 65 proposte da tutti i tavoli, tra prosa, danza, cinema, arte contemporanea ed eventi espositivi che saranno ospitati in vari luoghi della città. Un progetto che ha comportato un grande sforzo di coordinamento e razionalizzazione di contenuti e risorse già approvate dalla Giunta.

Corsi si è dichiarato soddisfatto per il dettaglio della risposta ma ha sottolineato come da questa emerga una realtà nascosta e difficilmente immaginabile. Il consigliere ha innanzitutto fatto riferimento al mancato aggiornamento delle informazioni sui tavoli sulle pagine dedicate del sito web istituzionale; inoltre, ha stigmatizzato, a seguito della loro costituzione in occasione degli SGC, la loro apparente chiusura verso l’ingresso di nuovi potenziali soggetti, che non favorirebbe un vero approccio dal basso.

UN FOCUS SUL RAPPORTO TRA POPOLAZIONE RESIDENTE E ABITANTI DEL CENTRO STORICO NELL’INTERROGAZIONE DI ERNESTO CAMPANINI

Con un’analisi sui dati demografici della città a partire dal 2010, nella seduta consiliare odierna Ernesto Campanini ha presentato un’interrogazione sul decremento degli abitanti del centro storico, i quali, come ha sostenuto il consigliere, sono passati dalle 11.096 unità del 2010 ai 10.531 del 2015, con una diminuzione di oltre il 5%, mentre, nello stesso periodo, la popolazione totale è scesa soltanto dell’1,1%.

Secondo Campanini, le cifre riportate evidenziano che la quasi totalità della diminuzione demografica è dovuta al decremento dei residenti nel centro storico. Il consigliere ha sostenuto che tale diminuzione comporta lo snaturamento delle caratteristiche più originali e peculiari della città dal punto di vista della convivenza civile, del controllo sociale e della vivacità del tessuto economico e ha sollecitato l’adozione di politiche che favoriscano la rivitalizzazione del centro storico nel settore abitativo, commerciale, culturale e delle attività produttive. Campanini ha quindi chiesto al sindaco di informare il Consiglio sul trend demografico del centro storico negli ultimi 20 anni e se ritiene che l’aumento di 27 residenti nell’ultimo anno sia un dato statisticamente significativo.

Il sindaco ha quindi riportato i dati demografici 2015 elaborati dall’ufficio Anagrafe, i quali attestano che la popolazione residente era di 53.903 persone, mentre ad ieri, 24 ottobre 2016, i residenti risultano 53.938, senza decremento, quindi, a differenza di quanto invece sta avvenendo a livello nazionale. La popolazione senese rimane, da 15 anni, abbastanza stabile e la sua dinamica dipende soprattutto dai flussi migratori, sia nazionali che stranieri, perché da molto tempo il numero delle nascite è inferiore a quello dei decessi.

Come ha evidenziato il primo cittadino, negli ultimi tempi, a differenza degli anni scorsi, non si è registrata una redistribuzione di popolazione nell’area senese, contraddistinta dallo spostamento dei senesi verso i comuni contermini. Quelle che nel comune di Arezzo e di Grosseto sono frazioni, nell’area senese sono Comuni ed una corretta analisi e pianificazione dovrebbe considerare solo Siena, bensì tutto il territorio a l’area comprensiva anche di  realtà con noi confinanti. L’andamento della popolazione è condizionato dai movimenti migratori, che per la crisi economica tendono a rimanere meno nel nostro Paese.

“Mi sembra eccessivo – ha detto il sindaco – parlare di spopolamento del centro storico e gli ultimi dati, seppur ancora timidi, ci fanno sperare in una progressiva invesrione di tendenza, facilitata dalla diminuzione dei prezzi, che in passato ha tenuto lontano molte giovani coppie che invece ora sembrano voler tornare. A Firenze, si sono trasferiti fuori mille fiorentini e Venezia vive un cambiamento genetico sotto gli occhi di tutti, mentre Siena mantiene una sua forte vivacità, una condizione in gran parte generata dalla funzione positiva delle Contrade e dalla sforzo dell’Amministrazione nel mantenere e incrementare i servizi ai cittadini, come quelli scolastici”.

Campanini ha controbattuto quanto detto dal sindaco, lamentando la mancanza di risposte concrete alle sue domande e ribadendo la necessità di salvaguardare le peculiarità del centro storico di Siena. Unico nel suo genere e dai cui valori e potenzialità la città deve trovare gli input per ripartire.

PARERE FAVOREVOLE A UNA SERVITU’ DI PASSAGGIO IN STRADA PETRICCIO BELRIGUARDO

Il consiglio comunale, nella seduta di oggi, ha espresso parere favorevole alla costituzione di una servitù di passaggio in strada Petriccio Belriguardo, che, come ha spiegato l’assessore al Patrimonio, è necessaria per realizzare un accesso pedonale e carrabile, in fondi di proprietà comunale, a favore della società GSK che costruirà, nell’area a monte dell’istituto F. Tozzi, una scuola internazionale con elevati standard qualitativi dei servizi, e, all’esterno, parcheggi e un nuovo tratto di collegamento con le arterie viarie esistenti. Il plesso avrà una capienza per circa 300 alunni, dalle scuole dell’infanzia alle superiori, e rappresenterà un elemento di maggiore qualificazione e specializzazione didattica della città e del territorio.

Per il rilascio della servitù di passaggio la società dovrà provvedere, direttamente e a proprie spese, a progettare e realizzare il collegamento all’interno dell’area scolastica e curarne la manutenzione; incaricarsi del miglioramento del collegamento viario esistente tra il plesso e la strada Petriccio Belriguardo, attraverso la riqualificazione del marciapiede esistente sul lato sinistro a salire e l’allargamento della zona carrabile, salvaguardando i due cipressi storici, con relative opere di adeguamento della fognatura bianca e predisposizione di idonea segnaletica orizzontale e verticale. Inoltre la GSK sosterrà tutte le spese tecniche, amministrative, notarili, ecc. necessarie per la costituzione della servitù di passaggio.

Il documento è stato arricchito da un ordine del giorno presentato da Simone Vigni, approvato dall’aula, in cui viene chiesto al sindaco e alla giunta che le risorse economiche derivanti dagli oneri di urbanizzazione della realizzazione dell’intervento vengano esclusivamente e celermente investite  per il miglioramento della viabilità della zona e che la progettazione sia inserita nel piano triennale delle opere pubbliche per l’anno 2017.

LE SORTI DELLA FINANZIARIA SENESE DI SVILUPPO A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL TESTO UNICO SULLE SOCIETÀ PARTECIPATE

Gli effetti prodotti sulla Finanziaria Senese di Sviluppo (Fises) dal Testo Unico sulle società a partecipazione pubblica hanno costituito il tema dell’interrogazione urgente presentata da Pasqualino Cappelli e sottoscritta anche da Lorenzo Di Renzone, Fabio Zacchei, Pasquale D’Onofrio e Letizia Maestrini.

Cappelli ha sottolineato come il decreto n°175/2016 non preveda espressamente, per gli enti pubblici, la possibilità di detenere partecipazioni in società che svolgono le attività tipiche delle cosiddette “finanziarie istituzionali”, quali la Fises. Allo stesso tempo, però, un allegato della stessa legge riporta un elenco di società che, in via eccezionale, non sono assoggettate alla disciplina del Testo Unico: tra queste anche le finanziarie istituzionali, ma solo di livello operativo regionale e non, invece, provinciale. Il consigliere ha elogiato l’attività e il contributo pluriennale di Fises per lo sviluppo economico del territorio senese, evidenziando come la finanziaria, a partire dal 2009, abbia rappresentato un punto di riferimento sano e indispensabile per l’accesso al credito di numerose piccole e medie imprese.

Proprio dalla constatazione della sua rilevanza, Cappelli ha puntualizzato come la nuova normativa preveda la possibilità di richiederne la deroga per alcuni soggetti, tramite istanza motivata e diretta alla Presidenza del Consiglio, auspicando che il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Siena, insieme al socio privato di maggioranza Fondazione MPS, si adoperino per stimolare l’emissione di tale riconoscimento. Un’azione per la quale il consigliere ritiene fondamentale anche l’appoggio della Regione Toscana e di tutti i rappresentanti politici del territorio senese. Alla luce della ristrettezza temporale entro cui può essere sviluppata tale forma di sollecitazione istituzionale, Cappelli ha chiesto all’Amministrazione come intenda operare a tutela dell’operatività e della stessa sopravvivenza della Fises.

Il vicesindaco con delega allo Sviluppo economico ha risposto che il tema delle società partecipate merita la massima attenzione e, pur riconoscendo l’importanza del decreto n°175/2016 che persegue la loro razionalizzazione a fini di efficientamento, ha condiviso le preoccupazioni per il futuro di Fises espresse nell’interrogazione.

Dopo aver ricordato con alcuni numeri l’attività strategica di Fises a beneficio delle imprese senesi, il vicesindaco ha affermato come vada assolutamente evitato ogni rischio inerente la sua futura operatività. Qualora non venisse riconosciuta la deroga sulla partecipazione in Fises degli enti pubblici, potrebbe innescarsi un effetto pericoloso per la stessa sopravvivenza della finanziaria. Per questo, l’Amministrazione comunale si è già attivata con l’istanza sottoscritta da Comune, Provincia e Camera di Commercio e indirizzata alla Presidenza del Consiglio affinché venga emesso un provvedimento che consenta ai soci pubblici di continuare a detenere le rispettive quote in Fises. Il presidente della Regione Toscana ha già fatto sapere che appoggerà con forza l’istanza. L’auspicio del vicesindaco è che lo faccia al più presto anche la Fondazione MPS in considerazione della funzione importante svolta da Fises per lo sviluppo economico del territorio e anche in coerenza con la valenza assegnata alla società finanziaria dai documenti programmatici della Fondazione MPS.

Anche Cappelli ha auspicato che tutti i soggetti interessati si muovano al più presto e ciascuno per le proprie competenze, nella consapevolezza che con il ridimensionamento, o addirittura la liquidazione di Fises, il territorio senese subirebbe un danno assai rilevante.

IL PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO DEL SINDACO NELL’INTERROGAZIONE URGENTE DI ANDREA CORSI

Il procedimento giudiziario che interessa il sindaco per i reati contestatigli in qualità di ex primo cittadino del Comune di Monteriggioni ha costituito l’oggetto dell’interrogazione urgente presentata nella seduta consiliare odierna da Andrea Corsi e sottoscritta anche da Alessandro Piccini, Maria Isabella Becchi, Giuseppe Giordano, Pietro Staderini, Laura Sabatini, Alessandro Trapassi, Ernesto Campanini, Enrico Tucci, Massimo Bianchini, Michele Pinassi, Mauro Aurigi e Marco Falorni.

Sottolineando la necessità che l’intera vicenda venga trattata nel segno della massima chiarezza e trasparenza anche nell’interesse dei cittadini senesi, Corsi ha fatto riferimento alla scelta del sindaco di volersi avvalere del rito abbreviato e gli ha chiesto di fornire le informazioni sul procedimento che non siano legate a specifiche esigenze istruttorie. Il consigliere, inoltre, ha domandato se in relazione ai fatti contestati sussistano vincoli di incompatibilità o inopportunità sanciti da norme o codici da lui sottoscritti.

Mentre il primo quesito non è stato accolto formalmente per motivazioni di riserbo istruttorio, rispetto al secondo il sindaco ha sostenuto che niente di ciò che gli è stato contestato collide con il codice etico del suo partito o con i contenuti della Carta di Avviso Pubblico, che ha sottoscritto.

Il sindaco ha sostenuto di aver richiesto la definizione del processo mediante rito abbreviato, prima ancora del pronunciamento del Gup sul rinvio a giudizio o il non luogo a procedere, per scegliere il percorso più veloce ed evitare, così, una fase dibattimentale lunga e con la possibile estinzione per prescrizione delle accuse. Un’ipotesi che il sindaco ha voluto evitare allo scopo di ottenere, invece, un’assoluzione piena, nella certezza di aver agito sempre nel pieno rispetto della legalità. A tal fine, il sindaco ha chiesto che le intercettazioni vengano ascoltate integralmente perché finora sono state riportate solo parzialmente.

Corsi ha augurato al sindaco che tutto vada come lui stesso ha prospettato, nell’interesse suo e della carica istituzionale che rappresenta. Quanto alle ipotesi di possibile conflitto tra il rinvio a giudizio e i contenuti etici di organismi ai quali il Comune ha aderito, il consigliere ha richiamato l’articolo 21 della Carta di Avviso Pubblico. In conclusione, ha sostenuto che all’istituto della prescrizione si può rinunciare anche senza ricorrere al rito abbreviato, il quale non prevede udienze pubbliche.

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