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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Dal Consiglio comunale di Siena del 24 aprile

SIENA. Di seguito i comunicati sull’attività del Consiglio comunale di oggi (24 aprile).

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ L’ACQUISIZIONE AL PATRIMONIO COMUNALE DEL CAMPO DI RUGBY

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità l’acquisizione a patrimonio comunale del campo da rugby dell’Acquacalda attraverso la risoluzione anticipata per mutuo consenso della convenzione con cui l’Amministrazione aveva concesso all’Università di Siena l’appezzamento di terreno dove sorge l’impianto, in diritto di superficie per 99 anni. Il sindaco Bruno Valentini, nell’illustrare l’atto, ha ricordato che l’accordo era risalente al 1987 e che l’impianto (costituito da campo da gioco in terra battuta, spogliatoi e illuminazione) è attualmente gestito dal CUS di Siena che ai propri fini statutari “ha organizzato e gestito attività dirette, prioritariamente, al rugby, agli studenti iscritti all’Università di Siena e comunque ai soli atleti tesserati del CUS medesimo”. Ciò premesso, e tenuto conto del lavoro svolto sinora, il Primo cittadino ha spiegato che nel tempo l’attività sportiva ha coinvolto sempre più praticanti della palla ovale anche non iscritti all’Università. Oltre a ciò ha evidenziato come “negli ultimi anni la realtà rugbystica della città è assurta a esempio nel panorama nazionale per l’ottimo lavoro svolto dai dirigenti e dai tecnici, divenendo punto di riferimento per tutta l’area Toscana sud”. Una realtà che “coinvolge per un terzo bambini ed è impegnata anche in attività benefiche come dimostra il torneo di mini-rugby organizzato insieme alla Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che ha portato a Siena 800 bambini”. Non solo, i risultati agonistici conseguiti hanno maturato l’eventualità di importanti promozioni sportive e, in virtù di questa possibilità, Valentini ha precisato che il rugby senese “si sta per giocare la promozione alla serie B”.  Dunque “si renderebbe indispensabile, stanti le normative tecniche stabilite dalla Federazione Italiana Rugby, avere a disposizione un impianto sportivo con caratteristiche idonee” e su questo “l’Università ha manifestato difficoltà a garantire lo sviluppo edilizio e infrastrutturale di cui necessita l’impianto”. In questo senso Comune e Università hanno ritenuto che “l’opzione migliore è la risoluzione anticipata della convenzione” e il Rettore Frati ha inviato una lettera con la quale comunica “la disdetta per mutuo accordo senza alcuna pretesa” con l’unica richiesta di “valutare l’opportunità di consentire al Cus la prosecuzione della gestione dell’impianto fino all’avvio di opere di sviluppo e adeguamento e comunque fino al termine della stagione sportiva a oggi in corso”. Il Sindaco, ha, infine, fatto presente che per effetto dell’atto l’impianto  sportivo rientrerà “a titolo gratuito nella piena proprietà dell’amministrazione comunale, incrementandone il patrimonio impiantistico” e sarà successivamente “predisposto un bando pubblico per la gestione dell’area”.

Nel documento approvato dal Consiglio Comunale si prevede infine che “l’efficacia dell’atto è subordinata alla verifica da parte degli uffici comunali competenti, di tutte le condizioni di fatto e di diritto che consentono la corretta acquisizione a patrimonio comunale dell’impianto sportivo”.

APPROVATO L’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO DELLA MISERICORDIA

Approvato, all’unanimità dei presenti,  il progetto per la sistemazione e ampliamento del cimitero dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena.

Nell’illustrare l’atto in aula, il sindaco Bruno Valentini ha ricordato come “la struttura attuale del cimitero risale alla fine dell’800, e che, nel tempo, si sono susseguiti vari interventi di espansione del complesso. Il 20 febbraio 2017 è stato presentato dalla Misericordia il progetto per sistemare e ampliare la struttura”. Richiamate le regole che regolano il settore, Valentini ha fatto presente che “i cimiteri devono essere collocati alla distanza di almeno 200 metri dal centro abitato” ma che “il Consiglio Comunale può approvare, dopo aver avuto parere favorevole della Asl, l’ampliamento di quelli già esistenti a una distanza inferiore a 200 metri dal centro abitato, purché non oltre il limite di 50 metri”, quando ricorrono alternativamente due condizioni, ovvero qualora il consiglio stesso accerti che, per particolari condizioni locali, non sia possibile altrimenti o nel caso in cui ” l’impianto cimiteriale sia separato dal centro urbano da strade pubbliche almeno di livello comunale”.

In tal senso ha, quindi, precisato che “l’ampliamento del cimitero in progetto ricade completamente all’interno dell’area cimiteriale del Cimitero Monumentale dell’Arciconfraternita di Misericordia di Siena, così come determinata dal Regolamento Urbanistico con la sigla (SI) Servizi cimiteriali” e che “sussistono entrambe le condizioni localizzative per l’approvazione dell’ampliamento in deroga alla distanza minima di 200 metri”. Il progetto, come precisato dal primo cittadino ha ottenuto l’approvazione paesaggistica e idrogeologica. Inoltre, ha concluso ” il perimetro individuato consente di ampliare esclusivamente la zona posta a sud–est dell’impianto esistente considerato che in altre zone l’impianto cimiteriale è circoscritto da strade comunali e parcheggi pubblici o di uso pubblico”.

 

IL CAMPO DI RUGBY DELL’ACQUACALDA INSERITO TRA GLI IMPIANTI SPORTIVI DI INTERESSE CITTADINO

Il Consiglio comunale ha approvato, all’unanimità dei presenti, la classificazione del Campo di Rugby dell’Acquacalda nella categoria A: impianti di interesse cittadino ai sensi del relativo regolamento.

Come ha ricordato il sindaco Bruno Valentini “il campo è stato acquisito, a titolo gratuito, al patrimonio comunale a seguito della risoluzione anticipata, per mutuo consenso, degli atti costitutivi del diritto di superficie”.

La classificazione degli impianti sportivi comunali prevede la suddivisione degli stessi in tre categorie, individuate sulla base dell’interesse prevalente: impianti di interesse cittadino (categoria A); di interesse circoscrizionale o di quartiere (categoria B) e strutture ludico-sportive destinate alla libera attività, in forma non organizzata, da parte di singoli cittadini, non legati da formali vincoli associativi.

Valentini ha poi spiegato che “l’impianto dell’Acquacalda, proprio per le sue caratteristiche, verrà destinato prioritariamente a ospitare attività di rugby e sarà l’unica struttura cittadina attrezzata per tale disciplina sportiva, in grado di accogliere tutti i praticanti e appassionati di qualsiasi quartiere, zona o altro territorio comunale”.

L’impianto andrà, quindi, ad aggiungersi ai 7 già presenti nella fascia A ovvero: lo Stadio Comunale, il Campo scuola di viale Avignone, la Piscina comunale Acquacalda, e quella di piazza Amendola, il Palazzetto comunale Ceccherini e, infine, l’ippodromo comunale.

ACQUISITE, AL PATRIMONIO COMUNALE, LE OPERE DI URBANIZZAZIONE DEL COMPLESSO MULTIFUNZIONALE TRA VIALE SARDEGNA E VIALE TOSELLI

Il Consiglio comunale ha approvato l’acquisizione al patrimonio comunale delle opere di urbanizzazione connesse alla realizzazione del complesso multifunzionale nell’area tra viale Sardegna, via Simone Martini e viale Toselli.

L’assessore al Patrimonio Paolo Mazzini in un breve excursus ha ricordato all’aula che “nel 2008 era stata stipulata una convenzione urbanistica tra l’Amministrazione e la società S.C.E. (oggi Picciolini Febo & C.) per disciplinare la realizzazione del complesso multifunzionale tra via S. Martini, viale Sardegna e viale Toselli, comprese le opere di urbanizzazione primaria e i relativi parcheggi pubblici. Successivamente, nel 2013, era stato stipulato l’atto unilaterale d’obbligo nel quale l’impresa si impegnava a realizzare direttamente le opere (parcheggi pubblici a raso), acquisite poi dal Comune a titolo gratuito, a scomputo degli oneri di urbanizzazione”.

Terminata la realizzazione del complesso, con il certificato di regolare esecuzione e il relativo collaudo tecnico-amministrativo delle opere di urbanizzazione, nel 2015 con il fallimento della ditta costruttrice, il curatore fallimentare ha confermato la volontà di dare esecuzione agli impegni di cessione gratuita delle opere di urbanizzazione già realizzate e il Comune le può così acquisire al demanio del proprio patrimonio, dopo le verifiche effettuate dagli uffici comunali.

“Si tratta di due aree destinata a parcheggio pubblico, una a raso per complessivi 73 posti auto – ha concluso Mazzini – con le relative opere di urbanizzazione per una superficie complessiva di circa 3.500 mq., e  una in struttura, per 430 mq., con 27 posti auto pubblici. Una buona risposta alla sosta per questa parte della città, in quanto consentirà di raggiungere rapidamente Porta Ovile”.

LO STATO DI ABBANDONO DELL’EX SCUOLA ALFIERI IN UNA INTERROGAZIONE DI STADERINI

Nella seduta consiliare odierna, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha chiesto informazioni sull’edificio dell’ex scuola Alfieri. Partendo dall’alienazione nel 2015 del fabbricato di 5.200 mq, dove era collocata la ex scuola Alfieri, con la quale il Comune di Siena ha venduto a Unicoop Firenze l’immobile da destinare a commercio e pubblici esercizi, artigianato di servizio, direzionale e residenziale, Staderini ha fatto notare come “a distanza di tre anni non siano ancora iniziati i lavori da parte del nuovo proprietario”. Un sollecito che il consigliere aveva fatto anche tramite stampa. Oltre all’aspetto economico il consigliere ha sottolineato come “questa vendita apra, di fatto, una pianificazione territoriale che tocca anche la riqualificazione della zona e l’eliminazione del degrado dell’edificio”. Infatti la destinazione d’uso di un nuovo supermercato che andrebbe a sostituire quello di via C. Cittadini rappresenta “un fatto di notevole importanza per il quartiere dell’Acquacalda, non solo per il suo miglioramento, ma anche per decongestionare la zona dove sono presenti numerosi esercizi commerciali, un’alta densità abitativa e limitati posti auto”. Constatando “l’accresciuto degrado dell’edificio dell’ex scuola “, ha chiesto al sindaco “qual è lo stato di avanzamento dei lavori, quali azioni sono state mosse a Unicoop Firenze per l’eliminazione del degrado e per impedire l’ingresso a persone non autorizzate; infine quali le azioni per garantire agli abitanti maggiore sicurezza e un controllo dell’edificio e dell’intera zona”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alla Polizia Municipale Stefano Maggi, spiegando che “dal punto di vista urbanistico, non sussiste alcun impedimento all’effettiva realizzazione di un progetto di valorizzazione dell’edificio venduto. Le ragioni del ritardo sono riconducibili all’esclusiva volontà del compratore, sulla quale il Comune non ha potere d’intervento”. Per quanto riguarda “lo stato di incuria”, segnalato nell’interrogazione, “un sopralluogo recentissimo della Polizia Municipale, effettuato lo scorso 9 aprile, ha evidenziato che l’edificio è regolarmente recintato e tutti i cancelli sono dotati di lucchetti. All’interno c’è un po’ di vegetazione, come accade in ogni edificio non frequentato. Alcune finestre hanno i vetri rotti. Nel complesso, secondo la Polizia Municipale, la situazione non mostra segni di grave degrado”. A conferma Maggi ha ricordato che “va altresì evidenziato che, successivamente alla vendita, non si sono registrate alla Centrale Operativa del Comando della Polizia Municipale segnalazioni di intrusioni o richieste di intervento a qualsiasi titolo”. Il Comune rimane in attesa di un progetto per la realizzazione nell’area di un supermercato.

Staderini ha ritenuto la risposta insufficiente, ” in quanto sia di fronte al servizio televisivo che evidenziava l’enorme degrado dell’area, sia alle segnalazioni delle persone, non ci sono lucchetti o recinzioni che tengano ed è compito dell’Amministrazione intervenire proattivamente sollecitando il proprietario a mantenere la zona decorosa. Lasciare una proprietà in stato di abbandono in mezzo a un quartiere così popolato non è degno di un’Amministrazione con la a maiuscola”. 

FRANA IN VIA PERUZZI: L’INTERROGAZIONE DI STADERINI SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI

Durante la seduta del consiglio comunale odierno il Consigliere Pietro Staderini (Sena Civitas) ha chiesto informazioni sulla situazione del cantiere in via Peruzzi dove, il 26 febbraio 2016, “si è verificata una frana generata dal maltempo”. Ripercorrendo l’accaduto, ha ricordato che la strada è stata riaperta in entrambi i sensi di marcia a febbraio 2017, ma “il cantiere sembra sempre in essere e non è stato smantellato come se non fossero terminati tutti i lavori a valle della via”. Il consigliere ha chiesto di conoscere lo stato di avanzamento delle attività, i motivi per i quali il cantiere “sia ancora montato nonostante sembri abbandonato”, e, infine, “quando si chiuderanno tutti gli interventi previsti dal capitolato, se ancora da terminare”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore ai LLPP Paolo Mazzini che, in merito alle richieste, ha precisato che “i lavori sono allo stato finale di avanzamento ovvero al 99% della realizzazione”, in quanto “manca il completamento di piccole lavorazioni di dettaglio, esterne alla strada, e non influenti alla funzionalità dell’opera”. Restano da eseguire “gli smantellamenti del cantiere e il ripristino dello stato dei luoghi occupati, previsto per fine aprile”, ovviamente “tempo permettendo”,  perché “sono stati persi circa due mesi per l’impossibilità di accedere al terreno a valle a causa delle precipitazioni” e, quindi, “l’escavatore non riusciva a lavorare”. A chiusura dell’intervento, ha inoltre precisato che all’impresa esecutrice “verranno applicate le dovute penali per i ritardi sulla fine dei lavori. La funzionalità della strada a doppio senso di circolazione è stata comunque ripristinata nel febbraio 2017, con circa un mese di ritardo sul cronoprogramma dell’appalto”. 

Staderini nella replica si è detto “soddisfatto” e quindi “aspetteremo di vedere la chiusura del cantiere entro aprile”.

L’ASSESSORA VANNOZZI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE GIORDANO IN MERITO ALLA COLLEZIONE DI ARMI DEL COMUNE

E’ stata discussa un’interrogazione del consigliere Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) in merito alla collezione di armi del Comune di Siena. Il consigliere ha ricordato che lo scorso 20 febbraio, in una precedente interrogazione a risposta scritta, l’assessora Vannozzi aveva esplicitato la “discrepanza tra l’attuale consistenza della collezione e quella risultante da documenti risalenti ad anni precedenti il 1992”, concludendo che detta discrasia era stata segnalata alla Questura di Siena per gli accertamenti del caso. A fronte di questa risposta Giordano ha chiesto di conoscere “i pezzi mancanti dell’attuale collezione”. L’assessora Vannozzi ha risposto, precisando che una prima elencazione delle armi del Comune è contenuta “all’interno di un registro di presa in carico risalente al 1975, sottoscritto dall’economo comunale, con timbro della Questura di Siena e conservato attualmente nello stesso Ufficio Economato”. All’interno del suddetto registro figurano, in un elenco sommario, sia le armi in uso all’epoca sia quelle storiche. La collezione storica risulta “attualmente conservata nei depositi del Museo Civico all’interno di casse e in un locale dotato, dal 2005, di allarme antintrusione”, aggiungendo che “nel registro del 1975 sono elencati n. 25 revolver a tamburo risalenti al XIX secolo, privi di numero di matricola e non funzionanti, e un revolver Lefraucheux, anch’esso non funzionante”. La collezione d’armi è stata successivamente studiata e censita nel 1992 “a seguito di una domanda, conservata in atti, da parte del maggiore Paride Minervini e del signor Loriano Bernazzi”; e, dallo studio condotto, “risulta una consistenza rispondente all’attuale”. Tra i più recenti interventi, oltre al censimento del 2008 e alle catalogazioni fino al 2016, è sopraggiunta un’ispezione compiuta con la Soprintendenza che, a novembre 2017, ha riferito la discrepanza del numero dei revolver censiti, i quali, allo stato attuale, risultano essere dodici (tredici tenuto conto del revolver Lefraucheux). A conclusione di ciò, e premesso che gli accertamenti riguardano un documento del 1975 – per cui il condizionale è d’obbligo, è stata presentata denuncia alla Questura di Siena su cui si stanno effettuando accertamenti”.

Nella replica Giordano ha spiegato che “finalmente è stata chiarita la parte mancante della collezione ovvero 13 dei 25 revolver a tamburo non funzionanti. Voglio auspicare – ha proseguito – che il mancato funzionamento dei revolver basti a evitare il fatto che costituiscano un allarme maggiore della semplice sottrazione di beni comunali. Mi auguro anche – ha concluso – che una volta concluse le indagini sia data informazione alla città sull’esito degli accertamenti”.

IN CONSIGLIO UN’INTERROGAZIONE IN MERITO ALL’ASSETTO VIARIO DI VIA VIVALDI

Nella seduta consiliare odierna, Massimiliano Bruttini (PD) ha presentato un’interrogazione in merito all’assetto viario dell’area di via Vivaldi. Il consigliere, dopo aver ricordato che il tema è stato “più volte portato all’attenzione del Consiglio Comunale”, ha spiegato che via Vivaldi è una strada privata a uso pubblico, con ampiezza “non rispondente alle dimensioni minime previste dal Codice della Strada” e “interessata in entrambi i sensi da flussi veicolari”. Inoltre, ha proseguito Bruttini, ” l’incrocio tra via Peruzzi e via Vivaldi, unico accesso alla zona in argomento, risulta estremamente pericoloso in conseguenza della ridotta sede stradale e dell’alto volume di traffico che vi insiste. Una situazione di cui l’Amministrazione sarebbe a conoscenza anche in conseguenza degli incontri e delle sollecitazioni dei residenti, tanto che, riconoscendo le necessità di interventi strutturali per la sistemazione dell’area” nel tempo sono stati predisposti “progetti per migliorare la viabilità e la sosta” che tuttavia “non hanno trovato applicazione, o l’hanno trovata in modo parziale” a causa della “loro onerosità e per le difficoltà riscontrate a definire i rapporti con i privati proprietari delle aree di intervento”. Il consigliere ha quindi richiamato la convenzione con la società Siena Est s.r.l. “nella quale la stessa si impegnava nei confronti dell’Amministrazione comunale a realizzare direttamente” e, ” in scomputo di oneri di urbanizzazione con successiva cessione delle opere al patrimonio pubblico”, a realizzare ” le porzioni di opere viarie ricadenti su terreni di proprietà e necessari per il completamento dell’assetto viario”. Tenuto conto che “allo stato attuale la zona è ancora interessata dalle problematiche” viarie, Bruttini ha, quindi, chiesto di conoscere “lo stato dei lavori che interessano la zona, con particolare riguardo a quelli in convenzione” e i provvedimenti che s’intende intraprendere per portare a termine i lavori e la normalizzazione dell’area.

All’interrogazione ha risposto l’Assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Mazzini, spiegando che “le opere a carico della società Siena Est risultano visivamente concluse anche se per una parte delle stesse non è stata comunicata la chiusura dei lavori ai competenti uffici comunali”. Queste opere di urbanizzazione a esecuzione diretta, “risultano altresì articolate e definite da più convenzioni” per cui emerge che “una parte centrale della nuova viabilità (adiacente al fabbricato) con annesse infrastrutture è già stata acquisita a patrimonio comunale mentre le porzioni a monte ed a valle della stessa sono ancora di proprietà della società Siena Est ed attualmente oggetto di collaudo”, ha proseguito l’assessore, aggiungendo che lo scorso 28 marzo “è stata sollecitata ufficialmente la società ad ottemperare agli adempimenti amministrativi e all’esecuzione di interventi di ripristino sulle infrastrutture che dovranno essere trasferite al comune”. E “qualora la stessa non provveda all’esecuzione delle opere segnalate come oggetto di ripristino o che comunque non siano a oggi collaudabili, gli stessi saranno eseguiti dal Comune con escussione della polizza fideiussoria e secondo quanto previsto dall’art. 1667 del codice civile. Essendo lavori di piccola entità si ipotizza di poterli realizzare nel mese di maggio” ha concluso Mazzini.

Bruttini nella replica ha invitato l’amministrazione “a porre in atto tutte le attenzione e attivare tutti i percorsi possibili per risolvere il problema viario e ridurre le difficoltà che ricadono sugli abitanti”.

PASSATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE DI STADERINI CON LA QUALE SI CHIEDE DI VERIFICARE LA POSSIBILITA’ CAMBIARE GLI ORARI DEL CAMPO SCUOLA

Pietro Staderini (Sena Civitas), ricordando la recente candidatura di Siena a Capitale Europea dello Sport 2020 e l’importanza della pratica sportiva  per la salute psico-fisica, per incentivare la socializzazione e prevenire comportamenti a rischio, ha chiesto “visto anche l’orientamento dei medici che per i periodi estivi  consigliano di praticare sport nelle prime ore del primo mattino e a tarda serata, di verificare con gli utenti del Campo Scuola di via Avignone l’eventuale gradimento dell’apertura della struttura a partire dalle ore 7 con la chiusura alle ore 22”. Una sperimentazione di un mese durante il quale verificare anche l’impegno economico richiesto e poter decidere in merito.

La mozione è stata approvata all’unanimità.

APPROVATA LA MOZIONE DEL GRUPPO PD SULLA “GALLERIA DEL PALIO”

Approvata in Consiglio comunale la mozione presentata da Carolina Persi, Giulia Periccioli, Simone Vigni, Gianni Guazzi, Katia Leolini, Stefania Bufalini, Massimiliano Bruttini, Rita Petti e Ivano Da Frassini (PD) sulla Galleria del Palio.

Periccioli ha ricordato che il percorso “è stato riattivato con la delibera 169/2016” che prevedeva uno stanziamento “pari a euro 75mila euro” e un Comitato “composto da sei esperti in campo storico, archivistico e antropologico” che ha elaborato uno studio scientifico di alta qualità “per la realizzazione del percorso espositivo dedicato al Palio”. Tale lavoro è stato illustrato pubblicamente il 5 settembre 2016 e sintetizzato poi in un dossier per l’Amministrazione.

Nella delibera si ripercorrono i recenti atti dell’amministrazione: il 18 gennaio 2017 il Servizio Progetti culturali “ha provveduto a trasmettere all’Ente una bozza distributivo-funzionale degli spazi dedicati, specificando che l’area individuata è quella attualmente dedicata alla conservazione dei costumi di piazza, per cui l’ingresso e l’uscita saranno direttamente da piazza del Mercato”; il 23 novembre 2017 è stato richiesto ai dirigenti e alle P.O. di comunicare “l’eventuale disponibilità  da parte di personale tecnico assegnato alla propria direzione e servizio” per le attività di progettazione definitiva ed esecutiva e il Responsabile dei Servizio progetti culturali ha accertato l’assenza di una figura professionale interna “per carenza di organico “, oltre a “difficoltà nel rispettare i tempi della programmazione” e svolgere le funzioni già assegnate ai Servizi interni. Nella mozione si ricorda inoltre che il 22 marzo 2017 è stato approvato un “avviso pubblico relativo al tirocinio formativo” per il progetto “Supporto allo sviluppo dei progetti culturali avviati con il progetto Siena Capitale Italiana della cultura 2015”, individuando poi la figura con atto del 16 giugno 2017. Inoltre, con la deliberazione 169, relativa alla Galleria del Palio, l’Ufficio Progetti Culturali è stato incaricato di redigere il progetto delle opere architettoniche di allestimento della Galleria e il 12 maggio, con un successivo atto, sono state affidate ulteriori attività di progettazione definitiva ed esecutiva a professionisti esterni, ai quali è stato chiesto un preventivo per l’espletamento di ulteriori attività professionali. In particolare “per l’approfondita conoscenza dei luoghi, delle problematiche antincendio, dell’iter progettuale sinora sviluppato”, considerando anche “la possibilità di prendere in carico le attività richieste in tempi molto rapidi”. Il preventivo presentato è stato ritenuto “congruo”, per cui i lavori sono stati affidati alla RTI di architetti. Nella mozione, oltre a ricordare che il 28 aprile 2016 il Consiglio ha approvato una mozione riguardante l’affidamento di incarichi esterni, con cui si impegnava l’Amministrazione a presentare un regolamento dedicato, si rimarca che per il progetto “il coinvolgimento effettivo del Magistrato delle Contrade è fondamentale dato l’oggetto della Galleria”, e il fatto che il percorso partecipativo non abbia tenuto nella debita considerazione “le Contrade e gli organismi che le rappresentano” ponendosi in un “atteggiamento oppositivo di fronte alle legittime titubanze espresse” e che “gli spazi individuati sono storici e vincolati, parte di Palazzo Pubblico oltreché potenziale luogo per esposizioni ed eventi temporanei di qualità”, è stato, quindi, richiesto al sindaco un impegno per “un maggiore coinvolgimento del Consiglio comunale” sulla “Galleria del Palio” attraverso “l’illustrazione del progetto scientifico e tecnico nelle Commissioni interessate e un approfondimento valutativo e preventivo dello studio di fattibilità e del piano economico”; “istituire una commissione comunale di scopo incaricata di affiancare il gruppo tecnico, composta da tre consiglieri di maggioranza, due di minoranza, dal Magistrato delle Contrade (con tre rappresentanti) e da un componente della Giunta”; “rivalutare, con il coinvolgimento del consiglio comunale, la scelta dei locali per allestire la Galleria del Palio”; “muoversi nell’affidamento dei lavori con la massima trasparenza e attraverso procedure ad evidenza pubblica”.

POTENZIAMENTO LINEA FERROVIARIA SIENA-FIRENZE E TRENI A EMISSIONE ZERO: APPROVATA LA MOZIONE DEL GRUPPO SIENA CAMBIA

Nel corso della odierna seduta consiliare è stata approvata la mozione di Pasqualino Cappelli, Lorenzo di Renzone e Fabio Zacchei (Siena Cambia) in merito al potenziamento della linea ferroviaria Siena–Firenze e della rete locale anche tramite l’utilizzo di treni a emissione zero.

Nel documento, Di Renzone ha rilevato che la Provincia di Siena è “la prima area carbon free d’Europa”, infatti “il territorio senese è il primo a essersi dotato di un bilancio delle emissioni certificato da un ente terzo secondo la norma ISO 14064/1” raggiungendo “un saldo di riassorbimento dell’anidride carbonica del 102%”. Un risultato che si accompagna anche agli interventi promossi dalla Regione Toscana che intende sviluppare “sulle tratte non elettrificate e attualmente servite da treni a trazione convenzionale, una quota di veicoli a trazione elettrica alimentati da celle a combustibile” nonché il “relativo sistema di produzione a idrogeno, di stoccaggio e di rifornimento dei treni”. Ciò, come spiega il consigliere, “potrebbe rappresentare un primo esempio in Italia di mobilità ferroviaria a “emissione zero” vicina a una metropolitana di superficie”, un quadro avvalorato anche dal fatto che la Regione ha individuato “la tratta Siena-Empoli come linea sperimentale per i suddetti treni a trazione elettrica” pur in un contesto in cui “la stessa Regione ha annunciato l’impossibilità di procedere al momento con l’elettrificazione dell’intera rete ferroviaria provinciale ma esclusivamente della tratta Siena-Empoli”.

Di Renzone ricorda che “la mobilità ferroviaria territoriale intra provinciale e interprovinciale necessita di una profonda revisione”; la tratta Siena-Empoli “non elettrificata, risulta in gran parte a binario singolo, con conseguente scarsa capacità di flusso e di scambio dei veicoli, tempi di percorrenza elevati e un basso numero di convogli”; le tratte Siena-Chiusi e Siena-Grosseto sono “a binario singolo e non elettrificate”; “le stazioni locali di Arbia, Siena Zona Industriale, Casetta e Badesse risultano pressoché inutilizzate per la mobilità urbano-extraurbano, in taluni casi in stato di abbandono”; “solo il segmento Empoli–Granaiolo verrà, speriamo a breve, sottoposto a raddoppio portando tutto il percorso Poggibonsi–Empoli a doppio binario”. Ciò detto, il documento rimarca che la Regione Toscana “ha deciso di puntare sui treni a idrogeno con l’idea di utilizzarli su alcune tratte non elettrificate su cui corrono ancora treni diesel altamente inquinanti”; e in tal senso si fa riferimento al recepimento della direttiva europea in materia di combustibili alternativi e le relative infrastrutture, al protocollo d’intesa “per la promozione dell’idrogeno e delle celle combustibili che la Regione Toscana ha recentemente sottoscritto con Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking” partenariato pubblico-privato tra Ue, Hydrogene Europe (gruppo industriale) e N.ERGHY (gruppo di ricerca); e, infine, le pratiche per l’avvio “di un consorzio per la costituzione dell’intera filiera a idrogeno, dalla produzione allo stoccaggio all’utilizzo per alimentare i treni, attraverso un progetto che punta ad ottenere risorse europee”.

Nella mozione si riporta anche che “fino a oggi solo la Germania ha iniziato a sperimentare una tecnologia simile” mentre “la casa francese Alstom sta eseguendo una serie di test di sicurezza con l’obiettivo di portare i primi passeggeri nel 2018” e dunque il progetto “si presenta come altamente innovativo” e questo porta a riflettere anche in termini di opportunità per “settori adiacenti come l’automotive” e per lo sviluppo di “nuovi posti di lavoro”.

Il consigliere, inoltre, ricorda le dichiarazioni del Ministro del Rio sull’inserimento nella Legge di Bilancio di “un controvalore pari a 30 miliardi di euro da utilizzare per il trasporto pubblico locale ed in particolare di treni e metro”. Da qui la richiesta di impegno al sindaco e alla giunta per “adoperarsi presso le sedi più opportune come Regione Toscana, Provincia di Siena e Trenitalia” per “rendersi disponibile all’avvio della sperimentazione per l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica alimentati a celle a combustibile, sperimentazione già approvata dalla Regione Toscana con la costruzione di 10 treni a idrogeno che dovrebbero circolare sulle linee Siena-Empoli e Siena-Chiusi”. E di adoperarsi con Regione Toscana, Provincia di Siena, Trenitalia e Ministero dei Trasporti per “ottenere un ammodernamento della tratta Siena- Empoli in particolar modo per quanto concerne il raddoppio e la rettifica del percorso nel segmento Siena-Poggibonsi” e per proporre e concordare “un adeguato Piano della Mobilità che riattivi, valorizzi e potenzi il sistema di trasporto urbano-extraurbano dell’area senese”.

 

ACCOLTA LA MOZIONE DEL GRUPPO SIENA CAMBIA PER IMPEGNARE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A ISTITUIRE LE FERIE SOLIDALI

Approvata la mozione sull’applicazione delle ferie solidali, presentata da Pasqualino Cappelli, Lorenzo Di Renzone e Fabio Zacchei (Siena Cambia).

Zacchei ha ripercorso l’origine e lo sviluppo dell’istituto, volto a soddisfare le esigenze dei lavoratori che, una volta esauriti permessi o ferie, si trovano in “difficoltà a stare accanto ai propri figli, gravemente ammalati”, facendo riferimento alla legge francese nota come “Loi Mathys” dal nome del ragazzo da cui è scaturita l’iniziativa legislativa nel Paese d’Oltralpe. Il giovane, gravemente ammalato non poteva essere assistito giornalmente dal padre che aveva esaurito tutte le ferie e i permessi disponibili e i colleghi hanno messo a sua disposizione parte delle proprie ferie e dei propri riposi. Il principio “di importante valore solidaristico” ha proseguito “è approdato anche nel nostro ordinamento: nel rispetto dei limiti del D. Lgs. n. 66/2003, i lavoratori possono cedere ai colleghi, a titolo gratuito, i riposi e le ferie maturate, in modo da consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti”. Inoltre, ha precisato il consigliere “per ora la cessione è finalizzata esclusivamente all’assistenza di minori, che per particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti da parte del genitore”, evidenziando la “necessità e l’urgenza di dare uniforme e concreta attuazione all’istituto delle ferie solidali” confermata anche dall’incremento delle iniziative solidaristiche messe in atto a vari livelli, tra cui “l’accordo siglato lo scorso 6 marzo 2017 dal Comune di Cagliari”. Una analoga soluzione, non comporterebbe “alcun onere a carico del Comune di Siena” trattandosi, oltretutto di “un’occasione importante di crescita del welfare e di solidarietà tra i colleghi” che “potrebbe aumentare la produttività e il sentimento di essere un gruppo affiatato”. È stato, quindi, chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta a “predisporre l’inserimento delle Ferie Solidali nell’ambito degli accordi sindacali relativi al proprio personale” nonché di “sollecitare le aziende municipalizzate, partecipate e tutte le altre realtà lavorative presenti nel territorio comunale ad adottare, in tempi rapidi, misure analoghe a favore dei propri dipendenti”.

APPROVATO IL NUOVO PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio comunale ha approvato l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile, adottato dalla Giunta nel settembre del 2017. 

“Il Piano, per svolgere il proprio compito, deve essere uno strumento dinamico soggetto a periodiche revisioni”, ha aperto l’assessore alla Protezione Civile Paolo Mazzini, “e quello esistente necessitava di una revisione radicale in alcune parti, compresa quella relativa all’informazione dei cittadini, questione centrale per un moderno sistema di protezione civile, in particolare in merito alla corretta comunicazione dei contenuti e delle misure di salvaguardia in caso di situazioni di emergenza”.

L’aggiornamento del Piano, stante la complessità dell’intervento, è stato affidato alla società Anci Innovazione che, in collaborazione con gli uffici comunali, ha redatto un documento, composto da una parte strutturale e una serie di allegati, recependo, tra l’altro, le osservazioni e prescrizioni proposte dalla Regione Toscana (sul “rischio idraulico” per la zona Isola d’Arbia/Taverne d’Arbia e sul rafforzamento delle procedure tramite la consultazione costante del sito del CFR Toscana). “Il Comune – ha proseguito l’assessore Mazzini – non disponendo delle necessarie e specifiche competenze tecniche per determinare le soglie di riferimento, adotta la risposta operativa in funzione delle allerte-codice colore e, per gli effetti visibili a terra, tramite informazioni dai presidi territoriali. Esiste, comunque, la disponibilità a recepire le soglie in collaborazione con gli uffici regionali”.

Il Piano comunale è composto da una Parte Strutturale, che definisce il quadro di riferimento e le modalità organizzative, e una Parte di allegati operativi, dove sono presenti sia le cartografie tematiche che la indicazione delle Aree di Attesa, Ricovero e Ammassamento, i modelli organizzativi interni al Comune e le azioni da effettuare per gli scenari di rischio individuati.

“Spetterà poi alla Giunta – ha aggiunto Mazzini – approvare sia le modifiche ed aggiornamenti della Parte degli allegati, sia specifiche convenzioni e accordi di programma con le associazioni di volontariato e con i componenti o le strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile”.

Un altro elemento di novità importante riguarda l’attenzione alla diffusione del Piano tra i cittadini, che sarà effettuata con un calendario di incontri sul territorio e attraverso la APP “Cittadinoinformato” scaricabile sugli smartphone di ciascuno, nella quale si trovano le informazioni di base da conoscere e si ricevono avvisi ed allerte da un canale sicuro.

“Desidero infine ringraziare – ha concluso Mazzini – tutti coloro che hanno lavorato a questo importante risultato, sia all’interno che fuori dal Comune, e la sensibilità del Consiglio nell’approvare questo atto fondamentale per dotare la nostra Città di uno strumento “allo stato dell’arte” e pienamente calato nella realtà senese”.

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