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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio comunale: ripresa la seduta interrotta il 29 gennaio

Resoconto su interrogazioni, mozioni ed approvazioni (Notizia in aggiornamento)

SIENA. Si è riunito oggi (21 febbraio) il Consiglio comunale interrotto il 29 gennaio a causa della neve. Ecco i comunicati dell’ufficio stampa.

L’APPARTAMENTO PER PADRI IN DIFFICOLTA’ AL CENTRO DI UN’INTERROGAZIONE DI BENINI

L’utilizzo dell’appartamento destinato a padri separati o divorziati con figli a carico e in condizioni di difficoltà economica, è stato al centro di un’interrogazione presentata da Paolo Benini (Gruppo Misto). Il consigliere, dopo aver ricordato che nel luglio 2014 fu approvata una delibera per destinare, per un tempo limitato, un appartamento in via Bernardo Tolomei, ai padri in difficoltà, ha chiesto di sapere “quale tipo di informativa esiste in merito a questa opportunità”, quanti padri separati “si siano rivolti ai servizi sociali professionali del Comune”,  e quanti “abbiano usufruito di tale opportunità e per quali periodi”. Tra le richieste di Benini, conoscere “quali spazi sono a disposizione dei tre nuclei familiari” previsti dalla delibera, specificando anche cosa si intenda per nucleo familiare e, infine, se il Comune “è stato in grado di rispondere a tutte le richieste”.

All’interrogazione ha risposto l’assessora a Sanità e Sociale, Francesca Appolloni, specificando che “non è stata messa in atto alcun tipo di informativa da parte della Società della Salute perché l’accesso all’alloggio non è collegato a bandi o avvisi pubblici ma a inserimenti su proposta del servizio sociale professionale, dopo la valutazione del bisogno”. Secondo i dati forniti dalla Società della Salute i padri che si sono rivolti ai servizi sociali del Comune dal luglio 2014 sono stati due: “il primo – ha proseguito l’assessora – è entrato nell’appartamento il 12 novembre 2014 fino al 7 luglio 2017, data di assegnazione di altro alloggio dove, successivamente, ha preso la residenza. Il secondo è entrato l’11 dicembre 2014 ed è uscito a settembre 2018”.

A disposizione di ciascun nucleo familiare (così come espresso nella delibera del luglio 2014, ovvero padri soli con almeno un figlio carico, separati o divorziati) ci sono “una stanza da letto a uso esclusivo e spazi di uso comune: due bagni e zona lavatrice, corridoio della zona notte, ingresso, cucina, salotto, studio, terrazza”, ha detto ancora Appolloni, concludendo che “il Comune, sino a oggi, è stato in grado di rispondere a tutte le situazioni derivanti da analoghe richieste e che, come comunicato dalla Società della Salute Senese, anche l’ultimo padre ospite della struttura ha abbandonato l’appartamento, avendo trovato autonoma sistemazione nel mercato privato”.

Paolo Benini si è dichiarato soddisfatto per la risposta ricevuta.

INTERROGAZIONE DEL PD SULLA VIABILITA’ DI VIA RUTILIO MANETTI E SUL PIANO DI MOBILITA’ SOSTENIBILE

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e le problematiche legate alla viabilità in via Rutilio Manetti sono state oggetto di un’interrogazione presentata, durante l’assemblea consiliare odierna, da  Bruno Valentini, Alessandro Masi, Luca Micheli e Giulia Periccioli (PD).

Valentini ha sottolineato che via Manetti “è sottoposta alla forte pressione di domanda esterna di sosta veicolare causando grosse criticità per la sicurezza dei pedoni e per il passaggio dei mezzi di emergenza”, e ha chiesto al Sindaco “se è intenzione dell’amministrazione comunale venire incontro alle attese dei residenti della via accogliendo la richiesta di limitare l’accesso ai soli autorizzati, come i residenti e i titolari di garage e rimesse auto. Questa soluzione alternativa, che venne individuata dalla precedente amministrazione, potrebbe essere rapidamente attuata anche in forma sperimentale”.

I consiglieri hanno, inoltre, interrogato il primo cittadino “sulle reali intenzioni di  concretizzare il lavoro di studio ed analisi del Piano di Mobilità Sostenibile che avrebbe dovuto concludersi nell’autunno dello scorso anno” e “su cui è stato presentato solo un atto di avvio”.

“L’amministrazione è ben a conoscenza dei problemi di sosta che interessano l’area di Via Mazzini e Via Rutilio Manetti”, ha risposto il vicesindaco Andrea Corsi. “Le criticità di quella zona dipendono da gravi errori urbanistici compiuti in precedenza e che devono essere affrontati con soluzioni quanto più possibile omogenee e coerenti”.

Sulla proposta di limitare l’accesso alla via ai soli autorizzati, Corsi ha sottolineato che “sebbene possa sembrare risolutiva, presenta alcuni aspetti critici: il primo è la non certa legittimità di un provvedimento di tale natura. Ricordo, infatti, che nelle altre strade comunali in cui è in atto questo tipo di provvedimento, è legato a problemi di sicurezza, in quanto si tratta di strade che presentano una geometria non adeguata a una circolazione veicolare sostenuta ma che hanno i requisiti per essere utilizzate anche da un traffico di attraversamento. Nel caso di Rutilio Manetti trattandosi di una strada senza sfondo questa motivazione non esiste. Inoltre c’è la necessità di impiantare un meccanismo di controllo per un’area di ridottissime dimensioni”.

Il vicesindaco ha affermato che “la soluzione migliore continua a essere quella che riesce a contemperare le esigenze dei residenti di via Mazzini e via Manetti, senza ricorrere a una parcellizzazione di politiche di sosta ma fornendo alternative comode e convenienti per chi, da non residente, si deve recare nell’area”.

Per quanto riguarda il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ha ricordato che in seguito alla sospensione dell’attività di pianificazione urbanistica anche la redazione del PUMS è stata interrotta mediante relativo verbale di sospensione. “Allo stato attuale risulta conclusa solo la prima delle quattro fasi di realizzazione del Piano previste dal capitolato. Con la delibera assunta dallo scorso Consiglio Comunale finalmente il procedimento viene avviato, e non appena saranno recepite le nuove linee di indirizzo dell’amministrazione, sarà mia cura coinvolgere il consiglio e le commissioni competenti”.

Valentini si è detto “non soddisfatto” della risposta perché “se si parla di incerta legittimità del provvedimento” per via Rutilio Manetti questo “dovrebbe valere anche per altre due strade dove il divieto è stato installato e cioè strada delle Grotte e via Martiti di Montemaggio”. E “non può esserci nel Codice della Strada una differenziazione se la strada è o meno con sfondo”. Il consigliere si è detto in disaccordo anche sul sistema dei controlli per cui “dovrebbe valere ciò che viene attuato sulle altre strade ovvero con utilizzo ordinario sebbene saltuario della polizia municipale”, dunque “si dice che vanno trovate soluzioni ma senza citarle, quindi il Comune sa solo dire ‘no’ senza dare risposte ai residenti”, ha concluso Valentini.

INTERROGAZIONE DI GRICCIOLI SULLA ZONA DEI PISPINI E SULL’EX DISTRETTO DI SANTA CHIARA

I problemi legati alla viabilità, ai parcheggi e al decoro urbano nella zona di via Vivaldi e vie limitrofe sono stati al centro dell’interrogazione presentata da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) e discussa nel corso del consiglio comunale di oggi. Il problema “della totale assenza di posti auto ingenera un parcheggio non corretto da parte di tutti coloro che vogliono frequentare le contrade presenti nel Terzo di San Martino”, ha detto Griccioli, aggiungendo che “si crea disagio anche a chi vuole fare visita agli ospiti della Casa di Cura Butini Burke, e che nuovi stalli sono fondamentali per le attività commerciali della zona”.

Per queste ragioni il consigliere ha chiesto alla Giunta “se esistono progetti concreti per l’utilizzo dell’ex Distretto Militare di Santa Chiara per favorire la riqualificazione della zona dei Pispini; se si ritenga realmente  non realizzabile l’ipotesi di acquisizione dei posti macchina invenduti nel fallimento Focardi nella zona di via Formichi, e se potrebbe venire utilizzato come parcheggio lo spazio occupato dall’ex centro di fisiocinesiterapia”. Riguardo alla viabilità Griccioli ha voluto sapere se “sia stato deliberato il senso unico per via Vivaldi in direzione della Virtus con la conseguente realizzazione di un marciapiede oltre ai miglioramenti del fondo stradale”, mentre sul decoro urbano è stato chiesto se “sia possibile individuare un’altra ubicazione per la stazione ecologica a ridosso di porta Pispini, e se verranno installati dei dissuasori per i piccioni sotto l’arco della vecchia cinta muraria”.

A rispondere in aula il vicesindaco Andrea Corsi: “Il riuso e la riqualificazione dei volumi nel territorio comunale e nello specifico all’interno della cinta muraria costituiscono un principio guida della nostra amministrazione. E’ in quest’ottica, infatti, che sempre più frequenti e stretti sono stati in questi mesi i contatti con il Ministero della Difesa per dare nuova vita all’ex distretto militare Santa Chiara. L’ambizioso progetto che abbiamo in mente, avrà la caratteristica di tenere insieme le esigenze di sosta per i residenti, di spazi verdi e di mobilità”. Il vicesindaco ha poi spiegato che “l’ex centro di fisiocinesiterapia di proprietà dell’Istituto per il sostentamente del clero, per la propria posizione strategica e per l’urgente necessità di riqualificazione di cui necessita, sarà preso in seria considerazione per una sua radicale trasformazione che possa essere messa a servizio di questa parte di città particolarmente gravata da problemi di sosta”. Infine Corsi ha annunciato che per via Vivaldi “sono stati presi i necessari atti e calendarizzati i lavori per la realizzazione del senso unico di marcia”. Infine “il nuovo piano dei rifiuti messo a punto dall’amministrazione cambierà e renderà meno impattanti le areee ecologiche, e che verranno installati i dissuassori per i volatili”.

Griccioli si è detto “abbastanza soddisfatto” della risposta, chiedendo al vicesindaco “di appronfondire il progetto del Santa Chiara per comprenderne la fattibilità e le caratteristiche”. Il consigliere ha poi ribadito la necessità “di intervenire sui marciapiedi di via Vivaldi e sull’area ex centro di fisiocinesiterapia, abbandonata e in pessime condizioni igienico sanitarie”. Infine Griccioli ha suggerito “una interlocuzione diretta con le contrade al fine di individuare le migliori soluzioni di parcheggio per l’area ed evitare il pericoloso posteggio delle auto in via Peruzzi”.

LA SICUREZZA E DECORO DI VIA PANTANETO NELL’INTERROGAZIONE DI “PER SIENA”

Nel corso dell’assemblea consiliare odierna Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) hanno presentato un’interrogazione in merito alle problematiche di sicurezza e decoro di via Pantaneto.

“I residenti – ha sottolineato Griccioli – vorrebbero una risoluzione definitiva alle annose problematiche e alla situazione di degrado generate da una movida notturna contraddistinta da episodi di degrado e  spaccio di sostanze stupefacenti”.

Il consiglieri ha chiesto “se intenda intervenire quanto prima per risolvere i problemi legati alla sicurezza di via Pantaneto, considerando che lo spaccio porta con sé una clientela pericolosa per la sicurezza dei cittadini e dei frequentatori dei locali della zona; quali le misure da prendere, con le relative tempistiche, per tutelare le esigenze dei commercianti; e se  l’intervento mattutino domenicale delle spazzatrici per il lavaggio della strada sia da considerarsi fatto straordinario o consueto per la pulizia delle vie del centro storico”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore alla Sicurezza, Francesco Michelotti, premettendo che si tratta “di una questione annosa e che i fatti avvengono durante le ore notturne e nel weekend”, e spiegando che “via di Pantaneto è una delle aree più sorvegliate, con ben 8 punti telecamera. La Polizia Municipale vi ha instaurato un servizio di vigilanza pressoché continuo e appiedato, che si estende anche all’orario serale-notturno”. Particolare attenzione è “rivolta al consumo di alcool da parte dei minori, con controlli mirati, e al rispetto del regolamento sull’intrattenimento nei pubblici esercizi su cui ci sono diverse impugnazioni da parte dei titolari, i quali reclamano il diritto a creare situazioni di appeal per la propria clientela, attraverso la musica. Si tratta di contenziosi  nei quali il Comune di Siena e particolarmente la Polizia Municipale resiste in giudizio, spesso ottenendo ragione, ma che di fatto appesantiscono le tempistiche procedurali e vanificano l’efficacia dell’immediatezza della sanzioni”, ha proseguito Michelotti.

L’assessore ha dunque elencato le misure allo studio dell’amministrazione, che verranno adottate solo previo confronto con le parti interessate: “Divieto di alcolici dopo un determinato orario; divieto di uso del vetro dopo mezzanotte; introduzione il venerdì e il sabato della pulizia strade dalle ore 2 alle ore 3; controlli rigidi per chi non rispetta le norme e sanzioni severe sia amministrative, sia di chiusura; obbligo per i locali di dotarsi di steward a pagamento per rimanere aperti dopo l’una di notte; obbligo per i locali di dotarsi di telecamere esterne con trasmissione delle immagini alla Polizia Municipale; modifica al regolamento di polizia municipale con introduzione di specifico articolo per chi urla o schiamazza o compie gesti contro il buon costume nel centro storico, con possibilità della massima sanzione pecuniaria. Su quest’ultimo punto ci assistono anche i recenti provvedimenti del governo”, ha detto ancora Michelotti. Infine l’assessore ha spiegato che “via Pantaneto è interessata tutte le domeniche e negli altri giorni festivi dallo spazzamento e lavaggio delle strade per garantire il decoro della strada”.

Griccioli si è detto “abbastanza soddisfatto” della risposta perché “l’amministrazione ha allo studio una serie di interventi, dando responsabilità anche ai proprietari dei locali come l’utilizzo di steward e telecamere per garantire la sicurezza in via Pantaneto”. Un coinvolgimento dei commercianti che Griccioli si è augurato “possa essere ampliato anche sul tema dei rifiuti attraverso una sensibilizzazione sul decoro e su strumenti come cassonetti forniti dai locali, per garantire il decoro e la pulizia della strada”.

INTERROGAZIONE DI CERRETANI (IN CAMPO) SUL RIFACIMENTO DEL TETTO DELLA SCUOLA SAFFI

Lo stato di avanzamento dei lavori in corso per il rifacimento del tetto della scuola A. Saffi, danneggiato dal maltempo del 28 e 29 ottobre scorso, è stato al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere Claudio Cerretani (In Campo) nel corso del consiglio comunale di oggi.

Nello specifico il consigliere ha chiesto “per quale motivo lo scorso 8 febbraio la giunta ha annunciato il termine dei lavori quando la struttura è, tuttora, oggetto di interventi con un cantiere attivo ancora in essere”. Così come di conoscere “la necessità di far rientrare i bambini spostati nei locali dell’Università per Stranieri in via dei Pispini quando, come uscito oggi sulla stampa, le esalazioni della vernice usata per imbiancare le aule hanno causato alcuni problemi agli alunni”.

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Sportelli, ha ripercorso i vari passaggi che hanno portato in tempi celeri ad affidare i lavori per il rifacimento della copertura di una prima parte dell’edificio. “Il cantiere sta proseguendo nella restante parte del plesso e, nel frattempo, abbiamo provveduto a consolidare il tetto dove siamo intervenuti rendendolo rispondente alla  normativa antisismica”. “Ritengo – ha evidenziato Sportelli – che fino ad ora tutto  sia stato tutto eseguito al meglio, sia per quanto concerne i lavori, sia per la sistemazione provvisoria dei ragazzi, che hanno dovuto abbandonare le loro aule. Per quanto concerne i fatti relativi alle esalazioni informo che le tinte usate sono a base di acqua, e le relative schede tecniche riportano l’alto grado di tollerabilità. Non ci risultano reali criticità neppure dai controlli effettuati della competente ASL”.

Nella replica il consigliere Cerretani ha palesato la sua insoddisfazione, soprattutto per la troppo  repentina riapertura delle aule, evidenziando “che si poteva aspettare almeno un altro mese, in modo che le pareti  dei locali avessero il tempo di asciugarsi completamente, evitando così qualsiasi disagio”.

CERRETANI CHIEDE INFORMAZIONI SUL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

L’applicazione del Piano di protezione Civile è stata al centro dell’interrogazione presentata da Claudio Cerretani (In Campo) durante il consiglio comunale di oggi. Alla luce dei cambiamenti climatici e degli eventi atmosferici che hanno provocato disagi anche a Siena lo scorso  29 ottobre e il 6 e 7 gennaio, il consigliere ha chiesto al sindaco “se siano stati effettuati, o previsti in futuro, aggiornamenti al Piano Comunale di Protezione Civile approvato il 24 aprile 2018;  quali azioni intenda intraprendere per dare attuazione al Programma annuale di informazione alla cittadinanza, e che vengano definiti i canali ufficiali a disposizione  della comunità per essere informata e aggiornata sulle eventuali situazioni di allerta”.

Cerretani ha concluso la sua interrogazione domandando all’Amministrazione “se verrà riprogrammata l’iniziativa “Io Non Rischio”, che quest’anno a Siena non si è svolta per la vicinanza temporale con il Palio straordinario”.

L’assessore alla Protezione Civile, Massimo Sportelli ha annunciato  che “non si prevedono modifiche alla parte strutturale del Piano che definisce l’impianto generale delle azioni di protezione civile del Comune di Siena, che è iniziata l’attività di formazione del personale comunale, che ha un ruolo attivo per l’attuazione del Piano, e con le associazioni di volontariato, gli ordini professionali e le aziende, che hanno partecipato a due giornate formative “. L’assessore ha poi ricordato che è prevista “l’esecuzione di esercitazioni di attuazione del Piano per particolari scenari di emergenza, caratterizzate da un pre-allarme generale ed una attuazione a campione. A seguito dell’esito delle esercitazioni verranno individuate e analizzate possibili criticità e quindi valutate revisioni e aggiornamenti del Piano”. Non solo, è prevista “la stipula entro il primo semestre 2019 di convenzioni con associazioni di volontariato per le attività di supporto alla popolazione in caso di calamità naturale nonché di supporto per l’attuazione del piano come attività di sorveglianza e monitoraggio”. Per quanto riguarda l’informazione ai cittadini, Sportelli ha annunciato che sarà approvato “un programma di informazione ai cittadini, già attiva la app cittadino informato, incontri nelle scuole e nelle contrade, incontri con la cittadinanza, con priorità alle aree a rischio idraulico e idrogeologico in cui saranno coinvolte le associazioni di volontariato”. Dopo aver elencato i canali di informazione alla cittadinanza, ha chiarito che l’adesione alla campagna “Io non rischio” “era già stabilita, ma la concomitanza del Palio straordinario di ottobre ci suggerì di spostarla a questa primavera. Nei prossimi giorni comunicheremo la data rientrando l’attività tra le campagne di informazione alla cittadinanza previste dal piano e dal Codice di Protezione Civile”.

Il consigliere Cerretani ha ringraziato per la risposta ricevuta auspicando il non ripetersi di similari situazioni meteorologiche.

INTERROGAZIONE DI MASI SUL FUTURO DELL’IMMOBILE DEL MONNA AGNESE

Attraverso un’interrogazione di Masi (PD) oggi, in consiglio comunale, è stato fatto il punto sulle prospettive della sede dell’istituto Monna Agnese. L’immobile che lo ospita “cosiddetto il Poggio, di rilevante valore storico e artistico, è di proprietà comunale ed è stato confermato dall’Amministrazione nel Piano delle alienazioni”, ha esordito il consigliere affermando che “questa situazione di incertezza e senso di precarietà provoca disagio nella comunità scolastica”. Dopo queste considerazioni Masi ha chiesto all’amministrazione “se ritiene di attivarsi per tempo, confrontandosi con la Provincia e con il dirigente scolastico del Monna Agnese, per prevenire disagi e compiere scelte appropriate e condivise per la comunità scolastica sulle possibili sedi alternative, nell’eventuale interesse del Comune alla vendita dell’immobile, all’interno di un ragionamento più complessivo di programmazione dei servizi scolastici”. E come il Comune intende “garantire la valenza pubblica del bene in oggetto a beneficio della collettività e del contesto urbano, a prescindere dal passaggio di proprietà”.

“L’immobile dove oggi è situato l’Istituto Monna Agnese è, già da tempo, soggetto a considerazioni da parte di questa giunta, e penso anche dalla precedente” ed è stato “inserito nel piano di alienazione e valorizzazione immobiliare e per questa ragione è diventato disponibile ovvero che può essere sia alienato sia conferito nel fondo immobiliare”. ha premesso l’assessora all’Istruzione Clio Biondi Santi, rispondendo all’interrogazione. “Per quanto riguarda l’alienazione – ha proseguito – ad oggi abbiamo avuto l’interesse dell’Opa all’acquisto ma niente in questo senso è stato ancora deciso”. Biondi Santi ha poi aggiunto che “abbiamo già aperto un confronto con il dirigente scolastico e a breve avremo un incontro con la Provincia, per un eventuale spostamento delle classi, anche perché deve essere chiaro che nessun tipo di alienazione potrà essere avallata senza che prima non si sia trovato un immobile adeguato per trasferire l’istituto”.

Masi si è detto “soddisfatto della risposta” e ha raccomandato all’amministrazione “di tenere questo tipo di interlocuzione per tutto il piano di interventi sulle scuole” perché “ogni soluzione deve essere valutata in un ragionamento più complessivo su tutto il sistema scolastico” visto che da questo dipende “anche la qualità e la vivibilità dell’intero tessuto cittadino”.

I PROBLEMI DI VIABILITA’ NEL CENTRO STORICO NELL’INTERROGAZIONE DI MAZZINI

La viabilità nella cosiddetta “Y storica” nel centro cittadino sono stati al centro di un’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo “Per Siena” Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini, e discussa oggi in Consiglio comunale.

“E’ divenuto urgente – ha esordito Mazzini – modificare le limitazioni di traffico nel percorso noto con il termine “Y storica” perché la completa chiusura di vie nevralgiche del centro danneggiano le attività economiche e i servizi”. Il consigliere ha poi ricordato che “nel settembre 2018 in un incontro tra il consorzio dei tassisti senesi (Cotas) e l’Amministrazione, si era convenuto di introdurre correttivi”, e da qui ha interrogato il sindaco per conoscere “se esistono progetti concreti di intervento”, e “quali sono i tempi di un eventuale intervento posto a rimedio dei disagi della “Y” storica”. Infine il consigliere ha chiesto “se e quando verrà reso percorribile dai taxi almeno il tratto che va da via Banchi di Sotto all’altezza del Chiasso Largo a piazza Postierla, indispensabile per rendere praticabile un servizio di trasporto così importante nel centro storico”.

“Un provvedimento come quello che ha istituito la cosiddetta “Y storica”, ha avuto bisogno di un periodo che definirei di sperimentazione che può ritenersi concluso”, ha esordito il vicesindaco Andrea Corsi, sottolineando che “accanto ad alcuni aspetti positivi, è innegabile che siano emerse molte criticità che a questo punto devono essere superate per non frustrare le esigenze di vivibilità di chi risiede o lavora nel centro storico”. Corsi ha dunque annunciato l’adozione “di una serie di provvedimenti volti a superare quello che non ha funzionato nella pedonalizzazione integrale della “Y storica””, anticipando che “il primo sarà proprio quello che consentirà l’utilizzo del servizio taxi a tutti i residenti senza doversi allontanare dalla propria abitazione. Alla prima giunta utile porterò il provvedimento per l’utilizzo del taxi dentro la “Y storica””.

Mazzini ha accolto favorevolmente l’annuncio che “almeno il problema del passaggio dei taxi nella “Y storica” si stia avviando a una soluzione”, invitando “la giunta ad accogliere il provvedimento per passare in tempi brevi alla fase operativa”.

MAGI INTERROGA SULLA ZTL PISPINI-ROMANA

I problemi di sosta per i residenti nella Ztl nelle zone Pispini-Romana sono stati al centro di un’interrogazione presentata da Barbara Magi (Voltiamo Pagina) e discussa oggi in consiglio comunale. La difficoltà di trovare posti liberi per le auto “si è aggravata in talune aree cittadine come la zona Pispini/Romana – ha ricordato Magi -, rendendo di fatto impossibile trovare lo spazio per il concorso di più circostanze, anche temporanee, che provocano l’eliminazione di posti prima disponibili”.

La consigliera ha fatto specifico riferimento ai posti auto che sono stati destinati a stalli per le due ruote o per le auto elettriche, ma anche all’occupazione senza regolare permesso per la Ztl e il fatto che “la riduzione della tariffa mensile ha probabilmente aggravato la situazione poiché sono aumentati i residenti che hanno il permesso, mentre i posti disponibili sono diminuiti”, costringendo di fatto i residenti “a rischiare la contravvenzione sistemandosi in un’area non consentita”. Per questa ragione ha chiesto di sapere cosa il Comune “pensa di fare, a breve e lungo termine, per risolvere questa situazione ereditata dalle precedenti amministrazioni”, e cosa deve fare un residente “in caso di mancanza di posto per non rischiare sanzioni quasi quotidianamente”.

Nel rispondere all’interrogazione il vicesindaco Corsi ha ricordato che si tratta “di un tema annoso che ha segnato negli ultimi tempi un peggioramento e che ha ragione la consigliera Magi a collegare l’abbattimento delle tariffe ztl, deciso come spot elettorale dalla precedente amministrazione, a una maggiore difficoltà per il parcheggio dei residenti Basta pensare che nei due mesi successivi all’abbattimento dei costi c’è stato un aumento del 71%, e su base annuale del 6-7%. E’ evidente che ci sono più permessi che posti auto disponbili”. Corsi ha poi aggiunto che “un miglioramento della situazione sarà possibile mettendo in campo una serie di interventi come la razionalizzazione e revisione degli stalli dei motocicli e ciclomotori meno utilizzati, la dissuasione attraverso birilli a scomparsa e l’accordo con chi offre servizi di navigazione per impedire gli accessi non autorizzati”. Il vicesindaco ha anche spiegato che l’amministrazione intende “siglare accordi con chi possiede areee private di parcheggio per i propri dipendenti, come ad esempio l’Università, per permettere che una parte di questi parcheggi possano essere destinate ai residenti nella Ztl nella fascia 20-8. Al tempo è nostra ferma volontà coinvolgere sempre di più la Siena Parcheggi per dedicare una parte dei posti in struttura ai residenti della Ztl nelle ore notturne”.

Magi si è detta “soddsfatta della risposta”, esprimendo “l’auspicio che si trovino al più presto le soluzioni per la sosta nella Ztl perché è inutile far pagare meno il permesso se poi i posti per le auto non ci sono”.

NON PASSA LA MOZIONE SULL’ADOZIONE DELLA CARTA DI AVVISO PUBBLICO

Non è passata oggi la mozione, sottoscritta da Claudio Cerretani (In Campo) sull’adozione della Carta di Avviso Pubblico da parte della Giunta Comunale.

Il consigliere, ricordando all’aula la natura di Avviso Pubblico, come “un’associazione di enti locali, costituita nel 1996, con l’intento di promuovere la cultura della legalità nella politica”, ha sottolineato che “la definizione di un codice etico fra gli associati, la Carta di Avviso Pubblico, a cui hanno aderito quasi 400 Enti, tra Regioni, Province e Comuni, rappresenti una valida misura di prevenzione rispetto ad alcune frequenti degenerazioni della politica, nonché una netta presa di posizione, da parte dell’intera assemblea consiliare, di ferma reazione e opposizione a ogni possibile aggressione della criminalità al territorio e alla società civile”.

Per i gruppi di maggioranza Lorenzo Loré (Forza Italia) ha motivato la non adozione “perché, come aveva già detto il sindaco in occasione di una  precedente  interrogazione,  nella Carta sono elencati principi di legge già presenti anche  nella Costituzione, e che noi, come amministratori, rispettiamo quotidianamente”.

INTERROGAZIONE DI MICHELI SUL TRAFFICO ALLA CORONCINA

I problemi di traffico nel quartiere della Coroncina e le contromisure dell’amministrazione sono state al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere Luca Micheli (PD) e discussa oggi durante la seduta del Consiglio Comunale. Micheli ha posto l’accento sul fatto che l’amministrazione, attraverso atti e delibere, nel corso del 2018 aveva “predisposto alcuni progetti per moderare la velocità lungo la strada Cassia Sud in particolare in prossimità degli attraversamenti pedonali”. Da qui la richiesta del consigliere di conoscere “se e in quali tempi, visto il continuo ripetersi di incidenti stradali, si intende procedere alla realizzazione di tre interventi sugli attraversamenti pedonali lungo la strada Cassia Sud rispettivamente all’incrocio con via dei Molini Vecchi, di fronte al circolo Arci della Coroncina e all’altezza dei numeri civici 141 e 149”. Non solo, Micheli ha chiesto anche conferma delle tempistiche sull’installazione “di un semaforo, con il controllo del rosso semaforico, all’incrocio  raso tra la strada della Tressa e la strada Cassia Sud nel tratto interno al centro abitato”.

A rispondere il vicesindaco Andrea Corsi che ha ricordato “i tre interventi di moderazione del traffico previsti lungo la strada Cassia che consistono oltre che nella realizzazione di marciapiedi e nel miglioramento delle fermate del trasporto pubblico, anche nel rialzamento degli attraversamenti pedonali corrispondenti. L’opportunità di realizzare questi lavori  e le caratteristiche costruttive sono legate alla tipologia della strada, per cui si dovrà prima procedere alla redazione della Classificazione Funzionale e del Regolamento Viario”. Per l’intervento in corrispondenza del circolo Arci della Coroncina Corsi ha fatto presente che è “in fase di progettazione la riqualificazione del parcheggio scambiatore previsto nel piano triennale delle opere pubbliche, che potrebbe comportare modifiche all’assetto previsto poiché la fermata in oggetto è parte integrante dell’opera”. Anche il semaforo in corrispondenza dell’intersezione con la strada della Tressa è “in corso di valutazione in quanto legato alla presenza del capolinea delle linee pollicino 51 e 54”, ha proseguito, aggiungendo che “risulta in fase di studio l’opportunità di anticipare tale capolinea alla fermata precedente al Circolo Arci con inversione del senso di marcia all’interno del parcheggio scambiatore”. In alternativa al semaforo “per migliorare la sicurezza pedonale, è stata studiata una soluzione che prevede un miglioramento dei percorsi pedonali e della visibilità degli attraversamenti presenti mediante il potenziamento dell’illuminazione dell’area in generale, e specifica degli attraversamenti con la previsione di lampioni di tipo pedonale, oltre a  un miglioramento della segnaletica verticale mediante led box retroilluminati dotati di luci lampeggianti”.

Micheli si è detto “insoddisfatto” della risposta perché “su quell’area sono già stati fatti numerosi studi che tra l’altro prevedevano i tre attraversamenti e il rosso semaforico”, e dunque “una serie di provvedimenti già studiati e pronti andrebbero portati a compimento poiché nel frattempo, mentre l’amministrazione studia e perde tempo, si è sfiorata la tragedia”. Il consigliere ha ricordato il caso “di una bambina che ha rischiato di perdere la vita per un investimento, a cui è seguito pochi giorni dopo un tamponamento pericoloso, sempre nella zona “. Il consigliere ha poi invitato a prendere come esempio il caso di una città della Galizia, Pontevedra, dove “ci sono 850 attraversamenti pedonali e dove in 20 anni le morti per investimento sono state pari a zero” mentre a Siena “il numero di incidenti stradali è in aumento. Chiedo, pertanto, alla Giunta un maggior impegno nella protezione degli ‘utenti deboli’ come i pedoni, affinché si possa iniziare un’azione concreta per sensibilizzare al valore della mobilità dolce”.

IL CONSIGLIO APPROVA LA MOZIONE SULL’INTITOLAZIONE DI UNA VIA O PIAZZA AI MARTIRI DELLE FOIBE

Durante la seduta di oggi, l’assemblea ha approvato la mozione sull’intitolazione di una via o piazza ai Martiri delle Foibe, sottoscritta  da Eleonora Raito, Anna Masignani, Paolo Salvini e Massimo Bianchini (Lega), Maurizio Forzoni, Maria Concetta Raponi e Alessandra Bagnoli (Fratelli d’Italia).

Raito, partendo dalla legge che ha istituito il Giorno del Ricordo, il 10 febbraio, una ricorrenza che “si propone di conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati, nel secondo  dopoguerra. Circa 20mila persone persero la vita nelle cavità carsiche istriane, mentre circa 300mila furono costrette ad abbandonare la propria terra per evitare i massacri”.  Per far conoscere alle vecchie e nuove generazioni questa triste vicenda e coltivarne la memoria, ha chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta “a individuare una strada o una piazza da intitolare ai Martiri delle Foibe”. La consigliera ha, inoltre, richiesto che venga scelto anche un luogo dove installare una targa o un cippo commemorativo a ricordo.

L’atto è stato arricchito da un emendamento a firma di Alessandro Masi (PD) con il quale si è anche chiesto l’impegno affinché anche il Comune assuma un ruolo attivo per programmare periodici momenti di approfondimento dei fatti e delle testimonianze della tragedia delle Foibe, anche in collaborazione con le Università di Siena  e le realtà culturali cittadine, promuovendo anche la visita dei luoghi di queste sofferenze.

NON PASSA LA MOZIONE DEL GRUPPO PER SIENA SULL’EMERGENZA NEXI E PAYCARE

Non è passata la mozione dei consiglieri Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) sull’emergenza Nexi e Paycare.

Griccioli, partendo dal “passaggio da Nexi all’azienda Paycare che sta mettendo a rischio 80 posti di lavoro nella nostra città, in quanto la nuova società, invece di mantenere la quota partecipativa, sarebbe stata subito ceduta a Comdata, controllata dal fondo americano Carlyle, che non sembra in grado di garantire né i posti di lavoro né la collocazione a Siena”, ha fatto presente che “le commesse di Paycare sono limitate al 2021, ma già dalla fine del 2019 i dipendenti potranno essere collocati in altre sedi, distanti anche centinaia di chilometri”, e per questo aveva chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta a trovare nel Ministero della Sviluppo Economico (MISE) un interlocutore in grado di fornire le adeguate garanzie per salvaguardare i posti di lavoro e la sede a Siena.

Dai tavoli della maggioranza è emerso infatti che le richieste di impegno sono state già superate con azioni specifiche attuate sia dal sindaco Luigi De Mossi con i contatti avviati con la nuova proprietà, sia a livello di partiti con l’interrogazione alla Camera presentata da Giovanni Donzelli, affinché siano rispettati gli impegni occupazionali assunti dall’azienda.

INTERROGAZIONE URGENTE DI CERRETANI SULLA MENS SANA BASKET

La situazione della Mens Sana Basket è stata al centro di un’interrogazione urgente presentata da Claudio Cerretani (In Campo) e discussa nella seduta consiliare odierna. “La Mens Sana è un patrimonio storico della città e rappresenta un valore aggiunto anche a livello sociale per la città ma, da tempo si trova in grosse difficoltà finanziarie tali da non permettere di gestire al meglio la squadra che milita nel campionato di basket professionistico nazionale”, ha esordito il consigliere. Nell’illustrazione Cerretani ha ricordato che “negli ultimi giorni sono andati via alcuni giocatori mettendo così a rischio la possibilità di terminare il campionato di serie A2 con la conseguente perdita del titolo sportivo”, e quindi “la possibilità di iscriversi il prossimo anno al medesimo campionato o, in caso di retrocessione, a quello immediatamente inferiore”. Per questa ragione il consigliere ha chiesto al sindaco di “informare il consiglio comunale sull’esistenza di possibili soluzioni che possano essere promosse dalla giunta comunale per risolvere la situazione, permettere la conclusione del campionato e garantire un futuro roseo a questa importante realtà della nostra storia sportiva”.

“E’ la tradizione storica – ha risposto il sindaco Luigi De Mossi – che noi tendiamo a tenere, conservare e mantenere, ma anche il rispetto che è dovuto a una società dal passato illustre che ha dato tanta cultura sportiva e tante soddisfazioni alla nostra città. E su questo siamo d’accordo”.

Sulle soluzioni per risolvere la situazione il sindaco ha informato ieri di avere incontrato il direttore generale della Mens Sana Filippo Macchi, al quale ha chiesto di poter prendere visione, tramite un professionista, dei dati di bilancio così da poter fare una valutazione corretta. “L’ente pubblico – ha evidenziato – come ho già detto in altre sedi, non ha intenzione di spendere denaro della collettività per le società professionistiche. Diversa la scelta, invece, per le giovanili. Stamani incontrerò la Polisportiva per valutare la possibilità del mantenimento delle attività giovanili che hanno anche una funzione educativa e culturale molto importante”.

Il primo cittadino tornando a parlare della squadra professionistica ha ribadito la necessità di chiarezza sui conti visto che da quanto riportatogli al 30 giugno, quando è stato approvato il bilancio, c’erano circa 800mila euro di crediti esigibili a 12 mesi. “Perché non sono stati riscossi? Quanti di questi è possibile riscuotere?”.

“E’ chiaro – ha proseguito il primo cittadino – che a tutti farebbe piacere finire il campionato, ma non possiamo utilizzare soluzioni tampone e, soprattutto, denaro pubblico per gestire una situazione di cui non sappiamo gli sviluppi. Macchi ha dato la disponibilità a confrontarci con uno Studio di loro foducia per verificare i conti all’interno della società, così da valutare la fattibilità di un piano a sostegno”.

Nel ringraziare per la puntuale risposta il consigliere Cerretani ha chiesto al sindaco e a tutta la giunta di continuare a fare il possibile per giungere a una svolta positiva.

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