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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale a Siena: i temi trattati

I punti all'ordine del gionro ed un "passaggio" del consigliere comunale Letizia Maestrini nel "gruppo misto"

SIENA. Di seguto tutti gli argomenti discussi durante il Consiglio Comunale tenutosi a Siena oggi.

UN’INTERROGAZIONE SUGLI INCARICHI DI RESPONSABILITA’ AL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE E AL SEGRETARIO GENERALE

L’attribuzione di funzioni amministrative proprie della Polizia Municipale in capo alla figura del segretario generale ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta odierna da da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e sottoscritta anche da Pietro Staderini (Sena Civitas). Il consigliere ha citato la legge quadro n° 65/1986 e la sentenza n° 75/2015 della V sezione del Consiglio di Stato, la quale “per la sua specificità, sostiene l’autonomia del Corpo dalle altre strutture burocratiche dell’ente, in quanto non può essere considerato a un livello intermedio né essere posto alle dipendenze di dirigenti amministrativi”.

“Lo stesso Ministero dell’Interno – ha proseguito Giordano – con un parere del 2015 ha espresso perplessità sulle scelte dei sindaci di attribuire le responsabilità di profilo amministrativo del Servizio al segretario comunale, nonostante la presenza di personale di categoria D dotato di specifica professionalità. Una situazione che potrebbe anche far insorgere qualche difficoltà gestionale”. Il consigliere ha aggiunto che il Comune di Siena, con l’atto dirigenziale n° 672/2016, “ha confermato al segretario generale le funzioni amministrative della Direzione Polizia Municipale” e ha quindi chiesto “quali siano le scelte organizzative dell’ente in merito alla pronuncia del Consiglio di Stato e al parere del Ministero dell’Interno”.

Come ha risposto il sindaco Bruno Valentini, “rispetto ai contenuti della sentenza del Consiglio di Stato 75/2015, il Comandante dei Vigili Urbani ha tutta l’autonomia necessaria allo svolgimento di quanto previsto per l’organizzazione dei servizi di Polizia locale. Non si rileva la circostanza che avrebbe potuto effettivamente negare questa necessaria autonomia. Infatti il rapporto di sovrintendenza tra segretario comunale e dirigenti non si configura come gerarchico in senso stretto, non potendosi il segretario sostituirsi ai dirigenti nell’espletamento dei loro compiti istituzionali”. “Con delibera n° 187 del 2013 – ha proseguito – la giunta, confermando l’autonomia organizzativa del Corpo di Polizia Municipale, ha stabilito che le funzioni di vertice siano assegnate a soggetto da inquadrare nel profilo professionale di funzionario di Polizia Municipale”.

“A seguito di procedimento selettivo, sempre nel 2013 – ha aggiunto il sindaco – l’Amministrazione ha incaricato l’attuale Comandante specificando l’autonomia organizzativa del Corpo e la sua diretta dipendenza dal vertice dell’ente e ho delegato il segretario generale, in quanto organo amministrativo e non di governo, a conferire al Comandante la posizione organizzativa, i cui contenuti evidenziano l’attribuzione di autonomia gestionale in merito a ogni attività riconducibile alle funzioni di polizia locale e municipale di cui alla legge quadro n° 65/86”.

Dopo aver specificato che l’attuale determinazione è specificata con l’atto n° 672 del 5 maggio 2016, Valentini ha sostenuto che “rispetto a quanto evidenziato dal parere del Viminale sull’attribuzione di responsabilità del servizio al Segretario Comunale, limitatamente alla sola sfera amministrativa, non esistono divieti ma solo perplessità legate al possibile insorgere di non facili problematiche gestionali, che a oggi non sono emerse, poiché il Comandante si rapporta al Segretario comunale per gli atti di programmazione generale ma preserva tutta l’autonomia necessaria per lo svolgimento di quanto previsto ai fini dell’organizzazione dei servizi di polizia locale”.

Giordano ha definito la risposta del sindaco “poco pertinente, perché fa riferimento a una normativa superata dalla sentenza del Consiglio di Stato e dalla circolare del Viminale. Quest’ultima non pone divieti assoluti, ma pone forti perplessità sull’opportunità della scelta dei sindaci di ricondurre certe funzioni proprie del Comandante alla figura del Segretario generale: è preferibile che gli atti di gestione amministrativa siano di competenza del Comandante di Polizia Municipale proprio per la ragioni indicate dal Ministero dell’Interno”.

IL SINDACO VALENTINI: “LE NOMINE COMUNALI IN ENTI, AZIENDE E ISTITUZIONI DETTATE DA PRINCIPI DI COMPETENZA, ONESTÀ E MERITO”

 

Le designazioni, da parte del sindaco, dei rappresentanti del Comune in enti, aziende e istituzioni sono state oggetto di dibattito consiliare nella seduta odierna con l’interrogazione presentata da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e sottoscritta anche da Pietro Staderini (Sena Civitas) Giuseppe Giordano e Marco Falorni (Impegno per Siena).

Richiamando il documento approvato nel giugno 2013 che, come ha detto Giordano, prevede “che, nell’effettuazione delle nomine, il sindaco motivi le proprie scelte in relazione all’insieme delle proposte pervenute e che l’attività dei designati sia resa nota con report costanti” e stigmatizzando come “ciò non sia stato fatto neppure a seguito di una precedente e puntuale interrogazione nella seduta dello scorso 10 maggio”, con il documento è stato chiesto di “indicare le specifiche motivazioni di nomina per tutti i candidati prescelti dall’inizio del mandato e dare lettura dei report sulla loro attività”.

Il sindaco Bruno Valentini ha affermato che “come già ho avuto occasione di dire a più riprese, le nomine in enti, aziende e istituzioni di competenza comunale sono sempre state effettuate secondo principi di competenza, onestà e merito, evitando cumuli di incarico e conflitti di interesse”.

“Il sottoscritto – ha proseguito – provvede a esaminare e a mettere a confronto i curricula dei candidati, avvalendosi del supporto dell’ufficio competente e richiedendo approfondimenti, ove opportuno. Da tale disamina, si giunge all’individuazione del candidato che risulta più idoneo a fornire un valido supporto all’Amministrazione nella gestione di quell’ente, azienda o istituzione. Le motivazioni sono state le medesime per tutti i candidati e per tutti gli enti: ovvero, il contemperamento delle competenze tecniche ed economiche possedute da ciascun candidato con il perseguimento delle medesime finalità perseguite dell’Amministrazione comunale”.

Si riporta di seguito l’attività svolta da ciascuno di tali soggetti, così come illustrata dl sindaco.

Fondazione ITS Vita. Nel 2015 sono stati presentati tre progetti alla Regione Toscana e tutti hanno ottenuto dei finanziamenti. Primo progetto, denominato “Progetto PROADBI – Tecnico superiore per la produzione di apparecchi e dispositivi biomedicali”. Il corso è iniziato il 23 dicembre 2015, con 20 partecipanti. Secondo progetto, denominato “Progetto PROBITO – Tecnico superiore per le produzioni biotecnologiche industriali”. Il corso è iniziato il 23 marzo 2016, con 24 partecipanti. Terzo progetto, denominato “Progetto PROBITS – Tecnico superiore per le produzioni biotecnologiche industriali”. Il corso è iniziato il 22 marzo 2016, con 20 partecipanti.

Fondazione di partecipazione ITS per turismo, arti e beni culturali. Nel 2015 è stato presentato un progetto alla Regione Toscana che non ha ottenuto il finanziamento. Lo stesso progetto è stato ripresentato nel 2016 (in attesa di conoscerne l’esito). Il progetto è denominato “Tecnico superiore per la comunicazione per la promozione e il marketing delle filiere turistiche e delle attività culturali”.

Fondazione Musei Senesi (FMS). FMS e Provincia di Siena hanno predisposto un “Piano di riorganizzazione dei servizi museali senesi” per la realizzazione di attività volte alla gestione, conservazione, valorizzazione, comunicazione e promozione del patrimonio museale e culturale, materiale e immateriale, delle Terre di Siena. Nel 2015, FMS, in qualità di ente capofila, ha approvato e presentato, tramite la Provincia di Siena, domanda di contributo alla Regione Toscana nell’ambito del Piano della Cultura 2012-2015 “Musei di qualità al servizio dei visitatori e dei cittadini”, con il progetto dal titolo “I musei raccontano: le storie delle Terre di Siena” (nel seguito denominato anche “PIC 2015”), che percepiva il sotto-progetto inviato dall’ente relativamente al Museo Civico e al Santa Maria della Scala. Anche quest’anno è stato presentato un progetto alla Regione Toscana per il tramite di Fondazione Musei Senesi.

Fondazione Monastero. Le iniziative poste in essere hanno riguardato: attività in convenzione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese per l’accoglienza di pazienti provenienti da altre città per cure prolungate o interventi in day hospital e per i loro parenti; il centro diurno estivo per anziani; il progetto “Afferrare una stella”, in collaborazione con l’ARCI Siena, per il reinserimento sociale di persone vittime di tratta; il progetto di accoglienza di donne vittime di violenza; la concessione di sale e aule per realizzare attività inerenti la convegnistica e la formazione; attività in favore di persone con diversa abilità, in particolare in collaborazione con la fondazione “Futura per dopo di noi”. Nei primi mesi del 2014, la Prefettura ha chiesto alla Fondazione una collaborazione significativa per l’accoglienza di un numero di migranti richiedenti asilo arrivati a Siena.

Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Nel corso dell’attuale mandato della Deputazione Generale (da agosto 2013) l’organo di indirizzo della Fondazione (di cui fanno parte 4 membri designati dal Comune di Siena) ha avviato un percorso di messa in sicurezza dell’ente.

Tra le decisioni particolarmente rilevanti si ricorda, anzitutto, la decisione di procedere all’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti di ex componenti la Deputazione Amministratrice e di un ex Provveditore della stessa Fondazione; di undici banche finanziatrici e di alcuni advisors con riferimento all’aumento di capitale di Banca MPS nel 2008 e alla stipula, in funzione della partecipazione all’aumento di capitale ordinario di Banca MPS del 2011, del Term Facility Agreement. 

L’ente ha intrapreso un percorso di messa in sicurezza del proprio patrimonio e un successivo percorso di ridefinizione della propria mission, rivendicando un proprio ruolo nei confronti del territorio e degli stakeholder.

 Dal punto di vista normativo e regolamentare, la DG ha deliberato nel marzo 2015 l’adesione al protocollo di intesa stipulato tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio S.p.A. (ACRI). Conseguentemente all’adesione al protocollo, la DG ha intrapreso un’attività di rivisitazione dello statuto e di adeguamento dello stesso e dell’intera normativa interna della Fondazione. Nel giugno 2016, infine, è stato approvato il nuovo statuto della Fondazione, che recepisce la normativa vigente e le indicazioni contenuto nel protocollo e che cerca, al contempo, di mantenere il legame storico dell’ente con il territorio di riferimento.

Accademia Musicale Chigiana. Nel corso del suo mandato (dal 21 novembre 2015) l’attuale CdA della Fondazione Accademia Musicale Chigiana (della quale fanno parte il sindaco del Comune di Siena e un membro designato dal Comune, il Maestro Roland Boeer) ha proseguito il significativo percorso di rinnovamento e di messa in sicurezza dell’ente, avviato già ad inizio 2015. In particolare, fra i principali atti che il CdA ha approvato in questo periodo si citano sia il Piano di indirizzo pluriennale 2016/18 e il bilancio previsionale 2016, sia il Programma artistico 2016, di respiro internazionale. Tra le altre attività più rilevanti si ricorda la conclusione del percorso di ristrutturazione di Palazzo Chigi (in Via Camollia), concesso in locazione come sede del nuovo Tribunale civile, inaugurata ufficialmente il 24 maggio 2016; inoltre, la stesura e la firma, insieme a Siena Jazz, Istituto Franci e Comune di Siena, della convenzione che crea il “Polo di alta formazione e specializzazione musicale senese”, network che coinvolge le principali istituzioni cittadine che si occupano di alta formazione, oltre che di produzione, musicale. Il CdA ha anche portato avanti i percorsi di efficientamento dei costi e di riorganizzazione interna dell’Accademia sul tema del fund raising.

Istituto superiore di studi musicali “Rinaldo Franci”. Già dal 2015 è stato raggiunto il pareggio di bilancio. Si è resa però necessaria la previsione di alcune tipologie di spesa: quelle mirate agli adempimenti agli obblighi di legge, utili per evitare disfunzioni che potrebbero pregiudicare la qualità delle opportunità offerte agli allievi; così come quelle necessarie alla manutenzione ordinaria. Per quanto riguarda il processo di statalizzazione, nella VII Commissione del Senato è stato individuato un percorso, con il consenso di tutte le forze politiche, per superare il vincolo “del costo zero” attraverso una molteplicità di interventi che ora devono trovare adesione da parte del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, e del MEF. La volontà di procedere tempestivamente alla statalizzazione ha registrato un segnale positivo nel rinnovo del contributo di 5 milioni di euro destinati agli istituti sostenuti dagli enti locali, per il quale hanno pesato sia le pressioni del Coordinamento dei presidenti degli istituti ex pareggiati sia dell’ANCI, che sta tessendo un rapporto diretto con il MIUR sempre più intenso. Rimane l’elemento positivo dell’impegno ribadito dalla Regione Toscana per garantire la continuità dell’attività di formazione musicale a livello accademico da parte dai tre istituti di Siena, Livorno e Lucca, come inserito nella relazione di accompagnamento alla deliberazione del Consiglio regionale del 9 ottobre 2013.

Biblioteca comunale degli Intronati. Il 9 maggio 2014 è stata sottoscritta, dopo una fase istruttoria durata quasi tre anni, una convenzione con la società “Arcus” che ha concesso un finanziamento alla Biblioteca comunale (€ 200mila complessivi; cronoprogramma su tre anni 2014/17) in virtù del quale sono in corso di realizzazione alcuni arredi e allestimenti che riguardano il Dipartimento di Storia dell’arte (PEG 2015, progetto strategico: nuova Biblioteca di storia dell’arte a scaffale aperto, nuova sala di consultazione all’interno del Gabinetto disegni e stampe, scaffalatura a ballatoio che accoglierà la Biblioteca Borghini) di cui fa parte il Gabinetto disegni, stampe e fotografie. Con risorse interne, è già stata allestita una nuova galleria che costituisce la prima tranche di questa area più vasta posta tra primo e secondo piano dell’edificio, destinata ad accogliere principalmente mostre fotografiche e grafiche. Nel corso del 2014 è stata sottoscritta una convenzione di cooperazione scientifica con l’Università degli Studi di Siena (Dipartimento di Storia e Beni culturali) e un comodato d’uso gratuito per l’allestimento, presso la Biblioteca comunale, di un laboratorio di restauro. Per finanziare interventi che riguardano il completamento del restauro dell’edificio e l’arredo degli spazi ancora da allestire e attrezzare, è in corso la redazione di progetti sulla piattaforma ministeriale “Art Bonus”. Grazie all’incremento del contributo da parte del Comune, la Biblioteca ha potuto mantenere l’alto livello di attività nonostante la cessazione del finanziamento da parte della Provincia.

Fondazione “Futura per dopo di noi”. Gli scopi della Fondazione sono la solidarietà, l’accoglienza, la promozione umana e sociale delle persone diversamente abili, nonché il sostegno e la preparazione all’accoglienza in strutture di tipo familiare dei soggetti rimasti privi di ogni riferimento parentale. La Fondazione, insieme all’Amministrazione comunale, opera per mettere in atto una strategia integrata di servizi e interventi di varia natura: sociale, sanitaria, assistenziale, residenziale, a sostegno e supporto dei disabili e delle loro famiglie. Fondazione Futura e Fondazione Monastero hanno dato vita al ‘Progetto Monastero’ nel 2015, suddiviso in 3 fasi, la prima delle quali è iniziata nel mese di marzo con il coinvolgimento di 8 soggetti più 3 operatori dell’associazione “Riabilita”.

ASP “Città di Siena”. Le attività svolte dall’ASP sono numerose, tra le quali i servizi per la non autosufficienza, residenziali e semiresidenziali. Le residenze sanitarie assistite (RSA) erogano prestazioni socio-assistenziali e ad alta integrazione sanitaria per l’accoglienza di disabili e non autosufficienti; le quattro RSA dell’ASP di Siena sono rivolte essenzialmente ad anziani non autosufficienti. Gli altri profili riguardano servizi per l’autosufficienza, per sordi, il farmaceutico, le cucine e il progetto estivo “RSA Caccialupi”.

Fondazione “Siena Jazz”. Con il decreto ministeriale n° 193/2011, il MIUR ha autorizzato la Fondazione “Siena Jazz” a rilasciare i titoli di alta formazione artistica per il conseguimento del diploma accademico di primo livello. I titoli che Siena Jazz, prima istituzione non statale in Italia ad aver ottenuto questi riconoscimenti, potrà rilasciare avranno il valore legale e giuridico dei diplomi universitari. Un progetto molto importante è la costituzione del Polo Musicale composto insieme all’Accademia Musicale Chigiana e all’Istituto Franci. Anche per “Siena Jazz” è stato fondamentale mantenere inalterato il sostegno finanziario del Comune.

A seguito di tale excursus, Giordano ha riconosciuto che “le informazioni ricevute e il livello di dettaglio sono superiori rispetto alla seduta dello scorso 10 maggio, ma le motivazioni sulle varie nomine restano vaghe. Riguardo alla richiesta di un report specifico sull’attività svolta dai nominati, il sindaco infatti ha parlato della mission e dell’attività delle partecipate. Torneremo pertanto a chiedere ulteriori informazioni sul ruolo e l’attività dei designati comunali eventualmente svolta anche su indicazione e stimolo di sindaco e assessori”.

LA PRATICA DEI “VUOTI A RENDERE” NELL’INTERROGAZIONE DI MICHELE PINASSI

 

Richiamando il “Collegato Ambientale”, ovvero il disegno di legge contenente le disposizioni per promuovere misure digreen economy e di razionalizzazione delle risorse naturali, Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) ha trattato il tema dei vuoti a rendere.

Il consigliere ha sottolineato come il documento, che ha concluso il suo iter parlamentare a fine 2015, abbia introdotto “in via sperimentale, per la durata di 12 mesi, e su base volontaria del singolo esercente, il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale, serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo”.

Pinassi, in particolare, ha specificato come “all’articolo 36 sia prevista la possibilità per i Comuni di prevedere riduzioni tariffarie ed esenzioni della tassa sui rifiuti in caso di effettuazione di attività di prevenzione nella produzione dei rifiuti. Riduzioni tariffarie commisurate alla quantità di rifiuti non prodotti”. Il consigliere ha affermato che “la pratica dei vuoti a rendere, ormai consolidata in paesi come l’Olanda e la Germania, incentiva il riutilizzo dei contenitori e contribuisce alla pulizia della città, poiché anticipa e velocizza il lavoro dei netturbini” e ha chiesto all’Amministrazione “se e come intenda favorire la sperimentazione di tale pratica, specificando gli incentivi che prevede di mettere in atto per il successo dell’iniziativa”.

L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha affermato che alla luce del contratto stipulato tra l’ATO Toscana sud e il gestore unico del servizio, SEI Toscana, “nessuna azione pone impedimento alla pratica del vuoto a rendere né alla possibilità di attivare riduzione tariffarie: opzioni che rientrano quindi nella competenza dei singoli Comuni”. Mazzini ha sostenuto che “tali soluzioni sembrano avere dei vantaggi, ma meritano tutta una serie di riflessioni in termini di assetto organizzativo degli imballaggi. La pratica della restituzione e del riuso dei vuoti a rendere richiede, infatti, un sistema di stoccaggio che deve essere pianificato e realizzato a un livello sovracomunale”.

“Si rendono poi necessarie altre valutazioni – ha concluso l’assessore – di natura ambientale, riferite ai consumi di acqua necessari per lavare i vuoti, e logistica: per esempio, in Germania il vuoto può essere riportato ovunque e non soltanto nell’esercizio dove è stata acquistata la bevanda”.

Pinassi ha apprezzato “le intenzioni e le considerazioni dell’assessore, compreso il parere favorevole di SEI Toscana>> e ha chiesto di attivare un’efficace comunicazione nei confronti degli esercenti che potrebbero essere interessati <<poiché sono loro gli attori principali su questo fronte”.

IL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE DELLE FORZE DELL’ORDINE CONTRO I FENOMENI DI VIOLENZA E DEGRADO

Un focus sugli episodi di degrado e violenza registrati in città negli ultimi mesi. Con l’interrogazione odierna, Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) ha trattato il fenomeno “degli schiamazzi e degli atti di vandalismo e inciviltà che hanno anche provocato danneggiamenti alle proprietà pubbliche e private e che sono oggetto di ricorrenti lamentele da parte dei residenti, in particolare nell’area di Pantaneto”.

Sostenendo come “i temi della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini debbano essere affrontati in sinergia con le forze di Polizia e il Prefetto nel tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”, Pinassi ha chiesto “se questo si è riunito e come si intende affrontare la questione, che rischia di generare conseguenze gravi”.

L’assessore alla Polizia Municipale, Stefano Maggi ha illustrato come viene affrontato il tema della sicurezza in sede istituzionale: “A livello provinciale l’autorità di pubblica sicurezza è rappresentata dal Prefetto, che attua le direttive ministeriali e coordina le forze di polizia e a cui è affidata la responsabilità dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nella formulazione dei Piani coordinati di controllo del territorio, il Prefetto si avvale del citato Comitato, un organo di natura consultiva di cui fanno parte il Questore, il Comandante provinciale dei Carabinieri, quello della Guardia di Finanza e il Sindaco, o comunque un suo rappresentante”.

Maggi ha affermato che, negli ultimi mesi, il tema della sicurezza in città nelle ore notturne è stato affrontato a più riprese: “Da tempo sono attuati servizi quotidiani di prevenzione contro i reati di tipo predatorio, da tutte le forze dell’ordine. La Polizia Municipale, con le sue funzioni ausiliarie, pianifica i propri servizi di controllo in tre turni giornalieri per il controllo delle emissioni rumorose e della somministrazione degli alcoolici e, più in generale, per il rispetto del decoro civile e urbano”.

“Inoltre – ha proseguito – proprio perché il fenomeno preoccupa tutti, l’Amministrazione è consapevole della necessità di dare risposte e abbiamo optato per l’installazione di un impianto di videosorveglianza nel centro storico, con 68 telecamere in funzione da quest’anno e destinate ad aumentare nel prossimo biennio. Riteniamo che il ricorso a tali strumenti telematici sia una forma non solo di difesa passiva ma anche di controllo e deterrenza dei fenomeni criminosi e vandalici, oltre che uno strumento attivo di protezione civile e di monitoraggio della viabilità”.

Pinassi ha dichiarato di “non aver ricevuto piena risposta su come intende agire il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: ci si interroga sui perché del degrado e della crescente percezione di insicurezza? Si opera a un livello di prevenzione di tali fenomeni? Altrimenti è davvero difficile gestire le dinamiche che interessano la città”.

I “TESORI NASCOSTI” DEL PATRIMONIO COMUNALE NEL DIBATTITO CONSILIARE

Il patrimonio comunale di opere d’arte e oggetti storici ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Pietro Staderini (Sena Civitas), il quale, ricordando “i numerosi pezzi che sarebbero presenti nei magazzini o comunque in luoghi non esposti al pubblico” ha sottolineato “la necessità di valorizzarlo, da parte dell’Amministrazione”.

Staderini ha chiesto informazioni sulla quantità di tali opere, sullo stato di avanzamento della loro inventariazione e catalogazione e sui propositi dell’Amministrazione per la loro messa a disposizione al pubblico.

L’assessore alla Cultura, Francesca Vannozzi, ha affermato di considerare “la valorizzazione di tali tesori nascosti come una priorità per le politiche culturali comunali: non solo i luoghi storici meritano azioni di salvaguardia, ma anche il patrimonio storico-artistico organizzato in collezioni che non sono fruibili al pubblico, come la raccolta del Museo Civico”. In tale deposito, come ha informato l’assessore, sono conservate circa 600 opere tra dipinti, armi storiche e oggetti afferenti alla suppellettile ecclesiastica e alle arti applicate. Inoltre, vi è una importante collezione numismatica composta da 4.793 monete di varie epoche e provenienza, 1425 medaglie, 749 sigilli e 655 tessere mercantili.

Per quanto riguarda l’attività di inventariazione, Vannozzi ha affermato che questa è stata effettuata nell’ambito di quella generale patrimoniale del Comune: “Nello specifico delle collezioni numismatiche, sono disponibili inventari in formato cartaceo che è possibile consultare su richiesta. Inoltre, grazie alla collaborazione con uno studioso di settore, abbiamo avviato una ricerca propedeutica alla catalogazione del fondo della zecca senese”. Le opere d’arte sono state inventariate, sin dal 2009, con oltre 200 schede secondo i parametri ministeriali dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e sono anch’esse consultabili su richiesta presso l’ufficio Conservazione del Museo. A seguito delle recenti linee guida dell’ICCD, dal 2014 il Comune di Siena si è accreditato quale ente schedatore per poter riversare nella piattaforma SIGEC web il lavoro già svolto e i futuri dati catalografici.

L’assessore ha quindi illustrato i passaggi dell’operazione “che si articola: nella catalogazione sistematica del patrimonio dei beni storico-artistici del deposito del Museo Civico; nel successivo riversamento dei dati delle precedenti campagne catalografiche sulla piattaforma ministeriale; infine, nel completamento delle schede con la relativa documentazione fotografica”.

“Il completamento di tale progetto – ha proseguito – consentirà di armonizzarsi al Catalogo nazionale dei beni storico-artistici del Ministero dei Beni Culturali e di permettere la consultazione dei dati acquisiti direttamente dal software SIGEC web presso l’Ufficio conservazione del Museo Civico. Infine, allo scopo di far conoscere ai senesi tali patrimoni, organizzeremo alcune mostre delle collezioni delle quali sarà terminata la catalogazione”. L’assessore ha concluso affermando che “una volta terminata la fase catalografica, è un mio personale impegno la realizzazione di una collezione da collocare temporaneamente nel Museo in modalità compatibili dal punto di vista storico ed estetico con l’attuale percorso espositivo; la stessa collezione potrà poi essere riportata nei magazzini nella forma del “deposito organizzato” ossia spazio di conservazione ma anche fruibile al pubblico su richiesta”.

Soddisfatto Staderini, il quale ha definito la risposta “puntuale, perché ci rende consapevoli sullo stato dell’arte” e ha concluso affermando di “cogliere con favore l’impegno dell’assessore di collocare le opere in forme compatibili con la collezione museale, o comunque nei magazzini come deposito organizzato”.

IL LUNA PARK ALLA LIZZA, PRESENZA STAGIONALE CONSOLIDATA

La presenza stagionale, ormai consolidata, del Luna Park nell’area della Lizza attigua alla Fortezza Medicea ha costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Pietro Staderini (Sena Civitas).

Il consigliere ha sottolineato “il notevole afflusso di utenti e lo spettacolare funzionamento di alcune attrazioni”, rispetto alle quali ha chiesto di conoscere i titoli autorizzativi, le verifiche funzionali e le garanzie di salvaguardia per l’incolumità del pubblico.

“Vorrei inoltre sapere ­– ha aggiunto – quali forme di tutela sono state poste per il ripristino delle condizioni originarie del suolo pubblico, quale sia l’importo del relativo canone di concessione e se esiste una modalità per verificare, da parte dell’Amministrazione, la congruità dei costi per l’accesso a giochi e giostre”.

L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, ha fatto riferimento alla normativa per l’autorizzazione all’installazione delle strutture, come le licenze di esercizio ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e le concessioni di suolo pubblico in applicazione allo specifico Regolamento comunale.

Mazzini ha poi illustrato le tipologie delle verifiche tecniche funzionali che coinvolgono la Commissione tecnica provinciale di vigilanza sul pubblico spettacolo della Prefettura, e le garanzie di salvaguardia in termini di sicurezza per gli utenti del Luna Park: “Ogni attrazione deve essere dotata di collaudo annuale, dichiarazione di corretto montaggio e conformità dell’impianto elettrico, libretto d’uso e manutenzione e assicurazione per responsabilità civile. Tutti i gestori devono osservare le prescrizioni di sicurezza definite, di volta in volta, dalla Commissione tecnica”.

Come ha aggiunto l’assessore, a fronte di possibili danni è richiesta la corresponsione di un deposito cauzionale e l’importo del canone di concessione per il 2016 è quantificato in 6.700 euro.

Infine, nel merito del costo dei biglietti dei giochi e delle giostre, l’assessore ha affermato che “non esiste alcuna normativa che consente all’Amministrazione di controllare o determinare i prezzi praticati dai giostrai”.

Soddisfatto della risposta il consigliere Staderini “poiché possiamo tranquillizzare i residenti dell’area”. “Mi dispiace però che non si possano calmierare i prezzi dei giochi e delle attrazioni ­– ha concluso – e trovo che 6.700 euro di canone per il suolo pubblico siano una cifra bassa per tutto il tempo e lo spazio occupato nella Fortezza Medicea”.

CONSIGLIO COMUNALE: LETIZIA MAESTRINI ENTRA NEL “GRUPPO MISTO”

La consigliera Letizia Maestrini è confluita nel “Gruppo Misto”, così come comunicato dal presidente del Consiglio comunale, Mario Ronchi, durante la seduta odierna.

IN CONSIGLIO IL RAPPORTO SULLA GESTIONE DEGLI ENTI PARTECIPATI

Deliberato dall’assemblea consiliare nella seduta odierna la presa d’atto del rapporto sui risultati globali della gestione 2015 di enti e organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi comunali. Come in passato, il rapporto esamina le risultanze anche di altri organismi che a vario titolo fanno riferimento all’Ente.

Il vice sindaco, Fulvio Mancuso, ha affermato che “Il Comune ha da tempo approvato un piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni e ha pubblicato sul proprio sito web la relazione sui risultati conseguiti. Nel piano, tra l’altro, era promossa la strutturazione di un modello di holding attraverso Intesa spa, per conseguire sensibili miglioramenti e vantaggi sotto molteplici profili”.

Il documento risulta strutturato in quattro parti: nella prima parte si prendono in considerazione le società di capitali (Acquedotto del Fiora, Aeroporto di Siena e Etruria Innovazione – le ultime due in liquidazione -, APEA, Fises, Intesa, Microcredito di solidarietà, Siena Ambiente, Siena Casa, Siena Parcheggi, Società consortile Energia Toscana, Tra.in); nella seconda si trattano i consorzi di Comuni di cui fa parte l’Amministrazione Comunale (Terrecablate, Società della Salute senese), nella terza vengono analizzate le fondazioni (Accademia Musicale Chigiana, Derek Rocco Barnabei, ForTeS, Futura per dopo di noi onlus, Monastero onlus, MPS, Musei Senesi, Toscana Life Sciences) e nella quarta altri enti come l’ASP, l’Enoteca Italiana, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto superiore di studi musicali “Rinaldo Franci”, la Biblioteca Comunale degli Intronati, ATO Toscana sud, Autorità idrica toscana.

Il rapporto, che fornisce indicazioni e informazioni delle varie società partecipate, dati riepilogativi e comparativi, secondo un criterio di massima trasparenza, sottolinea i valori più significativi.

Mancuso, nel riassumere i dati più incisivi delle varie società ed enti, ha evidenziato che “Nove delle dieci società partecipate operative hanno chiuso in utile e l’Acquedotto del Fiora ha addirittura superato gli 8 milioni di euro. In via di superamento le problematiche emerse negli anni scorsi in particolare per Siena Casa che, lo scorso anno, ha intrapreso una incisiva operazione di rafforzamento economico e patrimoniale, anche con un nuovo piano industriale e con la revisione del contratto di servizio con i Comuni”.

“Una particolare situazione problematica – ha continuato il vice sindaco – si è verificata nel bilancio di Sienambiente che, nonostante una gestione positiva per 3,7 milioni di euro e un saldo positivo di 0,5 milioni nella gestione straordinaria, ha registrato una forte perdita a seguito della svalutazione del 100% del valore contabile di Scarlino Energia, originando una perdita di esercizio, già coperta con le riserve statutarie e quindi senza alcun onere specifico a carico dei Comuni soci. Sienambiente ha, peraltro, approvato la semestrale 2016 che riporta di nuova la società in utile lordo di oltre 1,5 milioni di euro “.

“Nei prossimi mesi – ha concluso Mancuso – il Comune svolgerà l’analisi necessaria e procederà alle decisioni sulle proprie partecipazioni, in base al recentissimo decreto legislativo n. 175 dello scorso 19 agosto, in attuazione della legge delega “Madia”, in tema di società a partecipazione pubblica”. I Comuni, infatti, non possono costituire o mantenere partecipazioni in società che hanno per oggetto attività non strettamente necessarie al perseguimento delle finalità istituzionali, e sono, inoltre, definiti i settori nei quali sono consentite le partecipazioni, e i requisiti che tali società dovranno rispettare per sopravvivere. Saranno, quindi, da rivedere le situazioni delle società con un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, quelle che svolgono attività simili a quelle di altre partecipate, quelle con un fatturato medio sotto il milione di euro, nel triennio precedente, e, con un risultato negativo in quattro degli ultimi cinque esercizi, scatterà l’obbligo di dismissione.

APPROVATE IN CONSIGLIO ALCUNE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DELLE CONSULTE TERRITORIALI

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato alcune modifiche al regolamento per l’istituzione e il funzionamento delle Consulte territoriali dei cittadini, approvato nel 2012 e poi successivamente integrato nel 2012 e 2014.

Il sindaco Bruno Valentini, presentando all’aula il documento, ha spiegato che le modifiche “sono frutto di un percorso di analisi finalizzato a incentivare la partecipazione popolare ai processi decisionali che riguardano il territorio della consulta”.

Approvata, quindi, la riduzione del numero di residenti necessari per la validità dell’assemblea territoriale che passa da 50 a 30; la riduzione da 150 a 100 del numero di firme di residenti per la richiesta di convocazione della stessa assemblea e l’introduzione della possibilità di autodichiarare lo status di residente e di domiciliato.

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