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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale a Siena: i temi trattati

SIENA. Riceviamo e pubblichiamo il resoconto di alcuni dei temi trattati durante il Consiglio Comunale tenutosi nella sala del Capitano oggi (28 novembre).

IL CONSIGLIO COMUNALE OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO PER ERIASE BELARDI 

Prima dell’inizio della seduta odierna, il Consiglio comunale ha osservato un minuto di raccoglimento per la recente scomparsa di Eriase Belardi.

Eriase Berardi è stata a lungo protagonista della vita politica cittadina, ricoprendo il ruolo di consigliera comunale (dal 1968 al 1979 e dal 1988 al 1997) e di assessora (dal 1970 al 1974 e dal 1988 al 1991).

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, MARIO RONCHI, DURANTE LA SESSIONE DELLE COMUNICAZIONI ALL’AULA

“A nome della Conferenza dei capigruppo consiliari del Comune di Siena e anche a nome mio personale intendo manifestare le espressioni di vicinanza e di solidarietà ai rappresentanti ed esponenti delle istituzioni cittadine che sono stati oggetto, in questi giorni, di vili atti di intimidazione.

Tali atti, infatti, non solo sono inaccettabili ma costituiscono elementi completamente estranei alla cultura e al modo di vivere le relazioni nella nostra comunità civica e non possono che suscitare la ferma e unanime condanna della massima assise cittadina”.

Il Presidente del Consiglio comunale

Mario Ronchi               

L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE A TAVERNE D’ARBIA   OGGETTO DELL’INTERROGAZIONE DI MASSIMILIANO BRUTTINI

L’assessore Mazzini ha informato sugli interventi di riqualificazione nella frazione

Durante la seduta consiliare odierna, Massimiliano Bruttini (PD), richiamando lo stanziamento presente nel bilancio comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha segnalato come “a Taverne d’Arbia e, in particolare, in via Provinciale, siano presenti marciapiedi con pavimentazione sconnessa e scalini che costringono, chi ha problemi di deambulazione, a transitare direttamente sulla sede stradale con tutti i possibili rischi e disagi. Spesso, inoltre, sullo stesso marciapiede vengono posteggiate le auto, le quali ostacolano ulteriormente il passaggio dei pedoni”. Per tali motivi, il consigliere ha chiesto “se, e nel caso quando, per quell’area siano previsti interventi di messa in sicurezza finalizzati all’eliminazione delle barriere presenti e che impediscano agli automobilisti di sostare sul marciapiede”.

“Il quartiere di Taverne d’Arbia – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Mazzini – è interessato da importanti interventi di riqualificazione, attesi da tempo dai residenti, ma che sono stati rallentati per le contingenze economiche del Comune e dell’intero Paese. Attualmente, con fondi regionali, e in parte provenienti dal bando per le periferie, si sta provvedendo alla sua messa in sicurezza idraulica. Sono in corso anche altri lavori per rendere pienamente funzionanti gli impianti sportivi”.

“Attraverso tale bando – ha proseguito – sarà realizzata una pista ciclopedonale che collegherà il quartiere da est a ovest, in modo da limitare la pericolosità e le criticità oggi presenti nella rete viaria. Per quanto, però, riguarda il marciapiede lungo via Principale, anche se non è ancora previsto alcun progetto per l‘eliminazione delle barriere architettoniche, l’Amministrazione valuterà la situazione per eventuali provvedimenti”.

Bruttini ha ringraziato per la risposta e ha invitato l’Amministrazione a “valutare questa tipologia di interventi lungo via Principale, dove si concentrano gli esercizi pubblici, le attività economiche, la Misericordia e l’asilo e dove i pedoni sono costretti a camminare sulla sede stradale”. 

MAZZINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI STADERINI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA

L’assessore ha illustrato la composizione dei rifiuti e i relativi processi industriali e flussi economici

Il tema della raccolta differenziata è stato oggetto, nella seduta consiliare odierna, dell’interrogazione di Pietro Staderini (Sena Civitas) che l’ha introdotto come “presupposto imprescindibile alla realizzazione delle attività di riciclaggio che consentono di generare economie e risparmi di materie prime ed energia”.

Il consigliere ha affermato che, per poter raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata previsti dalla normativa regionale ed europea, è necessaria una sensibilizzazione culturale a carico dei cittadini: “Per questo è utile che gli utenti conoscano il ciclo integrale di lavorazione dei rifiuti, una volta deposti nei cassonetti”.

Alla richiesta di Staderini di conoscere “dove vengono stoccati i rifiuti messi nelle campane verdi e nei cassonetti gialli e marroni, e quali flussi finanziari producono queste tre differenti separazioni” ha risposto l’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, il quale ha informato che, a livello di Ambito territoriale ottimale (ATO) Toscana sud, nell’annualità 2015, sono state 196mila le tonnellate di materiali ottenute dalla raccolta differenziata.

Mazzini ne ha illustrato la composizione: “Circa 53mila tonnellate di carta e cartone, 38mila di cosiddetto “multimateriale leggero”, quale vetro, plastica e lattine, e 48mila di organico”.

Dal punto di vista dei processi industriali, l’assessore ha informato che “per quanto riguarda la carta e il cartone, le raccolte differenziate sono avviate a piattaforme specializzate nella attività di valorizzazione per successivo avvio a recupero, mentre quella dell’organico è avviata a impianti di ATO per la produzione di compost di qualità”.

Mazzini ha poi informato, nel dettaglio per il Comune di Siena, che nell’anno 2016 “i flussi di carta raccolti sono stati avviati all’impianto di recupero di Sienambiente “Le Cortine” nel territorio comunale di Asciano, così come quelli del multimateriale leggero che, in misura minore, sono stati destinati anche all’impianto di Ecolat a Grosseto. Anche i flussi di organico sono stati avviati all’impianto di compostaggio “Le Cortine”“.

Infine, sul fronte economico-finanziario, l’assessore ha sostenuto che, per stimare quanto la totalità delle varie raccolte differenziate possa innescare a livello di indotto, “può essere preso a riferimento il dato riportato nella delibera di assemblea dell’ATO Toscana Sud n°7, tenutasi il 20 marzo scorso. Si evince che il montante complessivo delle attività di valorizzazione delle raccolte differenziate, a eccezione dell’organico, ha una incidenza a livello di ATO pari circa a 9,4 milioni di euro e i relativi contributi e ricavi hanno una incidenza pari circa a -8,2 milioni di euro”.

Staderini ha ringraziato per la risposta esaustiva e ha dichiarato che avrebbe gradito conoscere “i flussi finanziari in ambito comunale per circoscrivere le quantità economiche”.

MICROCREDITO DI SOLIDARIETÀ: IL VICESINDACO MANCUSO RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI CAROLINA PERSI

La società Microcredito di Solidarietà, operante nei locali di Banca MPS e articolata in 38 centri di ascolto sul territorio senese, è stata oggetto di dibattito consiliare con l’interrogazione presentata, nella seduta consiliare odierna, da Carolina Persi (PD) e sottoscritta dalla collega di gruppo Massimiliano Bruttini (PD). Richiamando la partecipazione societaria del 15% del Comune di Siena e la delibera e il relativo ordine del giorno approvati dal Consiglio lo scorso 26 settembre, “con i quali il sindaco e la giunta – ha affermato Persi – si impegnavano a perseguire ogni azione affinché la società fosse mantenuta nella sua operatività, in quanto patrimonio della comunità civica, e ad aggiornare nel merito le competenti commissioni consiliari”, Persi ha sottolineato come “tale presenza costituisca un patrimonio sociale da non disperdere per l’attività di educazione finanziaria svolta nei confronti di soggetti che, spesso, non hanno la capacità di affrontare operazioni semplici come la rateizzazione di bollette dei servizi”.

La consigliera, dopo aver ricordato anche il passaggio della delibera secondo cui “la liquidazione della società può arrecare pregiudizio patrimoniale al Comune per le ripercussioni sulla spesa corrente relativa ai servizi sociali” e ribadito “la necessità del suo mantenimento, previa verifica della possibilità di alienazione delle quote detenute dagli enti pubblici a soggetto del territorio con finalità analoghe e affini”, ha domandato “quali azioni abbia intrapreso l’Amministrazione comunale per il raggiungimento di tale scopo”.

Il vicesindaco Fulvio Mancuso, con delega alle Società partecipate, ha risposto che con tale delibera “l’Amministrazione precisava l’intenzione di mantenere la società, previa verifica della possibilità di alienazione delle quote detenute dagli enti pubblici a soggetto del territorio con finalità analoghe/affini”.

“Una misura – ha proseguito – adottata in relazione al paventato obbligo di dismissione della partecipazione derivante dall’interpretazione restrittiva della cosiddetta riforma “Madia” sulle partecipazioni pubbliche. Il Consiglio in tale sede precisava che l’eventuale liquidazione della società è suscettibile di arrecare grave pregiudizio patrimoniale al Comune di Siena per le ripercussioni sulla spesa corrente relativa ai servizi sociali”.

Il vicesindaco ha ricordato che la società svolge attività di produzione di servizi strettamente necessari per il perseguimento delle finalità istituzionali nel settore sociale dei soggetti partecipanti al capitale. “Facendo riferimento alla normativa, quando viene data la definizione di “servizi di interesse generale”, le attività di produzione dei servizi finanziari per privati e microimprese che si rivolgono a Microcredito sarebbero svolte a condizioni differenti in termini di accessibilità fisica ed economica, continuità, non discriminazione, qualità e sicurezza, assunte dalle amministrazioni pubbliche, nell’ambito delle proprie competenze, come necessarie per assicurare la soddisfazione dei bisogni della collettività di riferimento, così da garantire l’omogeneità dello sviluppo e la coesione sociale”.

Mancuso ha specificato che “la posizione espressa dal Comune di Siena è stata condivisa e, con i necessari adattamenti, fatta propria dai vari enti locali soci nei rispettivi Piani di razionalizzazione”.

Infine, il vicesindaco ha informato che “recentemente il direttore di FISES ha comunicato via e-mail di aver esposto alla Banca d’Italia, durante un incontro avuto con la Vigilanza di Firenze, alcuni quesiti in merito alla fattibilità di un’operazione di acquisto delle quote di Microcredito da parte di FISES spa e di essere in attesa di una riposta informale in proposito”, assicurando di tener aggiornato sull’argomento il Consiglio anche per le eventuale decisioni di competenza.

Carolina Persi ha ringraziato il vicesindaco e ha affermato che “il nostro obiettivo come gruppo di maggioranza, espresso con l’ordine del giorno richiamato, è proprio quello esposto nella parte finale della risposta. Per questo, sollecitiamo una risposta concreta su un problema reale per il territorio senese”.

IN CONSIGLIO IL TEMA DEL DECORO URBANO ALLA PASSEGGIATA IN VIA MACCARI

Il sindaco Valentini ha risposto all’interrogazione di Pietro Staderini che ha proposto di spostare la sosta dei pullman  

Ricordando le origini dell’area della Lizza (1563) e ripercorrendo le fasi del suo sviluppo urbanistico e architettonico, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha presentato, nella seduta consiliare odierna, un’interrogazione sul tema del decoro urbano dell’area.

Il consigliere ha sottolineato “la mancata manutenzione del manto a ghiaia, con pozzanghere e fanghiglia nelle stagioni piovose, e la presenza di aiuole non particolarmente curate” e che “viale Maccari è invaso quotidianamente da decine di pullman in sosta su entrambi i lati, i quali ostruiscono ai passanti la vista su tutta l’area de La Lizza, emettendo inoltre i veleni dei gas di scarico”.

Dopo aver sostenuto che “la zona non è nata per essere adibita a parcheggio pullman”, Staderini ha chiesto all’Amministrazione “se sia intenzione dell’Amministrazione ridare decoro al tratto in questione, individuando un’area di sosta alternativa”.

Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato che “la sosta degli autobus del trasporto pubblico locale (TPL, ndr) è in essere da oltre 10 anni: in particolare, da quando l’area è stata sottoposta all’intervento di riqualificazione complessiva dei terminal in piazza Gramsci”.

I mezzi che sostano in viale Maccari effettuano soste orarie superiori ai 30 minuti per essere utilizzati in più linee, o per poter ripartire dal centro città con cambio autista, “in modo da ridurre in maniera consistente i transiti passivi – ha specificato il sindaco – e il conseguente inquinamento atmosferico, transitando dalle strade cittadine, come via Beccafumi, sia in andata sia al ritorno. Ciò comporterebbe anche un rilevante aumento dei costi per l’incremento di chilometraggio, che finirebbe a carico degli utenti. In altri termini, ogni autobus che si sposta da La Lizza a viale Maccari, percorrendo pochi metri, è un autobus in meno sottratto alla circolazione ordinaria”.

Il sindaco ha aggiunto che per spostare la sosta di via Maccari “si dovrebbe individuare, progettare e finanziare una zona alternativa, ma altrettanto baricentrica fra la sede aziendale ai Due Ponti e i terminal centrali di piazza Gramsci e via Garibaldi”.

Staderini, pur dichiarando di comprendere le difficoltà tecniche, ha espresso il suo disaccordo “per la penalizzazione di viale Maccari e per le scelte delle amministrazioni comunali, in contrasto con l’intento con il quale è stato realizzato il parco”. Il consigliere ha aggiunto che “mentre è plausibile il contenimento della spesa, non lo è altrettanto la riduzione dell’inquinamento atmosferico, viste le numerose manovre dei pullman in sosta. Va quindi ricercata una soluzione alternativa, ripensando il TPL e il suo modo di utilizzo e ridando vita a un luogo che merita più tutela e attenzione”.

IL CONSIGLIO APPROVA ALCUNE VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE 2017/2019

L’assemblea consiliare, nella seduta odierna, ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione 2017/2019

Nell’illustrare il documento, il sindaco Bruno Valentini ha sottolineato la necessità di procedere ad alcune modifiche che non alterano, comunque, il pareggio finanziario del bilancio.

“Per la parte corrente – ha spiegato il primo cittadino – si procede: all’aggiornamento in aumento delle sanzioni del Codice della Strada e oneri accessori, con conseguente adeguamento delle spese di gestione e del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE); le risorse che si rendono disponibili sono destinate in primo luogo ad interventi straordinari di manutenzione su viabilità e frane (per 400 mila euro). Si procede poi alla riallocazione, per pari importo, di stanziamenti relativi alle spese di personale e alla rilevazione di poste in entrata per rimborsi, con saldo positivo; alla riduzione di alcuni stanziamenti e all’incremento di alcune poste, prevalentemente nel settore culturale per le attività di fine anno e per il miglioramento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale; all’inserimento di contributi regionali e statali e relativo impiego per attività specifiche; all’allineamento del fondo di riserva ai livelli minimi di legge”.

Per la parte degli investimenti, l’Amministrazione prosegue, fra l’altro, nel potenziamento delle attività di progettazione, prevedendo l’acquisto di nuovi plotter per gli uffici e il finanziamento degli incarichi per la ristrutturazione dell’Asilo Nido Scarabocchio a Ravacciano.

APPROVATA LA MOZIONE DI SIENA CAMBIA SULLE STRATEGIE DA APPORTARE PER IL MANTENIMENTO E LO SVILUPPO DEL POLICLINICO LE SCOTTE 

Approvata la mozione presentata oggi dal gruppo consiliare Siena Cambia (Fabio Zacchei, Lorenzo Di Renzone, Pasqualino Cappelli), con la quale è stato chiesto l’impegno del sindaco Bruno Valentini a “presidiare affinché la scelta dei nuovi Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese rifletta figure di alto profilo professionale e morale, scevre da logiche di asservimento politico le quali, consce portatrici delle necessità del territorio e della città, siano in grado di riqualificare Le Scotte sia dal punto di vista sanitario sia strutturale, portandolo ai vertici degli ospedali di eccellenza, garantendo così ai cittadini e ai pazienti una sanità di altissimo livello, caratteristica essenziale di un ospedale ad alta specializzazione”, con un testo attualizzato da un emendamento presentato da Di Renzone e approvato dall’aula.

Zacchei, che ha chiesto esplicitamente al sindaco di pronunciarsi pubblicamente affinchè le nomine, fatte e future, rispondano alle indicazioni di sviluppo date dalla Conferenza dei Sindaci competenti per territorio, ha illustrato l’atto facendo emergere la necessità di un progetto che riesca a mantenere l’eccellenza del Policlinico attraverso una fattiva collaborazione con l’Ateneo senese per garantire l’unicità di Siena come nodo centrale della rete assistenziale, formativa, di ricerca e di trasferimento dei saperi della Toscana meridionale. Ed ha evidenziato come “gli attori di questo obiettivo debbano essere il nuovo DG, il Rettore e il suo delegato alla sanità, e l’Amministrazione comunale”.

“L’ospedale S. Maria alle Scotte per essere un punto di eccellenza regionale necessita di una radicale ristrutturazione così da diventare un plesso sostenibile, moderno ed efficiente. Per questo risulta indispensabile un adeguamento informatico per un più adeguato scambio di informazioni cliniche, non solo tra ospedali di area vasta ma soprattutto con i medici di medicina generale e i servizi territoriali, potenziando progressivamente i servizi di telemedicina. In parallelo va arrestato l’indebolimento delle migliori professionalità con piani di sostituzione dei pensionamenti e dei trasferimenti ed effettuare strategie di ricambio per le migliori competenze. Devono essere messe in atto azioni a medio-lungo termine per garantire il futuro all’assistenza, la ricerca e sviluppo tecnologico e garantire la continuità assistenziale ai cittadini residenti, oltre all’attivazione di nuove sinergie con le altre Aziende Ospedaliere della Toscana atte a far crescere le professionalità interne e a favorire lo scambio tra professionisti per evitare le fughe dei pazienti verso altre strutture e mantenere, così, un elevato livello di attrazione e redditività dell’azienda”. 

IN CONSIGLIO COMUNALE IL TEMA DELLE CASE ALLAGATE A SAN MINIATO: L’ASSESSORA FERRETTI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI CAMPANINI

Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM), durante la seduta consiliare odierna, ha portato all’attenzione del Consiglio la questione delle case allagate nel quartiere di San Miniato a causa di guasti tecnici. Il consigliere, ricordando che “nelle scorse settimane, in alcuni appartamenti del blocco C che si affacciano su piazza della Costituzione, si sono verificati guasti alle tubature che ne hanno resi alcuni inagibili” e che “lo stesso blocco è formato da 24 appartamenti che dovevano essere assegnati, da tempo, agli aventi diritto della graduatoria di Siena Casa”, ha chiesto all’Amministrazione di quantificare gli appartamenti del blocco C già assegnati fino al momento del guasto citato e quelli attualmente occupati. Inoltre, “se sia stata già accertata l’entità e l’origine del danno per le necessarie riparazioni e prevenirne il ripetersi”, nonché “quando torneranno abitabili e potranno essere assegnate tutte le abitazioni del blocco C “.

Dopo aver richiamato anche gli “ulteriori disagi che si stanno verificando nel blocco D, sull’altro lato di piazza della Costituzione, relativamente alle spese per l’illuminazione pubblica”, Campanini ha chiesto “quando gli assegnatari di queste abitazioni saranno rimborsati delle spese, quando potranno usufruire delle cantine del piano interrato, finora non utilizzate, e quali sono stati gli impedimenti e gli eventuali interventi necessari”.

L’assessora alla Casa, Anna Ferretti, ha innanzitutto ricordato che l’intero complesso è stato realizzato, alla fine degli anni ’90, con i fondi di un bando nazionale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finalizzato al recupero delle periferie degradate e denominato “Contratti di Quartiere”. “Essendo finanziato, per la quasi totalità, da finanziamenti ministeriali, le regole erano rigide: infatti, la progettazione, la realizzazione e la direzione dei lavori sono stati affidati mediante una gara aperta a livello nazionale”. L’assessora ha aggiunto che nel 2010 il Comune ha sciolto unilateralmente il contratto con l’impresa appaltatrice per gravi inadempimenti contrattuali, contestando all’impresa tutta una serie di lavorazioni mal eseguite, parzialmente eseguite o da rieseguire secondo le regole dell’arte. Nel settembre 2010 l’Impresa appaltatrice è ricorsa presso giudizio arbitrale, tuttora in corso: “È quindi evidente che lo stato degli immobili, già nel 2010, versava in condizioni non ottimali, poi peggiorate nel corso del tempo a causa dell’inutilizzo. L’Amministrazione, facendosi carico dei maggiori oneri, si è adoperata al fine di recuperare per quanto possibile i fabbricati dando priorità ai Blocchi B e D composti principalmente da appartamenti”.

Rispetto al guasto, emerso nei giorni di Ferragosto, Ferretti ha informato che ha interessato l’impianto di adduzione di acqua calda sanitaria di un appartamento al primo piano, nel quale ha ceduto un giunto termosaldato, provocando una copiosa perdita che si è propagata lungo le orditure del solaio e interessando gli appartamenti circostanti: “Un difetto conseguente alla messa in funzione dell’impianto di acqua calda sanitaria, a temperature di esercizio, che dal momento della sua realizzazione non erano state provate. Durante le lavorazioni di verifica della funzionalità, gli impianti sono stati provati prima con aria a pressione, per verificare la presenza di perdite, poi sono stati posti in pressione per circa 72/96 ore. Antecedentemente all’agibilità, non potendo avere a disposizione i contatori delle utenze del gas, non è stato possibile verificare gli impianti con l’acqua alle temperature di esercizio”.

L’assessora ha specificato che “nel caso in questione, un giunto non ha retto all’impiego in pressione con acqua calda e ha ceduto. La famiglia avrebbe potuto accorgersi del problema solo controllando il contatore dell’acqua, cosa che Siena Casa invita sempre a fare, specialmente quando si tratta di abitazione nuove”. “ L’intervento di riparazione consiste nella sostituzione del giunto. Per le motivazioni espresse in premessa è impossibile prevenire il ripetersi di tali anomalie, considerato i trascorsi anche sul blocco D. Gli impianti, purtroppo, sono la parte più difficile da controllare e subiscono gli effetti dell’inutilizzo più delle strutture e delle finiture”. Ferretti, inoltre, ha evidenziato come, oltre al ripristino degli impianti, sia necessario ritinteggiare anche le pareti, “un’operazione non proprio adatta per il periodo invernale: si presume che i lavori possano essere completati tra alcuni mesi e che si possa tornare ad assegnare le abitazioni nella primavera 2018”.

Per quanto riguarda gli appartamenti occupati nel blocco C al momento del guasto, l’assessora ha sostenuto che erano 11 e, allo stato attuale, sono sempre 11: “Le due famiglie coinvolte dalla perdita sono state spostate in appartamenti idonei, mentre altre due famiglie arriveranno a breve in quanto già assegnatarie; altri 4 appartamenti verranno assegnati entro l’anno perché ubicati nell’ala che non ha subito danni”.

Rispetto al rimborso dei costi di illuminazione pubblica di piazza della Costituzione, “sulla base di una valutazione tecnica – ha specificato – è stato determinato uno scorporo dalla bolletta condominiale del 5%: tali importi saranno addebitati al Comune di Siena che se ne farà carico a ogni chiusura di bilancio del relativo fabbricato”. Per il periodo settembre 2012/agosto 2016 l’importo è stato di circa 700 euro: “Una ripartizione proporzionata anche sui bilanci chiusi in precedenza – ha affermato l’assessora – che è stata scaglionata per i giusti periodi di competenza, affinché tutti gli inquilini, presenti o meno, possano beneficiare dei rimborsi erogati. Può darsi che gli inquilini non si siano accorti delle detrazioni perché il bollettino mensile riporta un complessivo delle spese per i servizi essenziali. Chi volesse controllare dettagliatamente si può recare presso gli uffici di Siena Casa, previo appuntamento”.

Infine, “trovandosi le cantine all’interno dell’autorimessa – ha concluso – il loro utilizzo è connesso alla prevenzione incendi dell’attività complessiva e quindi le stesse, anche se a norma (munite di adeguate porte antincendio e correttamente individuate nell’esame di progetto inviato ai Vigili del Fuoco) non potranno essere assegnate ai condomini fino a che non sarà conclusa la pratica ai Vigili del Fuoco”.

Campanini ha ringraziato per la risposta tecnica nel merito del guasto alle tubature ma si è dichiarato “politicamente insoddisfatto per il mancato rispetto delle tempistiche sia sul fronte dell’assegnazione degli appartamenti, dei quali 13 su 24 risultano inutilizzati, sia per quanto riguarda la realizzazione di quelle opere urbanistiche richieste dal quartiere di San Miniato, come l’auditorium e l’emiciclo”.

     

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