Sarà facile ristrutturare le costruzioni esistenti e un parco agricolo–sportivo sarà la nuova Cittadella dello Sport
di Lorenzo Croci
SIENA. Il consiglio comunale ha approvato importanti variazioni al vigente Regolamento Urbanistico (RU), le quali, in base a due cosiddette “varianti”, hanno in dote l’obiettivo di favorire un veloce rilancio edilizio della Città di Siena, nonché la cura e la conservazione del patrimonio paesaggistico e storico culturale del territorio senese. Nel 2012 la sentenza del Tar obbligò l’amministrazione comunale a rivedere le norme tecniche del RU a causa della disparità d’intervento tra pubblico e privato che il Regolamento – secondo il Tar – promuoveva. Oggi queste modifiche apportate ed approvate, ottemperano alla sentenza del Tar. La prima “variante” di questa corposa rivisitazione prende il nome di “Variante a servizio della città”. Questa, modifica l’apparato normativo del vigente RU per gestire l’edificato esistente in considerazione delle mutate condizioni socio-economiche verificatesi dall’approvazione dello strumento urbanistico, nell’anno 2011. In pratica la “Variante a servizio della città” apporta una serie di correzioni e adeguamenti alle Norme tecniche di Attuazione per facilitare l’applicazione delle stesse, e per far fronte alle esigenze di semplificazioni promosse sia dagli operatori economici che dagli ordini professionali che operano nel territorio, nonché dai singoli cittadini. Le principali norme tecniche rivisitate vanno a toccare operazioni di gestione sia ordinaria che quotidiana come: ristrutturazioni, uso del sottotetto, monetizzazione di parcheggi, utilizzo del territori agricolo, frazionamento degli appartamenti destinazioni d’uso, tipi d’intervento edilizio, attività ricettive alberghiere, la polarizzazione, disciplina dei servizi pubblici, disciplina del verde urbano, arre di riqualificazione completamento AR. Dunque, tutte queste norme possiedono – secondo Valentini – l’obiettivo di recuperare e riqualificare il patrimonio edilizio esistente rispondendo alle aspettative delle famiglie e degli operatori economici, sempre nel rispetto del mutato quadro normativo regionale in materia urbanistica, il quale impone alla nuova pianificazione urbanistica lo sfruttamento e il recupero dell’esistente per ridurre il consumo di suolo. “Si apre oggi una nuova stagione di ristrutturazione e di crescita senza consumare nuovo suolo, garantendo una reale semplificazione normativa per facilitare i piccoli interventi, investendo sulla rigenerazione e la riqualificazione delle costruzioni già esistenti. Inoltre, oggi concludiamo un percorso – ha aggiunto Valentini – partito da un serrato confronto con gli operatori economici, con gli ordini professionali e con i singoli cittadini. Un percorso che ha portato alla trasformazione di quasi la metà (46%) degli articoli del vecchio e superato RU per puntare ad un massiccio recupero del patrimonio edilizio. Era uno dei nostri obiettivi in programma ed oggi pensiamo di averlo raggiunto”.
E’ dunque importante sottolineare, che la “variante” è solo un comparto di variazioni a carattere solamente normativo, ed essenzialmente sulla disciplina, per la gestione degli insediamenti e del patrimonio edilizio esistente. Nessun intervento strutturale verrà svolto, e nessun intervento è stato inserito nel programma dell’amministrazione comunale. Solo variazioni prettamente normative, le quali – per quanto riguarda la seconda “variante” – si traducono in una risoluzione in via definitiva di tutte le problematiche connesse alla mancata realizzazione della “Cittadella dello Sport” e del nuovo stadio. Questa variante modifica – “normativamente parlando” – il vecchio progetto trasformandolo in un “parco agricolo sportivo” che, conservando le caratteristiche rurali del territorio interessato, valorizza i percorsi storici come la Via Francigena. Oltre a ciò, integra funzioni sportive adeguate all’ambiente (trekking, jogging, attività ciclistiche ed equestri), consente la realizzazione di strutture e spazi turistico-ricettivi sostenibili. Tra le principali normative riviste c’è la distribuzione in ettari degli spazi appena citati, i quali con questa nuova distribuzione potranno far pervenire una maggior domanda d’investimento, sia dal settore pubblico che da quello privato. E inoltre potranno – secondo Valentini – creare un nuovo parco come tipologia e facilmente accessibile, grazie soprattutto alla dotazione delle nuove infrastrutture viarie, quali la nuova Cassia in fase di completamento e la bretella di collegamento tra la Cassia, la strada provinciale Traversa Romana Aretina, la S.G.C. E78 “Bettolle-Siena” e il servizio metropolitano. In pratica, con questa seconda variante in ogni spazio sarà possibile costruire il nuovo stadio, sempre in base alle norme relative ad una simile struttura. Purtroppo, però, l’attuale crisi economica rende difficile la costruzione di in nuovo impianto per la Robur, ma così facendo – secondo Valentini – l’amministrazione comunale ha aumentato la possibilità d’intervento, equiparando la domanda sia per il pubblico che per il privato. “Abbiamo trasformato un progetto impossibile da realizzare e neanche tanto apprezzato dalla città, in una proposta davvero innovativa che coniuga ambiente rurale, storia e attività sportiva di base”, ha concluso Valentini. “Sono due atti fondamentali – ha sottolineato il presidente della Commissione “Assetto del Territorio”, l’architetto Simone Vigni – su cui abbiamo lavorato molto anche come Commissione. Le modifiche inserite nella “Variante a servizio della città” sono atta a stimolare un processo di ripresa economica in armonia con la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale del nostro territorio. La variante urbanistica, difatti, non introduce nuovo consumo di suolo, ma al contrario stimola il recupero degli immobili già esistenti e alleggerisce i processi burocratici”.
La Variante al servizio della città
La variante ha come riferimento la cura e la conservazione del patrimonio paesaggistico e storico culturale del nostro territorio ed è finalizzata all’attivazione di un processo di ripresa economica sostenibile, inserendo modifiche che nel loro complesso faciliteranno l’attività di recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente rispondendo alle aspettative delle famiglie, degli operatori economici nel rispetto del mutato quadro normativo regionale in materia urbanistica, che impone alla nuova pianificazione urbanistica lo sfruttamento e il recupero dell’esistente per ridurre il consumo di suolo.
La variante interviene sia all’interno del territorio urbanizzato, che fuori da tale perimetro recependo anche gli adeguamenti normativi a carattere nazionale e regionale intervenuti successivamente all’approvazione del Regolamento Urbanistico.
Inoltre apporta alcune semplificazioni e adeguamenti funzionali alla migliore applicazione delle Norme tecniche di Attuazione per quanto riguarda la disciplina delle schede di progetto TU, le attività ricettive alberghiere, l’articolazione della disciplina della città in trasformazione, della polarizzazione e la disciplina delle aree di riqualificazione completamento AR. Non prevede nuovi impegni di suolo non edificato ma renderà più facilmente attuabile la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, valida a tempo indeterminato. La nuova variante diminuisce le superfici minime per procedere al frazionamento degli alloggi, rendendo più facile adeguare l’offerta abitativa ai nuclei familiari di oggi, assai meno numerosi di un tempo.
La variante riguarda le grandezze edilizie e urbanistiche, i parametri per la dotazione di parcheggi, la disciplina dei frazionamenti e delle destinazioni d’uso, le attività ricettive, la disciplina delle trasformazioni nel territorio rurale, quella della tutela degli acquiferi, del rischio idraulico, geomorfologico, sismico e archeologico.
Il Parco Agricolo Sportivo “La Cittadella dello Sport”
L’obiettivo era realizzare un parco agricolo sportivo che, conservando e ottimizzando le caratteristiche funzioni agricole del territorio interessato, valorizzasse i percorsi storici che innervano l’area quali ad esempio la “Via Francigena”, integrando anche funzioni sportive, spazi turistico – ricettivi, strutture ludico-ricreative. Un parco innovativo come tipologia e facilmente accessibile, grazie alla dotazione delle nuove infrastrutture viarie, quali la nuova Cassia in fase di completamento e la bretella di collegamento tra la Cassia, la strada provinciale Traversa Romana Aretina, la S.G.C. E78 “Bettolle – Siena” e il servizio ferroviario metropolitano.
Adesso la previsione pubblica vede un primo dimezzamento nonché il riposizionamento della viabilità pubblica e ad uso pubblico, da attuarsi esclusivamente in funzione degli interventi che saranno effettivamente eseguiti.