L’accordo è diretto a creare una visione strategica comune e una comune azione programmatica per la valorizzazione del “Sistema museale cittadino di Siena”
SIENA. Il Consiglio comunale oggi ha approvato l’accordo tra Comune di Siena e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, che, nel pomeriggio, è stato firmato nella Sala delle Lupe. Questo atto, il primo siglato in Italia tra il Ministero e un Comune, fino ad oggi il MIBACT ha stipulato accordi simili solo con le Regioni, segna il raggiungimento di un obiettivo fondamentale nel percorso di potenziamento delle attività culturali della città.
Un traguardo tecnico frutto di un intenso percorso politico fortemente sentito e perseguito di cui sono state tappe fondamentali l’Atto di indirizzo per il S. Maria della Scala approvato dal Consiglio Comunale il 24 luglio 2014, il bando per il Direttore del Complesso museale e la relativa nomina. Un percorso coerente che ha avuto la tempistica della concretezza partendo dal contesto e valutando la sostenibilità dei progetti rifuggendo proclami e fuorvianti utopie senza perdere mai la visione d’insieme e la finalità che, da decenni, la città ha chiaramente delineato.
Celebriamo con soddisfazione un punto di arrivo e di inizio: un risultato foriero di ampie prospettive future ottenuto grazie a una forte spinta politica ma attuato da figure professionali adeguate nel pieno rispetto dei ruoli. Un successo di alcuni protagonisti che sono stati strumento per la realizzazione di una volontà collettiva: un successo per tutti. L’accordo, stipulato in base all’art. 112 comma 4 del Codice dei Beni Culturali, è diretto a creare una visione strategica comune, sistematica e integrata, e una comune azione programmatica per la valorizzazione del “Sistema museale cittadino di Siena” con le finalità di valorizzazione dal punto di vista culturale attraverso la promozione della conoscenza, il sostegno della conservazione e l’assicurazione delle migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica dei luoghi e istituti della cultura afferenti allo Stato (Pinacoteca Nazionale, Museo Archeologico Nazionale) e al Comune di Siena (Museo Civico, S. Maria della Scala, Museo dell’Acqua); di valorizzazione dal punto di vista territoriale attraverso la creazione delle reti, il potenziamento dello sviluppo turistico e il rafforzamento della mobilità, dell’accessibilità e della sosta. Nell’ambito di queste finalità gli obiettivi sono: lo sviluppo dell’identità e della rete dei valori; l’incremento e la differenziazione dei pubblici; il miglioramento complessivo della gestione dei musei; il riordinamenti delle collezioni ai fini della loro valorizzazione anche con scambio di opere tra musei; lo sviluppo delle reti e delle relazioni con i soggetti del territorio; il rafforzamento delle sinergie tra le amministrazioni pubbliche e le filiere economiche che ruotano attorno al sistema cultura e turismo, al fine di migliorare la fruizione del patrimonio e la permanenza del pubblico in città. Gli obiettivi e le finalità prefissi devono essere raggiunti rispecchiando, da un lato, le prescrizioni di tutela storico-artistica paesaggistica, dall’altro attraverso i piani strategici di sviluppo culturali e di valorizzazione, così come previsti dal Codice dei Beni Culturali. Le prime azioni in attuazione dell’accordo sono, attraverso apposite convenzioni: la definizione degli obiettivi e delle modalità di gestione da parte del Comune di Siena del Museo Archeologico Nazionale, afferente al Polo Museale della Toscana, nel Complesso del S. Maria della Scala, che di fatto sana il vulnus attuale, ossia la mancanza di un atto formale relativo al Museo Archeologico; la valorizzazione congiunta della Pinacoteca e del S. Maria della Scala attraverso il trasferimento di alcune opere dalla Pinacoteca al S. Maria finalizzato alla costruzione di un percorso espositivo incentrato sulla cultura figurativa senese dal Duecento al Quattrocento; la riunificazione al S. Maria della Collezione Spannocchi, oggi divisa tra Pinacoteca e Museo Civico; la collaborazione nell’ambito dei servizi di bigliettazione, comunicazione, promozione e servizi educativi rispettando il POR Medioevo e Francigena sostenuto e concordato con la Regione Toscana. Queste azioni creano un forte legame tra Pinacoteca Nazionale e S. Maria della Scala e determinano una sorta di museo diffuso lungo l’asse di via S. Pietro, via del Capitano, piazza del Duomo. Una “cittadella della cultura” diffusa che reinterpreta e estende a un contesto più ampio ciò che Briganti aveva prefigurato nella rinnovata funzione dello Spedale di Santa Maria della Scala. Grazie all’accordo, nell’ambito degli obiettivi prefissati saranno possibili altre azioni individuate e da individuare, allargando l’intesa anche ad altri soggetti. L’accordo, frutto di un’intensa relazione politica, segna un primato ed è un importante riconoscimento a un lavoro che getta le fondamenta su cui far crescere il ricco e complesso progetto di riuso, potenziamento e valorizzazione dell’antico ospedale di S. Maria della Scala e che, in modo nuovo e più coerente, lo mette in relazione con la realtà culturale dell’intero tessuto cittadino.
Presidente Commissione Cultura e Scuola
Rita Petti Gruppo PD