Il progetto non è ancora stato presentato al Comune. Il count down non è ancora scattato
di Filippo Tozzi
SIENA. La notizia è confermata. Come riportato oggi da calciomercato.com, “è stata fissata dal Presidente della Sezione Fallimentare per il 30 maggio prossimo l’udienza nella quale il Tribunale senese deciderà se sussistono le condizioni per dichiarare la morte della gloriosa società toscana”. Uno dei maggiori creditori è uno studio legale che, all’epoca della presidenza Stronati, aveva sottoscritto un oneroso accordo per la prestazione dei propri servizi alla Robur. La posizione del creditore era stata rinegoziata durante l’estate scorsa, in modo da rateizzare il pagamento delle spettanze in due soluzioni. La prima è stata saldata, ma non la seconda. Una nuova trattativa aveva portato ad una nuova rateizzazione, il cui percorso ha seguito quello precedente.
Quindi, dopo la bufera sul progetto stadio, con il Comune che non ha ancora ricevuto la documentazione di sostenibilità finanziaria, una nuova tormenta si abbatte sul morale dei tifosi e sulle sorti della società. La stessa società che, secondo quanto riportato da calciomercato.com, “è stata invitata dal Giudice fallimentare a presentare un elenco analitico dei creditori, indicando l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati”. Nuove nubi si addensano quindi sull’orizzonte bianconero. Il potere salvifico dello stadio, che il presidente Mezzaroma ha più volte etichettato come “l’unica via”, tornerà quindi alla ribalta nei prossimi giorni. La legge di stabilità, al comma 304, prevede un minimo di 90 giorni di tempo per il Comune per valutare la proposta di fattibilità presentata dalla società. Una proposta che diviene a tutti gli effetti un progetto preliminare. Novanta giorni il cui computo non è tuttavia ancora iniziato. Infatti, il sindaco Valentini ha più volte ricordato che il count down scatterà dal momento della ricezione di tutta la documentazione necessaria al Comune per prendere una decisione. L’udienza per il fallimento è fissata per il 30 maggio ed il termine di novanta giorni implicherebbe che la proposta di fattibilità venisse presentata e protocollata nei primi giorni di marzo. Se così fosse, la palla passerebbe nelle mani della pubblica amministrazione, con lo spettro di un possibile fallimento fissato per il 30 maggio. Tre mesi in cui Palazzo Pubblico sarebbe sottoposto a pressione, derivante dalla data dell’udienza in Tribunale, per scongiurare la scomparsa di una storia sportiva ultracentenaria. Attorno ai novanta giorni si giocano i destini della Robur 1904. Novanta giorni di cui per adesso si conosce solo la data finale, ovvero quella del 30 maggio. Per conoscere anche il momento di inizio del conto alla rovescia, occorre attendere la data dell’effettiva presentazione al Comune del progetto e della documentazione di sostenibilità finanziaria.
SIENA. La notizia è confermata. Come riportato oggi da calciomercato.com, “è stata fissata dal Presidente della Sezione Fallimentare per il 30 maggio prossimo l’udienza nella quale il Tribunale senese deciderà se sussistono le condizioni per dichiarare la morte della gloriosa società toscana”. Uno dei maggiori creditori è uno studio legale che, all’epoca della presidenza Stronati, aveva sottoscritto un oneroso accordo per la prestazione dei propri servizi alla Robur. La posizione del creditore era stata rinegoziata durante l’estate scorsa, in modo da rateizzare il pagamento delle spettanze in due soluzioni. La prima è stata saldata, ma non la seconda. Una nuova trattativa aveva portato ad una nuova rateizzazione, il cui percorso ha seguito quello precedente.
Quindi, dopo la bufera sul progetto stadio, con il Comune che non ha ancora ricevuto la documentazione di sostenibilità finanziaria, una nuova tormenta si abbatte sul morale dei tifosi e sulle sorti della società. La stessa società che, secondo quanto riportato da calciomercato.com, “è stata invitata dal Giudice fallimentare a presentare un elenco analitico dei creditori, indicando l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati”. Nuove nubi si addensano quindi sull’orizzonte bianconero. Il potere salvifico dello stadio, che il presidente Mezzaroma ha più volte etichettato come “l’unica via”, tornerà quindi alla ribalta nei prossimi giorni. La legge di stabilità, al comma 304, prevede un minimo di 90 giorni di tempo per il Comune per valutare la proposta di fattibilità presentata dalla società. Una proposta che diviene a tutti gli effetti un progetto preliminare. Novanta giorni il cui computo non è tuttavia ancora iniziato. Infatti, il sindaco Valentini ha più volte ricordato che il count down scatterà dal momento della ricezione di tutta la documentazione necessaria al Comune per prendere una decisione. L’udienza per il fallimento è fissata per il 30 maggio ed il termine di novanta giorni implicherebbe che la proposta di fattibilità venisse presentata e protocollata nei primi giorni di marzo. Se così fosse, la palla passerebbe nelle mani della pubblica amministrazione, con lo spettro di un possibile fallimento fissato per il 30 maggio. Tre mesi in cui Palazzo Pubblico sarebbe sottoposto a pressione, derivante dalla data dell’udienza in Tribunale, per scongiurare la scomparsa di una storia sportiva ultracentenaria. Attorno ai novanta giorni si giocano i destini della Robur 1904. Novanta giorni di cui per adesso si conosce solo la data finale, ovvero quella del 30 maggio. Per conoscere anche il momento di inizio del conto alla rovescia, occorre attendere la data dell’effettiva presentazione al Comune del progetto e della documentazione di sostenibilità finanziaria.
Aggiornamento ore 18.45
Calciomercato.com ha rimosso la pagina web in cui era ospitato l’articolo citato in precedenza. Come mostrato dalla foto a corredo dell’articolo, il motore di ricerca Google testimonia ancora l’esistenza di questa pagina, in virtù del servizio di indicizzazione delle pagine web. Le notizie in essa contenute sono però state verificate da Il Cittadino Online ed hanno trovato le conferme a cui facciamo riferimento nel nostro pezzo.
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