"Vogliamo portare la tradizione del grande volley in questo territorio"
Poi si sono susseguiti gli interventi che hanno toccato il tema ben descritto nel sottotitolo dell’iniziativa: “La deontologia del giornalista nell’informazione sportiva ed in particolare nei contesti in cui occorra raccontare la salute dello sportivo nel rispetto della persona e della verità dei fatti”. L’incontro è stato introdotto da Giovanna Romano, vicepresidente del Gruppo stampa autonomo di Siena, e moderato da Guido D’Ubaldo del Corriere dello Sport – Cnog. All’evento hanno contribuito anche gli interventi di Fabrizio Bocca de La Repubblica, Carlo Paris, corrispondente Rai da Gerusalemme, che si è collegato con la sala Fellini, Paolo Ridolfi, delegato Coni Siena, Saverio Battente dell’Università degli studi di Siena, Ferruccio Bonino di Upmc Università di Pittsburgh.
Paolo Tofoli ha raccontato la sua esperienza di grande sportivo, prima nella figura di giocatore e poi in quella di allenatore di pallavolo. Dall’alto della sua carriera decennale, e con alle spalle 342 partite disputate con la maglia della Nazionale (con cui ha vinto due Mondiali, quattro Europei e tre medaglie olimpiche) Tofoli ha affrontato l’argomento della discussione, sottolineando l’importanza del riportare correttamente informazioni sullo stato di salute degli sportivi, elemento rilevante anche relativamente a quella che è la loro immagine e a quella che sarà la loro carriera.
Il coach ha parlato pure del progetto e dell’avventura senese: “Stiamo cercando di far affezionare alla pallavolo il pubblico senese e anche toscano – ha affermato Tofoli –. Vogliamo inculcare la tradizione del grande volley a Siena e pian piano ci stiamo riuscendo. Siena è una città molto sportiva e si merita anche la grande pallavolo”.