Mantenuti servizi e tariffe e livello di investimenti. Lieve incremento per la Tari dovuto a ecotassa
MONTERIGGIONI. Il bilancio del Comune di Monteriggioni si conferma solido e in equilibrio e anche per il 2019 è previsto il mantenimento delle tariffe e del livello dei servizi. La manovra è stata approvata nei giorni scorsi dal consiglio comunale insieme al Piano delle opere pubbliche; al DUP, Documento unico di programmazione 2019-2021 che fotografa la situazione del Comune con una visione d’insieme delle singole politiche da attuare suddivise per missioni e programmi, e al PEF, Piano economico e finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani.
“Il Comune di Monteriggioni – ha affermato Christian Riccucci, assessore al bilancio illustrando la manovra – riuscirà a garantire il pareggio di bilancio anche per il 2019 senza ricorrere all’aumento delle tariffe per i servizi a domanda individuale quali asilo nido, mensa e trasporto scolastici, nonostante la possibilità data agli enti locali di aumentarle dopo il superamento del blocco dell’aumento previsto per gli esercizi precedenti. Il mantenimento della pressione fiscale e del livello dei servizi è reso possibile da un attento monitoraggio dell’andamento della spesa corrente finalizzato al contenimento della stessa, che ha sempre caratterizzato questa amministrazione. Nel corso del 2019, inoltre, porteremo avanti il recupero dell’evasione fiscale da parte dell’ufficio tributi, che si concentrerà anche nell’informatizzazione della Cosap e nel censimento dei passi carrabili”.
“Sul fronte delle entrate – ha aggiunto Riccucci – si prevede un gettito Imu pari a circa 2 milioni di euro e un gettito Tasi per circa 400 mila euro, con le stesse aliquote del 2018, e un aumento delle risorse dell’imposta di soggiorno, con la previsione di passare dai 175 mila euro del 2018 ai 185 mila euro nel 2019, grazie a una maggiore presenza di turisti. Confermato, inoltre, il contributo erariale del 2018, pari a circa 880 mila euro, mentre la spesa per il personale, attorno a 1 milione e 643 mila euro, rispetta i limiti previsti dalla normativa, in quanto inferiore alla media della spesa per il personale nel triennio 2011-2013”.
“Per quanto riguarda gli investimenti – ha detto Raffaella Senesi, sindaco e assessore ai lavori pubblici – si prevedono entrate per circa 1,5 milioni di euro dal CIPE, Comitato interministeriale per la programmazione economica, per il restauro delle mura del Castello, un contributo di 70 mila euro per la messa in sicurezza di scuole e strade e quello di 327 mila euro per portare avanti il recupero del complesso monumentale di Abbadia Isola. Le entrate per i permessi a costruire sono stimate in circa 555 mila euro, da destinare prevalentemente agli investimenti, anche se 114 mila euro finanzieranno la manutenzione ordinaria, intervento consentito dalla legge dal 2018. L’indebitamento dell’ente, a oggi, è pari a circa 29 mila euro e nel 2021 è previsto l’azzeramento degli oneri di ammortamento dei mutui in essere. A questo si unisce un fondo cassa di circa 13 milioni e 268 euro a inizio 2019, cifra che a fine 2019 è stimata in 9 milioni e 423 mila euro”.
La tariffa Tari è stata, invece, illustrata dall’assessore all’ambiente, Fabio Lattanzio. “Il PEF, Piano economico e finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani 2019 prevede un lieve incremento della tariffa dovuto all’introduzione dell’ecotassa sui rifiuti indifferenziati, che peserà sul nostro Comune per circa 60 mila euro, e alla presenza di crediti TIA. Nel 2014, all’inizio del mandato di questa amministrazione comunale, il costo del servizio era di circa due milioni. Negli ultimi anni è calato, con oscillazioni tra il 10 e il 15 per cento, e grazie alla ristrutturazione del servizio abbiamo aumentato i servizi, triplicato gli svuotamenti, introdotto nuove tecnologie e investito nel centro di raccolta di Badesse. Se non fosse stato per ecotassa e TIA, la tariffa sarebbe rimasta invariata nel 2019. Grazie all’introduzione della 6Card e dei nuovi cassonetti, tuttavia, abbiamo scoperto molto abusivismo ed evasione fiscale e abbiamo potuto ampliare i contribuenti e ripartire meglio i costi legati alla gestione della raccolta dei rifiuti”.