MONTEPULCIANO. Da Lucia Faleri (Lega) riceviamo e pubblichiamo.
Le misure antiterroristiche, previste anche a Montepulciano, dove fino a qualche anno fa potevamo tranquillamente tenere le chiavi di casa nelle serrature delle porte di ingresso, porteranno importanti modifiche alla collocazione dei banchi durante la tradizionale Fiera del Primo di Maggio. Certamente, questo porta senz’altro a riflettere e a far riflettere, chi ancora non si è reso conto della situazione pericolosa in cui stiamo vivendo, perché evidentemente se certe precauzioni sono prese in un centro come Montepulciano, la questione comincia ad essere veramente seria. Questo dovrebbe far riflettere chi ancora si ostina a difendere determinate culture in maniera incondizionata, senza porre dei paletti e magari rinunciando alle nostre tradizioni per non offendere chi è ospite nostro e si dovrebbe adattare alla nostra cultura. Oltre a questo aspetto, questa nuova collocazione, che sembra poi diventare più una fierina, che essere la fiera del Primo di Maggio, porta anche a riflettere e ad essere solidali con quei commercianti, all’incirca un’undicina, che si trovano nella zona Crocetta, (dopo il supermercato), tenuti all’oscuro del cambiamento, che potrebbero senz’altro subire dei danni economici, perché fino allo scorso anno la fiera arrivava proprio in questa zona e quindi, senz’altro comportava, un buon guadagno, utile, magari a far fronte a delle spese o a dare un certo margine di respiro per pagare le alte e numerose tasse. Per questo anche noi della Lega, chiediamo che a questi commercianti vengano, dall’amministrazione poliziana, attuati degli sgravi sulle prossime imposte comunali”.