CASTELLINA IN CHIANTI. il sindaco Anna Betti ha dato il via ieri, venerdì 22 agosto, al consiglio comunale che in tarda serata ha votato all’unanimità l’adozione del Regolamento urbanistico (Ru). Presenti i soli consiglieri di maggioranza, assente l’opposizione. “Non ci saranno grossi sconvolgimenti ma piuttosto conferme – ha detto il sindaco – di un territorio e di una comunità integra e coesa, che conserva elementi riconoscibili ma presenta criticità e fragilità che il Regolamento urbanistico va ad affrontare. In estrema sintesi, l’obiettivo dello strumento è di consentire crescita e sviluppo senza perdere i caratteri distintivi della nostra identità, promuovendo una sostenibilità non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale”.
EDILIZIA – Chiarissima la scelta dell’amministrazione sul versante dell’edificato: il regolamento urbanistico conferma il dimensionamento disponibile, senza prevedere nessun nuovo consumo di suolo nei prossimi cinque anni, orizzonte temporale del Ru. “Chiediamo di intervenire sulla qualità dell’esistente – spiega il sindaco Betti – per cui andrà recuperato e riqualificato tutto l’edificato incongruo prima di costruire il nuovo”. Tra le aree di maggiore sfregio che saranno oggetto di recupero, l’ex Consorzio Agrario, gli ex Molini Niccolai, l’ex cava di Croce Fiorentina e la zona di Monte e Monticino, solo per citare gli esempi più macroscopici, ma anche piccoli edifici che non presentano caratteristiche di compatibilità con il contesto paesaggistico e urbano. Forte, dunque, l’impronta del Ru sul fronte del riordino urbanistico.
Consentite, invece, addizioni, ampliamenti e adeguamenti dell’esistente e l’inserimento di abitazioni a prezzi calmierati. La previsione quantitativa è di 55 mila mq, corrispondenti a circa centottanta alloggi: di questi, una quarantina andranno a rispondere alla domanda di redditi bassi e medio bassi, per un totale di oltre 10 mila mq, di cui quasi 8 mila andranno ad edilizia convenzionata. “Non sono previste – ha detto il sindaco in proposito – aree di edilizia economica popolare, mentre privilegeremo l’edilizia convenzionata attraverso un mix tra edificato medio basso e alto pensando che questo sia la strada giusta per mantenere una comunità coesa”.
AMBIENTE – Il Ru di Castellina fa una scelta precisa e originale sulle risorse ambientali, dando non solo norme di tipo urbanistico, ma anche di comportamento. Un segnale forte per accelerare e indirizzare interventi pubblici e privati che consentano una gestione migliore di risorse – acqua, suolo e aria – e del paesaggio, in considerazione di un consumo più elevato dovuto a flussi turistici importanti, specie in alcuni periodi dell’anno. Grande attenzione, inoltre, alla tutela della biodiversità e alla aree agricole soggette a dissesto – le parti con un erosione superiore a venti tonnellate per ettaro all’anno, che insieme alle aree produttive dismesse rappresentano gli elementi di maggiore criticità per Castellina in Chianti.
PRODUZIONE, COMMERCIO E SERVIZI – L’area di Campassala viene confermata come la zona produttiva di riferimento per Castellina, come già previsto dal vecchio Prg. Nell’area, non ancora satura, è consentita la realizzazione del 40 per cento del volumi previsti dal Piano strutturale. Sul fronte del commercio, con una sola struttura di medie dimensioni, sarà favorito l’arrivo di nuove attività legate al commercio di vicinato o all’artigianato di servizio, specialmente se integrate con la filiera e localizzate nei borghi e nelle frazioni. Sul versante della mobilità, l’amministrazione ha previsto la razionalizzazione di alcuni nodi stradali (incroci e rotonde) e un incremento consistente (+43 per cento) della superficie a parcheggio, privilegiando il raddoppio in elevazione. Sul fronte del verde urbano, due gli interventi maggiori: il percorso esterno alla cinta muraria, nella parte est del paese e la sistemazione del Parco delle Casce.
TURISMO – Recupero e riqualificazione anche sul fronte del turismo, in particolare, nella zona di Monte e Monticino, una delle tre aree strategiche individuate dallo strumento urbanistico. Dove oggi si trovano ancora edifici dismessi per importanti volumetrie, sono stati sono previsti 18 mila mq da destinarsi ad un’attività ricettiva di qualità alta o altissima. Un turismo che oggi manca a Castellina in Chianti e che potrà servire a destagionalizzare oltre che riqualificare e diversificare l’offerta. Sul versante delle strutture ricettive esistenti, gli ampliamenti e le addizioni dovranno essere funzionali alla riqualificazione, intesa come miglioramento dei servizi agli ospiti (Spa, servizi per bambini) mentre si cercherà di favorire il turismo all’aria aperta, consentendo un potenziamento della ricettività dell’unico campeggio sul territorio comunale, quello di Trasqua.