Savlli (FdI-AN): "Assoluta mancanza di politiche venatorie"
SINALUNGA. Mattia Savelli (dirigente provinciale di Fratelli d’Italia – AN) interviene in merito all’assalto dei lupi alla Fattoria la Fratta di Sinalunga: “Per l’ennesima volta sono qui a denunciare l’assoluta mancanza di politiche venatorie che tutelino gli imprenditori e l’incolumità dei cittadini dagli attacchi dei lupi. Nei giorni scorsi la Tenuta la Fratta di Sinalunga è stata, ancora una volta, colpita dall’attacco dei lupi, i quali hanno ucciso alcuni capi di bestiame (in particolare agnelli) e ne hanno feriti altri, successivamente abbattuti. Non è la prima volta che ciò avviene è già nel 2014 l’azienda era stata colpita in maniera consistente da alcuni attacchi. Tale situazione comporta un danno a livello commerciale ma anche un problema di sicurezza, basti pensare che la Tenuta la Fratta può ospitare circa 150 persone senza considerare coloro che vi abitano stabilmente. I proprietari sono, giustamente, esasperati e preoccupati per questa situazione. I lupi, solitamente diffidenti nei confronti dell’uomo, si stanno sempre più avvicinando ai centri urbani, spinti dalla fame e da una perdita di diffidenza nei confronti dell’uomo dovuta ad incroci con esemplari di cani randagi. Il quadro appena descritto è assai pericoloso e rischia, se non affrontato celermente dalle autorità competenti, di peggiorare con il passare del tempo”.
“Già in passato mi sono trovato a porgere solidarietà alla signora Giuliana Galeotti Ottieri, titolare dell’azienda La Fratta, vorrei che questa fosse l’ultima volta e che si smettesse con l’ipocrisia di difendere i lupi a tutti i costi. Cosa potrebbe accadere se le decine di capi di razza chianina, presenti nell’azienda agricola, dovessero scappare dai recinti de La Fratta perché impaurite dalla presenza dei lupi e riversarsi nella vicina strada? Cosa potrebbe accadere se un branco di lupi affamati si trovasse difronte una persona? Non sto parlando di situazioni astratte ma di problematiche possibili e da evitare assolutamente, sia per l’incolumità dei cittadini sia per tutelare gli interessi degli imprenditori del settore. Invito quindi, nuovamente, la Regione Toscana e il corpo Forestale ad intervenire per spostare in zone più remote i lupi e se ciò non fosse praticabile a promuovere degli abbattimenti selettivi, lasciando però questa opzione come l’ultima percorribile”.