Consegnati gli avvisi di fine indagini e attivata la procedura d'urgenza
Le persone in questione sono – come anticipato ieri – l’ex-presidente di Mps Giuseppe Mussari, l’ex-direttore generale Antonio Vigni, gli ex-manager Daniele Pirondini (ex-cfo), Marco Morelli (ex-cfo), Raffaele Giovanni Rizzi (ex-capo dell’area legale), Fabrizio Rossi (ex-vicedirettore generale) e gli ex componenti del collegio sindacale Tommaso Di Tanno (presidente), Pietro Fabretti, Leonardo Pizzichi. Risultano indagate anche banca Monte dei Paschi a JP Morgan. Quest’ultima aveva concesso a Mps, il Fresh da un miliardo che, secondo il castello accusatorio, sarebbe in realtà un prestito.
Sono indagati per ostacolo alle autoritá di vigilanza in concorso, relativamente al prestito Fresh, Vigni, Pirondini e Morelli; per falso in prospetto Mussari, Vigni, Pirondini e Rizzi; per manipolazione del mercato in concorso Mussari, Vigni, Pirondini; per ostacolo all’autoritá di vigilanza in concorso Di Tanno, Fabretti e Pizzichi.
Per Mussari anche l’accusa di insider trading, in quanto essendo ”in possesso di informazioni privilegiate” sulla stipula dell’accordo con Santander, aveva comunicato la notizia l’8 novembre 2007 all’allora sindaco Maurizio Cenni e all’allora presidente della Provincia Fabio Ceccherini, oltreché al responsabile dell’investment banking di JP Morgan Enrico Bompieri.
Aggiornamento – I tempi
Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, eventuali richieste di rinvio a giudizio per l’inchiesta sull’acquisizione di banca Antonveneta potrebbero essere presentate nel settembre prossimo. La data dell’udienza preliminare sarà decisa dal giudice dell’udienza preliminare entro l’anno. Agli avvocati difensori è stato notificato anche l’avviso di deposito delle intercettazioni telefoniche presso la segreteria del Pm Antonino Nastasi.
E la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip la procedura d’urgenza per la chiusura dell’inchiesta per evitare la prescrizione per episodi per cui si configurerebbe la responsabilità amministrativa d’impresa ai sensi della legge 231. La prescrizione, infatti, spiegano fonti giudiziarie, scatterebbe, per i primi episodi, dopo cinque anni, cioé nell’ottobre prossimo. I termini si bloccano al momento dell’esercizio dell’azione penale da parte dei Pm. Per evitare il rischio di avanzare le richieste di rinvio a giudizio a prescrizione già raggiunta, i Pm hanno chiesto l’urgenza, che fa decorrere già da domani (1 agosto) i 20 giorni a disposizione delle parti per presentare memorie o documenti. In teoria, quindi i PM potrebbero richiedere dei rinvii a giudizio già dal 20 agosto prossimo.
Aggiornamento – I legali di Mussari
“Non è certo questo il mezzo per denunciare l’infondatezza delle contestazioni elevate dalla pubblica accusa e, comunque, l’estraneità dell’allora legale rappresentante di banca Mps agli illeciti ipotizzati: Giuseppe Mussari lo ha già fatto nelle sedi più opportune, esponendo le sue difese in due interrogatori, e lo farà al più presto dinanzi al giudice. Vogliamo piuttosto sottolineare con forza, dinanzi a incipienti speculazioni, come nessuna delle contestazioni formulate nei confronti del nostro assistito, nemmeno quella relativa all’asserito abuso di informazioni privilegiate, ipotizzi una strumentalizzazione a fini di profitto, personale o altrui, dei poteri discendenti dalla carica di presidente di Banca Mps; si contestano infatti telefonate istituzionali che sarebbero avvenute lo stesso giorno del comunicato stampa che è dell’08/11/2007 con cui Santander e Banca M.P.S. comunicavano l’accordo per la cessione di Antonveneta“. Lo affermano gli avvocati Tullio Padovani e Fabio Pisillo, difensori dell’ex presidente di Mps, in una precisazione sulle notizie relative alla chiusura delle indagini preliminari.