Novità sul regolamento di assegnazione
di Lorenzo Croci
SIENA. Il prossimo 25 febbraio uscirà il nuovo bando per l’assegnazione delle case popolari ma, dopo la modifica della legge 96 sulla normativa edilizia, importanti variazioni sono state inserite nel nuovo codice di assegnazione. Ecco i principali cambiamenti rispetto al codice di assegnazione per il bando del 2012:
- la nuova legge afferma che possono presentare la domanda soltanto persone che sono residenti a Siena, oppure persone che hanno un “lavoro prevalente” e con almeno 5 anni di residenza in Toscana;
- possono presentare la domanda persone che da più di 10 anni lavorano all’interno del comune di Siena, i quali possono inoltre ottenere due punti aggiuntivi in base a dei requisiti specifici, per quanto riguarda la graduatoria di assegnazione;
- possono fare domanda coloro che hanno alloggio già assegnato con l’ERP, questo perché molte persone, sempre più spesso chiedono di cambiare alloggio, offrendo con questo cambiamento una possibilità in più per riproporre la domanda e per un nuovo reinserimento in graduatoria;
- possono presentare domanda persone che convivono (conviventi) purché siano anagraficamente “conviventi” al momento alla data di pubblicazione del bando;
- possono presentare domanda anche le coppie di futura assegnazione purché siano segnalate come “coppie” al momento dell’assegnazione dell’alloggio;
In più è stato riconsiderato lo sfratto, infatti con il nuovo bando solamente lo sfratto di “finita locazione” non viene più rivalutato mentre per tutti gli altri tipi di sfratto verranno assegnati punteggi pari a 0,5% per un massimo di 5 anni all’interno della graduatoria ERP. Una quota pari al 30% degli alloggi è stata riservata ai nuclei familiari formati da giovani coppie con età inferiore ai 34 anni, o ultra sessantacinquenne oppure con nucleo familiare con carico un invalido.
Come nel codice di assegnazione del bando precedente, in caso di dichiarazioni mendaci, le persone andranno incontro sia a segnalazioni penali che segnalazioni alle autorità giudiziarie, oltre ad un immediata uscita dall’interno della graduatoria.
Una nuova politica di assegnazione dunque, che si sedimenta nel cercare di dare maggior respiro e maggior possibilità a chi è da più tempo che risiede nel territorio senese, a discapito di chi è appena arrivato. Negli ultimi anni, inoltre, le case assegnate non sono state moltissime: basti pensare che nel 2014 sono stati assegnati 49 appartamenti di cui solamente 39 in graduatoria e nel 2015 assegnate solamente 26 case di cui soltanto 18 in graduatoria e al momento – in questo inizio del 2016 – ci sono solamente 11 alloggi disponibili e già pronti per essere assegnati, a cui però vanno sommati 13 alloggi ma che devono essere completati i lavori di ristrutturazione e 7-8 alloggi che potranno essere completati solamente al momento che giungeranno i finanziamenti necessari da parte dello Stato.
Insomma, ad essere ottimisti, come ha commentato l’assessore al sociale Anna Maria Ferretti ci sono 40 alloggi più 24 alloggi per quanto riguarda la componente di San Miniato: “è vero che a San Miniato ci sono 24 alloggi disponibili ma tutti questi alloggi sono di piccole dimensioni – circa 70mq – e i nuclei familiari che ne hanno bisogno sono nuclei familiari troppo grandi da poter vivere dignitosamente all’interno dell’appartamento; questo è il quadro del bando che sarà aperto dal 25 febbraio fino al 26 aprile, e vedrà nei 4 mesi successivi alla chiusura del bando l’uscita della graduatoria di assegnazione”.
Facendo un excursus dell’intera provincia con i suoi 36 comuni, la situazione non brilla ma non è nemmeno critica: in tutta la provincia ci sono 2533 alloggi di cui 1031 sono di proprietà del Comune di Siena, quindi all’interno dell’intero lode senese ci vive una percentuale di circa 12,2% delle famiglie in affitto, ostentando un risultato che dimostra che su 19.000 famiglia dell’intera provincia senese solamente 2500 famiglie fanno parte dell’ERP. Per le persone che vivono da sole ci sono in totale 648 nuclei familiari ma di questi solamente 542 nuclei familiari sono sotto ottantacinque anni e 106 sono sopra ottantacinque anni. Per il monte affitti, il fatturato totale del 31 dicembre 2014 è stato di 3mln e 34 mila euro ma in questo fatturato totale ci sono 796 nuclei familiari che pagavano – o che hanno pagato – solamente 40 euro al mese di affitto mentre 1509 nuclei familiari hanno pagato il canone sociale che non supera i 350 euro mensili, andando così a mostrare una percentuale pari al 33% di situazioni in gravi condizioni economiche. Per quanto riguarda la morosità, la provincia senese è la seconda provincia con la morosità più bassa dopo Grosseto: una morosità pari al 10% – circa 316.596 mila euro – contro il 14% che equivale alla media Toscana.
Relativamente allo sfratto la modifica della normativa ha posto un ulteriore cambiamento: con la precedente normativa l’inquilino veniva immediatamente cacciato dall’alloggio dopo solo due mesi che non pagava la somma di affitto, con la nuova legge la situazione di non pervenuto pagamento viene analizzata solamente dopo 6 mesi che il contratto di affitto non viene rispettato e si valuta se l’inquilino è impossibilitato veramente a non pagare (morosità incolpevole) oppure se non paga appositamente (morosità colpevole). Se c’è morosità incolpevole l’inquilino non può essere allontanato dall’alloggio e con il nuovo regolamento tra Comune di Siena e “SienaCasa” prendono corpo procedure di analisi della situazione economica dell’affittuario. A questo punto l’inquilino dovrà scegliere se pagare l’intera somma in un unica rata oppure rateizzare, pagando il “pregresso” e il “corrente”. Grosse cifre di morosità non sono state riscontrate all’interno del Comune di Siena, lo standard media si aggira solamente intorno ad una somma di 5-6 mila euro, con punte massimo di 10 mila euro. L’ultima novità riguarda la sanatoria: per le persone che erano in alloggi di “emergenza” con il nuovo regolamento è previsto che se queste persone sono in regola nel pagamento dell’affitto, esiste la possibilità che a queste famiglia – in base a delle specifiche disposizioni – venga assegnato l’alloggio direttamente senza bisogno di andare incontro al bando popolare ERP.
In ultima analisi la situazione di San Miniato: nel 2014 sono state inserite 975 domande ma di queste 975 domande, solamente 112 sono state assegnate, questo perché molte case facenti parte del lodo di San Miniato sono soggette a ristrutturazione e i tempi slitteranno sicuramente fino a fine giugno per avere tutti gli appartamenti pronti per essere abitati, se non fino a settembre in caso di problemi tecnici relativi a collaudi e regolamentazioni. “Una volta che saranno finiti tutti i collaudi – ha concluso l’assessore – potremmo ragionare sul fare le consegne e con una nuova graduatoria per attingere nuove persone con situazioni davvero gravi”.
