L'interrogazione di "Siena Rinasce" in Consiglio comunale
L’assessore alle Politiche sociali e alla Casa, Anna Ferretti, pur riconoscendo le criticità e l’anacronismo della normativa rispetto al quadro socioeconomico attuale, in particolare la legge regionale n°96/1996, ha esposto i criteri soggettivi e oggettivi rispetto ai quali il Comune assegna le unità abitative ERP, che vengono poi gestite dal Livello Ottimale Di Esercizio (LODE) dell’area provinciale. Attualmente, ha affermato l’assessore <<tra le 1784 unità immobiliari di proprietà comunale, quelle destinate a uso abitativo risultano 1090, di cui 59 a canone concordato e 1031 case popolari: tutte assegnate, tramite bando pubblico, con cadenza quadriennale, oltre che in situazioni estreme di emergenza abitativa>>.
Su quest’ultimo profilo, Ferretti ha aggiunto che <<la condizione di disabilità è uno dei fattori che contribuisce, insieme ad altri, a determinare condizioni di priorità per l’accesso agli alloggi in regime di locazione temporanea>> e come questa venga puntualmente valutata dai Servizi sociali del Comune.
Infine, per quanto riguarda i controlli sui redditi, l’assessore ha ricordato che questi vengono effettuati al momento dell’assegnazione dall’ufficio Politiche abitative, mentre quelli dichiarati negli anni successivi dai beneficiari di alloggi ERP spettano all’ente gestore, Siena Casa spa. <<In caso di mancata corrispondenza – ha concluso Ferretti – tra il reddito autocertificato e quello accertato tramite le banche dati dell’Agenzia delle Entrate, Siena Casa spa segnala la discrasia rilevata alla Guardia di Finanza; così come, in caso di superamento del tetto di reddito previsto per la permanenza negli alloggi, scatta una serie di procedure previste dalla normativa regionale>>.
Il consigliere Neri si è dichiarato <<soddisfatto per i dati esaurienti, pur auspicando maggiori controlli e il miglioramento della comunicazione e dell’interfaccia con i cittadini>>.