La nostra attività di ricerca in questo ambito è orientata alla salute degli animali, offre una tutela per i nostri produttori migliorando lo stato sanitario degli allevamenti
MONTERONI D’ARBIA. L’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana organizza due giornate di informazione e confronto sulla produzione e l’utilizzo di vaccini stabulogeni. Dopo la giornata rivolta al territorio di Viterbo, sabato 10 dicembre il tema sarà sviluppato a Siena, provincia ad alta vocazione zootecnica.
Dalle 9.00 alle 13.30 presso la Cooperativa Culturale Ricreativa Ponte a Tressa (Centro Sportivo) Via Lelio Basso, 103 – Loc. Ponte a Tressa- Monteroni d’Arbia
LA terapia vaccinale si ripropone oggi con attualità anche come al controllo del problema di marcata antibioticoresistenza che si va sempre più evidenziando in ambito sanitario veterinario ed umano.
I vaccini stabulogeni sono medicinali veterinari ad azione immunizzante preparati con microrganismi patogeni e/o antigeni isolati da soggetti colpiti dalla forma infettiva dominante in un determinato allevamento e impiegati per trattare tale allevamento ed allevamenti dello stesso territorio. Se è vero infatti che è possibile costruire vaccini standardizzati per molte malattie è altrettanto vero che in molti casi i buoni esiti immunizzanti si ottengono producendo un vaccino con il ceppo proveniente dall’episodio di malattia osservato.
Per molti agenti di malattia che presentano grande variabilità nella loro struttura antigenica, un prodottoad hoc è il più idoneo.
I vaccini stabulogeni possono essere prodotti solo dagli IIZZSS (DM 17.03.94 n. 287). I prodotti vengono richiesti dai veterinari aziendali con ricetta veterinaria e a seguito della diagnosi effettuata dalle Sezioni Diagnostiche o da altri laboratori con isolamento del ceppo batterico.
Dal 2012 il nostro Istituto ha riattivato, presso la sezione di Siena, l’officina farmaceutica per la produzione di vaccini stabulogeni. Sono stati prodotti 378 lotti di vaccini contro le più importanti patologie dell’allevamento, soprattutto ovino, ed in particolare mastite stafilococcica e aborto da Salmonella abortus ovis. Queste due giornate – spiega Andrea Leto, direttore Sanitario dello zooprofilattico, sono un bilancio dell’attività fin qui svolta, il confronto è necessario ed utile per migliorare i servizi offerti. Con questa iniziativa l’Istituto vuole essere ancora più vicino alle esigenze dei nostri produttori”.
Questa attività, infatti, ha riscosso il favore degli allevatori del territorio incrementando i casi trattati e risolti, dimostrando come le sinergie attuate fra competenze complementari costituiscono una ricchezza e una risorsa per fornire agli allevamenti un servizio efficace e completo.
Un momento workshop chiuderà entrambe gli appuntamenti, veterinari, allevatori, associazioni di categoria esprimeranno i loro punti di vista, le loro esperienze ed eventuali problematiche.