SIENA. Ulteriori notizie dal Consiglio comunale di ieri (19 giugno).
Acquisizione di beni statali
Approvata, all’unanimità dei presenti, dall’assemblea consiliare nella seduta di ieri, 19 giugno, l’acquisizione a titolo non oneroso di alcuni beni di proprietà statale, in modo da incrementare il patrimonio comunale con immobili da utilizzare come strutture pubbliche, da valorizzare o da dismettere. Si tratta dell’ex casa del fascio in via Fiorentina n. 56 (oggi sede della ditta Perinti) che ha una superficie commerciale di circa 271 mq da aggiungere a 83 mq di ampliamento sul retro e 112 mq di resede, in condizioni non ottimali; l’ex gruppo borgata Due Ponti (attualmente sede del Circolo Arci Due Ponti) in via Aretina n. 80 con una superficie di 465 mq e un resede di 618 mq, in condizioni buone; un terreno di 1460 mq, già adibito a parcheggio pubblico sterrato e già manutenuto dall’Amministrazione, denominato Poggio Cardinale appena fuori di Porta Laterina; un fondo commerciale in via Camollia n. 103 di 20 mq e 6 mq di magazzino sul retro; l’ex rifugio antiaereo, costituito da una grande cavità di 670 mq, sotto piazza Matteotti, con ingresso dallo stadio.
Le sorti della Mens Sana Basket
Con un’interrogazione orale urgente sottoscritta anche da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce), Massimo Bianchini (Nero su Bianco), Marco Falorni (Impegno per Siena) e dal collega di gruppo Pietro Staderini, Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) ha rivolto, nella seduta consiliare di ieri, alcune domande al Sindaco Bruno Valentini sul futuro di Mens Sana Basket. In considerazione della partecipazione del Comune nel capitale sociale, attraverso la partecipata Fises, e “delle notizie di stampa – ha detto Corsi – che riportano quanto dichiarato dal liquidatore, Egidio Bianchi, sull’impossibilità di garantire un futuro alla società, anticipando de facto la sentenza prevista per il 4 luglio prossimo”, il consigliere ha chiesto al sindaco “se abbia incontrato recentemente il liquidatore per verificare che siano state esperite tutte le possibilità di sopravvivenza – ha continuato Corsi – e quali azioni intenda porre in essere per tutelare la storia, il nome e il patrimonio biancoverde, anche per salvaguardarne i livelli occupazionali”.
“Tutto il mondo sportivo senese – ha esordito Valentini – vanta grandi tradizioni, successi e partecipazione, sia a livello di prime squadre che di movimento dilettantistico; una realtà che, negli ultimi anni, si è sviluppata con maggiore forza rispetto al passato, grazie al sostegno economico garantito da Banca e anche Fondazione MPS in una misura difficilmente riscontrabile nel resto d’Italia. Nel merito delle questioni poste dall’interrogazione – ha continuato il sindaco – io ho un contatto frequente con il liquidatore, il quale fotografa la realtà quando afferma che Mens Sana Basket si trova in uno stato di insolvenza sostanziale: ovvero che né la società, né i soci dispongono delle risorse per superare la situazione di insolvenza economica causata dalla perdita di 5 milioni di euro verificatasi con l’esercizio 2012/13, aggravata dalle contestazioni fiscali dell’annualità successiva e dai pagamenti del debito assunto al momento della cessione del marchio. Teniamo, inoltre, conto che la richiesta che è stata fatta dalla magistratura è di fallimento per bancarotta fraudolenta, in quanto ci sono reati contestati relativi alla distrazione di fondi. L’insolvenza di Mens Sana Basket – ha proseguito Valentini – influirà negativamente anche sulla Fises, che presenterà il bilancio fra pochi giorni. Come ho già ricordato in questa stessa assise, riscuotendo tra l’altro la replica piccata e la minaccia di querela degli allora vertici societari, la Fises, già in sede di discussione del bilancio 2012/13, aveva dichiarato che avrebbe votato contro l’approvazione per la totale incertezza circa la continuità aziendale, sollevando la contestazione che nulla era stato fatto dalla chiusura dell’esercizio 2011/12, malgrado gli allarmi sollevati. E mi risulta anche che la Fises abbia chiesto di valutare un’azione di responsabilità contro gli amministratori di Mens Sana Basket, e comunque contro coloro che avevano competenze di controllo in questo ambito. A titolo dei tifosi e di tutti i cittadini senesi che amano il basket e la Mens Sana – ha aggiunto il primo cittadino – vogliamo che si faccia piena luce sulla gestione amministrativa della società, perché da lì sono passati milioni di euro che, invece di generare risparmi e sicurezza finanziaria, hanno generato incertezze e buchi, che oggi rendono praticamente impossibile la prosecuzione della società Mens Sana Basket. Per il futuro, possiamo auspicare di individuare forme di sostegno da parte di MPS simili a quello che fanno altre banche di una certa dimensione e importanza nei loro contesti: operazioni che potranno essere valutate una volta completato l’aumento di capitale, e quindi affrancatasi dai vincoli che la Commissione Europea aveva imposto sul divieto di fare sponsorizzazioni. Ho letto e ho avuto dei contatti diretti con il presidente della Polisportiva – ha concluso Valentini – che intende riportare Mens Sana Basket dentro l’orbita societaria della Polisportiva, sia per quanto riguarda la prima squadra, sia per quanto riguarda le giovanili. Purtroppo è probabile una ricaduta sui livelli occupazionali complessivi, perché è diverso giocare nella massima serie piuttosto che in una inferiore”.
Riqualificazione del Rastrello
Una richiesta informativa e conoscitiva sulla procedura da attuare dopo la dichiarazione di pubblico interesse espressa dalla Giunta, lo scorso 20 maggio, sullo studio di fattibilità dello stadio “Artemio Franchi” e la riqualificazione funzionale e ambientale dell’area del Rastrello. Simone Vigni ha presentato un’interrogazione nella seduta di ieri (19 giugno) “affinché questo Consiglio e tutta la cittadinanza possano avere chiaro il percorso istituzionale e procedurale a cui tale opera verrà sottoposta, con le relative tempistiche”.
“Come è noto – ha risposto l’assessore all’Urbanistica, Stefano Maggi – la società Siena Insieme ha proposto, lo scorso 20 febbraio, uno studio di fattibilità, l’esame del quale si è sviluppato dopo un percorso comunicativo e partecipativo aperto alla cittadinanza e attraverso una conferenza dei servizi conclusasi il 12 maggio, con i contributi e le indicazioni di: Regione Toscana, Provincia di Siena, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, Soprintendenza ai beni archeologici della Toscana, Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio delle province di Siena e Grosseto, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Arpat, Asl 7, Enel zona Siena, le Società Sei Toscana, Intesa, Centria (ex Estra), Siena Parcheggi e, chiaramente, Comune di Siena. Il 20 maggio – ha proseguito l’assessore – la Giunta si è espressa sullo studio, stabilendo il pubblico interesse in merito alla riqualificazione dell’impianto sportivo e dell’area, e indicando tutti gli elementi a cui Siena Insieme dovrà attenersi per elaborare una proposta che sarà valutata con attenzione e interesse da parte dell’Amministrazione. Se tale proposta sarà ritenuta percorribile, il primo adempimento sarà quello di renderla coerente al quadro urbanistico di riferimento. Ogni ipotesi progettuale dovrà comunque tenere conto che non si può edificare ai lati della conca del Rastrello, secondo quanto indicato dalla conferenza dei servizi”.
Soddisfatto Simone Vigni, il quale ha concluso il dibattito sul tema con l’invito a “rendere quanto più pubblico questo percorso, attraverso comunicati, annunci e interviste, in modo da dare alla cittadinanza un quadro chiaro e corretto sui soggetti, le responsabilità e le competenze coinvolte ed evitare strumentalizzazioni e fraintendimenti che, in un’operazione così importante, non portano benefici alla collettività”.
Incentivi a favore di interventi edilizi
Un’interrogazione sullo stanziamento di incentivi a favore di interventi edilizi per il recupero delle facciate e dei tetti e per il contenimento del consumo energetico: è quella presentata nella seduta odierna del Consiglio comunale da Giuseppe Giordano (Siena Rinasce) e sottoscritta dal capogruppo Eugenio Neri. “Questo documento – ha introdotto Giordano – intende aggiornare la discussione maturata in questa stessa assise nello scorso mese di dicembre, quando abbiamo trattato la mozione che impegnava l’Amministrazione a mettere in atto misure finalizzate a sostenere e agevolare i proprietari di immobili in lavori di manutenzione, recupero, restauro e risanamento conservativo delle facciate, degli infissi, degli elementi architettonici e decorativi degli esterni, nonché della manutenzione dei resedi, degli arredi e delle recinzioni afferenti le vie pubbliche, estendendo tale beneficio a tutte quelle opere realizzate in nome del risparmio energetico. Un impegno assunto – ha proseguito il consigliere – dall’Amministrazione anche nella direzione di prendere contatti con le associazioni di categoria del settore, per un loro coinvolgimento fattivo, sul quale chiedo lo stato dei fatti in ordine alle idee maturate, alle iniziative intraprese e alla relativa tempistica”.
L’assessore all’Urbanistica, Stefano Maggi, ha ribadito l’interesse e la volontà dell’Amministrazione a dare attuazione agli elementi della mozione richiamati da Giordano, tra l’altro già contemplati dalla delibera di Giunta n° 378 del 30 maggio 2012, cui non è stato dato seguito a causa del commissariamento dell’ente.
“Viste le problematiche finanziarie – ha continuato Maggi – nel bilancio 2013 non sono state previste usicte per questo tipo di incentivi, ma nel previsionale 2014 si opererà in modo da riattivare la nuova fase del progetto, mediante l’allocazione di risorse finalizzate ad attivare un percorso virtuoso di ripresa dell’attività economica imprenditoriale legata al recupero e alla riqualificazione dei beni immobili della città, con un miglioramento complessivo del decoro urbano e dell’efficientamento energetico. In conseguenza di ciò – ha concluso Maggi – sarà possibile attivare forme di collaborazione con le associazioni di categoria per verificare la possibilità di siglare accordi per dare seguito al progetto in questione: un’opportunità per riqualificare il decoro della città, anche nella prospettiva della candidatura a capitale europea della Cultura per il 2019”.
Sicurezza a Taverne d’Arbia
Una telegrafica interrogazione sul tema della sicurezza e, in particolare, su alcuni episodi di microcriminalità che, secondo le voci degli abitanti, sarebbero stati compiuti recentemente a Taverne d’Arbia.
Michele Pinassi (Siena 5 Stelle), riportando le segnalazioni di alcuni casi di furti in appartamento e negli orti, oltre che di danneggiamenti alle auto in sosta, ha chiesto quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione per ripristinare la sicurezza nella zona.
Al consigliere ha risposto l’assessore alla Polizia Municipale, Mauro Balani: “Confermo che trattasi di alcuni reati di microcriminalità: in particolare – ha puntualizzato Balani – un furto al cimitero di Presciano e uno ad un circolo dove è stato sottratto un portafogli, oltre ai danneggiamenti agli impianti sportivi. Notizie che ci sono state comunicate dopo un passaggio effettuato con le altre forze dell’ordine cittadine. E’ fondamentale – ha proseguito l’assessore – individuare tutte quelle forme di sinergia e collaborazione con le altre forze di polizia che possano consentire un controllo sul territorio e delle periferie quanto più intenso e costante, perché l’obiettivo principale è quello di trasmettere sicurezza, e non soltanto garantirla. Al momento, il nostro contributo si realizza con la predisposizione di un turno di due istruttori di Polizia Municipale che presidiano spesso la zona di Taverne, anche di notte, seppur non ancora in forma sistematica”.
Pinassi, che ha ringraziato l’assessore per la risposta, ha concluso con un richiamo alla necessità di attivare azioni di prevenzione ricorrendo, in particolare, a sistemi di videosorveglianza nelle aree pubbliche.
Fondi per l’edilizia scolasticaL’edilizia scolastica e, in particolare, i fondi previsti dalla legge n. 98 del 9 agosto 2013, con una dotazione complessiva di 150 milioni di euro, di cui 10 destinati a livello regionale a favore degli enti locali proprietari degli immobili. Partendo da questo tema, Michele Pinassi (Siena 5 Stelle) ha segnalato come “attraverso una procedura informatizzata disponibile sul portale della Regione Toscana, fosse prevista la presentazione di progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria: un’opportunità che Siena pare non aver colto, in quanto non figurava negli elenchi delle richieste pubblicate sul BURT nell’ottobre 2013”. Così, Pinassi ha chiesto “se effettivamente l’Amministrazione comunale non abbia inoltrato alcuna domanda, vista la necessità di provvedere a un’adeguata manutenzione degli edifici scolastici del territorio”.
Il sindaco Bruno Valentini ha confermato che il Comune di Siena non ha partecipato al bando per l’assegnazione delle risorse “per i tempi eccessivamente ristretti di presentazione dei progetti, che tra l’altro dovevano essere a un livello esecutivo e cantierabile e riferiti a situazioni strutturali più gravi delle nostre. L’ufficio – ha continuato il primo cittadino – ha invece valutato più opportuno partecipare a un altro bando del Ministero per l’Istruzione, uscito nel successivo mese di novembre, che ha consentito di chiedere un importo di 400mila euro per la messa in sicurezza della scuola Castagno e di quella di Isola d’Arbia. Il finanziamento è in graduatoria ma non ancora concesso”.
Pur apprezzando la notizia della partecipazione al bando ministeriale, Pinassi ha specificato che “nella graduatoria indicata ci sono anche interventi minori di messa a norma e in sicurezza, che probabilmente potevano rivelarsi utili anche per le nostre strutture scolastiche: auspico pertanto una maggiore lungimiranza per il futuro”.
Statuto Fondazione Qualività
L’assemblea consiliare ha approvato, all’unanimità, nella seduta di ieri, 19 giugno, una modifica allo statuto della Fondazione Qualivita, per la quale il Comune recede come socio fondatore. Per la Fondazione, che ha tra i membri fondatori anche il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Siena, e come scopo quello della tutela e valorizzazione dei prodotti europei di qualità, si sono aperte nuove prospettive di intervento che prevedono una serie di attività per le quali saranno necessarie risorse finanziarie non indifferenti, a cui i soci fondatori verranno chiamati a contribuire. Questa delibera consiliare segue quella di pari contenuto della Provincia e della Camera di Commercio di Siena. La Fondazione Qualivita, che negli anni ha realizzato progetti importanti anche con il sostegno del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, potrà così perseguire le proprie ambiziose linee strategiche di sviluppo senza impegnare risorse del Comune. Nell’ambito di una politica di razionalizzazione della partecipazione comunale in enti e organismi, è stata, quindi, deliberata la volontaria rinuncia da parte dell’Ente alla sua qualità di socio fondatore di Qualivita, essendo così sollevato da futuri carichi finanziari, con l’impegno da parte della Fondazione a mantenere la sede a Siena, a sostenere la promozione e valorizzazione dei prodotti di qualità di Siena e del territorio, e a mantenere la collaborazione con le istituzioni locali e soprattutto con il Comune.