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A Piancastagnaio il fronte della geotermia scricchiola

Lettera di alcuni ex membri della Commissione geotermia al sindaco Vagaggini

di Fabrizio Pinzuti

PIANCASTAGNAIO. Comincia a dare segni di sgretolamento il fronte favorevole, o comunque non contrario, alla geotermia anche a Piancastagnaio, il primo e più importante comune geotermico? La domanda sorge spontanea nel leggere la lettera inviata al sindaco Luigi Vagaggini da alcuni ex esponenti, come loro stessi si definiscono, della commissione comunale sulla geotermia, commissione che, in quanto tale, ha potuto accedere a dati, documenti e informazioni non sempre a conoscenza dell’opinione pubblica, anche se in ciò, ovviamente, non si deve ravvedere alcuna volontà di nascondere nulla.

Evidente lo “strappo” rispetto al clima di collaborazione creatosi al momento della costituzione e ai primi tempi di attività della commissione. Alcuni dei sottoscrittori hanno peraltro già dato prova del livello delle loro conoscenze presentando pubblicamente i risultati dello studio del CNR di Pisa, che sostanzialmente, al di là dei giudizi formulati, ha messo in luce il numero maggiore di “morti e feriti” nelle aree geotermiche della Toscana, rispetto a quelle di altre aree regionali, stabilendo anche alcune “relazioni statisticamente significative” tra gli eventi citati e l’attività geotermica.

Non sono peraltro mancati altri diversi contributi a vari livelli di conoscenza (Basosi-Bravi chimico-fisico, Mucciarelli e Borgia geologico, Valerio Gennaro oncologico, ecc.) su possibili conseguenze della geotermia. Insomma non sono, o non sono più, solo gli ambientalisti a mettere nel loro mirino la geotermia o a predicare il ricorso al principio di precauzione (“nel dubbio astenersi”), troppo spesso inteso come “astenersi fino a quando non esistono prove inconfutabili – e figuriamoci se non si trova qualcuno disposto ad affermare tutto e il contrario di tutto. Lasciamo ai rappresentanti del mondo scientifico la libertà di esprimersi nei loro studi.

Come semplici cittadini ci chiediamo, e chiediamo ai politici, perché da uno studio, più volte citato dal professor Borgia nelle sue conferenze pubbliche, dell’Università di Siena degli anni 70 risultava che lo stato di salute della popolazione residente in Amiata era migliore di quello degli altri abitanti della Toscana e invece lo studio sopra citato del CNR di Pisa, anche se mitigato da più recenti osservazioni, evidenzia morti per tutti i tumori superiori nei comuni geotermici dell’Amiata mediamente dell’11% rispetto alla media di territori vicini, con punte che arrivano a più del 30% nei Comuni di Abbadia San Salvatore, Arcidosso e Piancastagnaio – guarda caso nei paesi più vicini agli impianti geotermici.

Cos’è che nel volgere di qualche decennio ha cambiato radicalmente la qualità della vita degli amiatini, esponendoli maggiormente a decessi per tumore o a ricoveri? Quali altri impianti, se non quelli geotermici, possono aver provocato tale cambiamento, anche in considerazione della completa dismissione dell’attività mineraria nel 1976? Le “cause naturali”, alle quali si fa riferimento da parte dei sostenitori della geotermia, perché non erano attive prima degli anni 80? Perché il bacino idropotabile dell’Amiata fino agli anni 90 era considerato uno dei migliori e oggi, oltre l’avvertibile cambiamento di sapore dell’acqua, ha bisogno di essere sottoposto a filtraggio dearsenificante – tra l’altro con costi a carico dei cittadini – essendosi registrati livelli di arsenico, considerato dall’OMS cancerogeno di prima classe, anche cinque volte superiori a quelli consentiti e ammessi con deroga della Regione Toscana, fino a che un provvedimento della tanto bistrattata Europa ha imposto l’obbligo di un suo rientro entro i parametri previsti?

Questo il testo completo della lettera

Egregio Sindaco,

Passata la tregua estiva nel corso della quale, per la presenza di manifestazioni importanti per il nostro paese (in primis il Palio e quelle ad esso connesse), si rendeva opportuno non polemizzare sui social, noi sottoscritti ex membri della Commissione Geotermia, ci vediamo costretti a prendere posizione rispetto alle affermazioni riportate nel sopra esteso articolo e che appaiono alquanto “soggettive” perché non supportate da dati scientifici e pubblicazioni.

L’esigenza nasce dal fatto che Lei, citando la “Commissione Geotermia”, vuole strumentalizzare l’operato della Commissione stessa e, soprattutto, la credibilità di alcuni membri, per rafforzare le sue esternazioni e “tranquillizzare” la popolazione pianese.

Come membri della Commissione Geotermia non ce la sentiamo di stare a questo gioco perché, a differenza di Lei e della sua Giunta (che esprimete pareri positivi sui nuovi progetti Enel anche quando si prospetta una moratoria in attesa di deliberare una legge regionale sull’argomento) noi non siamo affatto rasserenati dai sopra riportati risultati, essendo consapevoli che lo sforzo fino ad adesso fatto (quello di collocare una sola centralina) non può ritenersi sufficiente a garantire la salute dei cittadini pianesi e dei territori limitrofi.

Visto che Lei sig. Sindaco ritiene noi membri della ex Commissione Geotermia soggetti credibili e sufficientemente preparati (diversamente non citerebbe di continuo il nostro operato) vorremmo condividere i motivi per cui dissentiamo dalle Sue affermazioni tranquillizzanti.

A scanso di equivoci, in primo luogo, vale la pena ricordare come le dimissioni del Coordinatore della Commissione, Fabio Landi, siano avvenute essenzialmente per due motivi:

  • Lei sig. Sindaco inviava le mail spedite dal Coordinatore e da alcuni membri della Commissione, contenenti anche i verbali delle nostre riunioni, ai dirigenti di “Enel Green Power” e ciò senza informarci e chiedere autorizzazione al riguardo.
  • Lei sig. Sindaco non ha mai acconsentito ad indire assemblee pubbliche con i Cittadini Pianesi relative alle richieste per le Nuove Centrali Geotermiche (PC 6 a Piancastagnaio, Sorgenia nella riserva del Pigelleto, Svolta Geotermica a Casa del Corto), ignorando le richieste “debitamente documentate” di alcuni membri della Commissione di indire assemblee informative.

Detto ciò corrisponde al vero quanto da Lei riferito:

dotarsi di Centraline per monitorare la qualità dell’aria, è stata un’iniziativa della Commissione Geotermia, iniziativa scaturita dal fatto che ARPAT, l’organo deputato al controllo della qualità dell’aria, secondo l’ultimo rapporto ufficiale disponibile, dichiara che nel 2016 avrebbe fatto solo due controlli delle emissioni sul territorio di Piancastagnaio. (Rif: “MONITORAGGIO DELLE AREE GEOTERMICHE TOSCANE ANNO 2016 ARPAT – AREA VASTA SUD SETTORE GEOTERMIA Controllo alle emissioni delle centrali geotermoelettriche”).

Ciò significa che la maggior parte dei dati relativi alle emissioni delle centrali geotermiche di Piancastagnaio, almeno secondo il rapporto ufficiale, sarebbero quelli forniti da ENEL!!!! Nonostante questo, sia i dati relativi al monitoraggio di ARPAT che quelli di ENEL, non certificano che l’aria di Piancastagnaio è pulita ma che le centrali geotermiche emettono in atmosfera inquinanti e che le sostanze di origine geotermica normate, es. Mercurio e Acido Solfidrico, rientrano nei valori di legge; tali dati nulla possono aggiungere (se non in termini, ahimè, di presenza) rispetto a tutte le altre sostanze, ugualmente inquinanti, che comunque escono dalle centrali proprio secondo questi monitoraggi.

La Commissione Geotermia, anche come segnale per ARPAT, ha reputato quindi importante che il Comune di Piancastagnaio si dotasse di centraline, almeno in numero di due (pure acquistate in periodi temporalmente diversi) le quali, collocate in luogo adeguato, avrebbero potuto fornire un’idea di massima della sostanze inquinanti presenti nell’aria , rispetto alla quale poi chiedere approfondimenti ad Arpat. Per questo alcuni membri della Commissione hanno incontrato tecnici ed ingegneri per decidere le sostanze da controllare, le caratteristiche e la posizione delle centraline, nonché i tempi adeguati per poter ottenere valori attendibili.

La consapevolezza di tutti, ed anche di Voi Amministratori, era che, pur seguendo ogni indicazione suggerita dai tecnici, i valori e i tipi di rilevamento delle centraline sarebbero stati sicuramente passibili di errore, ma non era intenzione della Commissione fare uno studio sulla qualità dell’aria, in quanto nessuno dei soggetti ne avrebbe avuto le competenze e gli strumenti, ma solo avere una stima sulla quale, lo ripetiamo, è necessario richiedere la valutazione e l’osservazione dell’organo competente.

Detto ciò risulta evidente come non occorra essere scienziati per comprendere che i valori dei primi mesi e di una sola centralina, peraltro sistemata su una terrazza allo stadio in posizione che appare non “esposta” (almeno secondo le indicazioni che erano state date dalla società di rilevamento che l’ha venduta al Comune di Piancastagnaio), non possono fornire alcuna sicurezza scientifica!

Questo a prescindere da chi analizza i dati fino ad ora ricavati sia che si tratti del MISE o dell’Ispra.

Purtroppo dai dati pubblicati si evidenzia come anche solo questa centralina, malgrado quanto detto, rilevi la presenza nell’aria di alcune sostanze che, secondo dati Enel e ARPAT, fuoriescono dalle centrali Flash. Di conseguenza prima di fare appelli sulla salubrità della nostra aria, sarebbe stato necessario attendere, esaminandoli adeguatamente, i dati di centraline posizionate per lunghi periodi in più luoghi ed esposte anche ai venti provenienti dalle stesse centrali.

Vorremo ricordarle Sindaco che per ora gli unici studi che hanno presentato dei monitoraggi di attendibilità scientifica sulla nostra aria sono le due pubblicazioni delle Università di Siena del 2008, “Studio geo strutturale, idrogeologico e geochimico ambientale dell’Area amiatina”, e dell’Università di Firenze, “Progetto Regionale PATOS-2 – Particolato Atmosferico in Toscana Linea di ricerca 7 Individuazione di marker specifici delle centrali geotermoelettriche”, nei quali i ricercatori “titolati” misurano alte concentrazioni di Metalli pesanti nei licheni vicino alle Centrali e valori di Tallio e altri metalli pesanti, presenti nel PM10 provenienti dai camini dalla sola centrale PC5, 10 volte superiori a quelli rilevati in Centro a Firenze (non dimentichiamo che noi abbiamo altre centrali che emettono in atmosfera PM10 e che non sono state oggetto di questo monitoraggio).

Questi ultimi dati assunti scientificamente, purtroppo, a differenza di quelli estemporanei fino ad ora raccolti dalla centralina Comunale, vanno a confermare i primi risultati dello studio InVetta, studio che dovrebbe valutare lo stato di salute di chi, come noi, vive vicino alle Centrali, e dal quale emergono valori di metalli pesanti nel sangue e nelle urine dei residenti coinvolti, più elevati rispetto al riferimento della popolazione italiana (SIVR); in particolare in riferimento al Tallio, metallo più tossico dell’Arsenico, su 738 persone analizzate 222 (più del 30%) superano il 95° percentile dei valori di riferimento (SIVR)!

Perché sig. Sindaco Lei e la sua Giunta non fate mai riferimento a questi dati ed a quelli dello studio epidemiologico che pure, per il loro contenuto, sono stati uno dei motivi che hanno condotto la ASL ad esprimere, allo stato, parere contrario sul progetto di Enel PC6? Eppure questi dati vi sono stati presentati sia dai fautori dello Studio, sia da noi ex membri della Commissione che con continue mail e pec vi abbiamo riportato i risultati ricavati dalle fonti ufficiali e dai pareri espressi, nonché, da ultimo, la relazione dell’ISDE che esprime serie e comprovate preoccupazioni per la salute degli abitanti amiatini.

Concludiamo dicendo che l’argomento Salute, qualità dell’aria e attività geotermica è molto serio e andrebbe affrontato in modo scientifico non con proclami su facebook o con monologhi senza contraddittorio durante un concerto estivo (bello e di alto valore) sponsorizzato totalmente dall’ENEL, bensì con incontri pubblici dove esperti possano, in modo scientifico, confrontarsi e dove la popolazione possa essere adeguatamente informata ed ascoltata di modo da avere voce in capitolo sulle sorti del Paese e, soprattutto, SULLA PROPRIA SALUTE.

Alla luce di tutto questo chiediamo a Lei sig. Sindaco che:

Pretenda

da ARPAT un maggior numero di controlli delle emissioni geotermiche e della qualità dell’aria, con monitoraggio continuo di tutti i metalli pesanti di origine geotermica (come il Tallio).

Si doti

di altre centraline per il monitoraggio continuo dell’aria collocandole, compresa quella già in uso, nelle zone di Piancastagnaio più esposte ai venti dominanti.

Condivida

i risultati di ARPAT e delle Centraline con la popolazione organizzando incontri informativi e per mezzo di strumenti di condivisione facilmente consultabili (Facebook e sito del Comune).

Organizzi

eventi pubblici sulla Salute con contraddittorio tra gli Scienziati che fino ad oggi l’hanno “tranquillizzata” e quelli dei Cittadini, in virtù del fatto che Lei Sindaco è il responsabile della Salute della popolazione pianese.

Inviti

i referenti dell’Agenzia di Sanità Toscana (ARS) a Piancastagnaio per spiegare ai cittadini perché, nonostante i valori di metalli pesanti nel sangue e nelle urine molto al di sopra della media nazionale, le persone non dovrebbero esserne preoccupate.

Esprima

assieme alla sua Giunta, un parere negativo sui nuovi progetti presentati da Enel e dalle altre società per la costruzione di centrali geotermiche.

Adotti

tutte le misure in proprio potere per garantire il rispetto della salute e dell’ambiente

Rimaniamo speranzosi che queste richieste, formalizzate nelle competenti sedi, non vengano accantonate come le altre dei mesi scorsi.

Gli ex membri della Commissione Geotermia nelle persone di:

Fabio Landi. Beatrice Pammolli. Rossana Pammolli, Alessandra Giglioni, Lapo Rossi e Renato Scapigliati

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